Giulia Cecchetin, un minuto di silenzio nelle scuole in ricordo delle vittime di violenza

Martedì 21 novembre, il ministro Valditara ha indetto un minuto di silenzio in tutte le scuole, per ricordare Giulia Cecchetin.

Un minuto di silenzio per Giulia Cecchettin e per tutte le donne vittime di violenza. Il ministro dell’istruzione Valditara ha deciso di indire un minuto di silenzio per martedì 21 novembre in tutte le scuole e università.

La morte della 22enne ha scosso l’Italia intera. La giovane si sarebbe dovuta laureare in ingegneria biomedica e a casa erano tutti pronti a festeggiarla. Il nome di Giulia si unisce a quelle di tante altre donne che sono state vittime di violenza: sono più di 100 solo nel 2023 e il problema si fa sempre più allarmante.

Un minuto di silenzio per Giulia Cecchettin

La morte di Giulia Cecchetin ha scosso il nostro Paese: così, dal mondo politico al mondo studentesco, in tanti hanno deciso di ricordare e commemorare la giovane studentessa dell’Università di Padova, uccisa dal suo ex fidanzato Filippo Turetta.

Il ministro Valditara perciò ha raccolto l’appello del direttore dell’Adnkronos, Davide Desario che chiedeva un minuto di silenzio per Giulia in tutte le scuole. Così, martedì 21 novembre ci sarà un minuto di silenzio alle ore 11:00 per ricordare non soltanto Giulia Cecchetin, ma tutte le vittime di violenza.

Il ministro dell’Istruzione, inoltre, ha annunciato che mercoledì verrà presentato il piano “Educare alle relazioni”. Il progetto rappresenta un passo avanti significativo nella lotta contro la violenza di genere, evidenziando l’importanza dell’educazione nelle scuole come strumento fondamentale per prevenire e contrastare tali fenomeni.

Università: non un minuto di silenzio ma di rumore

Le università, iniziando da quella di Padova frequentata dalla giovane vittima, hanno ascoltato l’appello della sorella Elena, che commossa alle telecamere chiedeva non un minuto di silenzio ma di rumore per la sorella.

“Bisogna prevedere educazione sessuale e affettiva, in maniera da prevenire queste cose. Bisogna finanziare i centri anti-violenza, in modo tale che le persone che debbono chiedere aiuto siano in grado di farlo”, sono le parole di Elena Cecchettin, che poi lancia un appello: “Per Giulia, vi chiedo, non fate un minuto di silenzio. Per Giulia bruciate tutto.

Non solo: ai microfoni di “Dritto e rovescio”, celebre programma di Rete 4, la sorella di Giulia si è scagliata contro il suo assassino. “Io volevo lanciare un messaggio e spero possa essere udito da più persone possibile. In questi giorni si è sentito parlare di Turetta e molte persone lo hanno additato come un mostro, come un malato”, ha commentato. Quindi ha dichiarato: “Lui mostro non è, perché mostro è l’eccezione alla società, mostro è quello che esce dai canoni normali di quella che è la nostra società. Ma lui è un figlio sano della società patriarcale che è pregna della cultura dello stupro.

Molte le iniziative in programma come manifestazioni e cortei nelle principali città. Già nel corso della giornata di lunedì 20 novembre in migliaia si sono ritrovati alla fiaccolata organizzata a Padova per dire no alla violenza sulle donne.

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