Quanto guadagnano le ONG e chi le finanzia: le cifre che pochi conoscono

Volontariato o impresa? Ecco quanto guadagnano le ONG: dalle spese fino ai costi dei dipendenti, vediamo le cifre nel dettaglio.

Quando sentiamo la parola “volontariato”, pensiamo automaticamente che lo facciamo per senso di responsabilità, spendendo i nostri soldi. Non è certo questo il caso di chi ha deciso di salire a bordo di una nave ONG che raccoglieva migranti dalle coste libiche verso l’Italia. Vediamo quanto guadagna una ONG e da dove vengono le spese che le organizzazioni affrontano.

L’esempio della Sea Watch

A marzo, la Sea Watch 3 ha fatto notizia perché si trovava in acque internazionali con 56 migranti che non aveva intenzione di riportare indietro. Ma ci sono altre navi che fanno lo stesso lavoro. Per esempio, la Voss Hestia, di proprietà della ONG statunitense Save the Children, ha un presidente che riceve uno stipendio di 365.000 dollari all’anno.

Anche il direttore generale della ONG CARE, che percepisce uno stipendio annuale di 250.000 dollari, non è messo molto peggio. Naturalmente non è sempre così, perché si può iniziare a lavorare su una nave ONG per meno di 2.000 euro al mese, ma le opportunità di carriera non mancano. Purtroppo, le cifre esatte sugli stipendi dei volontari sono spesso difficili da ottenere e i dati sono scarsi.

“Chi dice che i pompieri sono gratis? O i medici? Siamo tutti professionisti. Non possiamo improvvisare i soccorsi. Per questo veniamo pagati. Naturalmente lo facciamo per altri motivi, non per arricchirci”. Questa è stata la risposta data a un giornalista da uno dei marinai a bordo dell’Ackarius, che ha fatto notizia qualche mese fa.

Tornando alla Sea Watch, nei mesi scorsi sono apparsi sui social network annunci che denunciano lo stipendio della portavoce italiana Giorgia Rinaldi, che in un’intervista alla rivista Elle ha definito la sua professione una vocazione e pare guadagni circa 60.000 euro all’anno.

Dove finiscono i soldi delle ONG

Sea Watch 3 è una nave ONG con sede a Berlino fondata e sostenuta da donazioni private; solo nel 2018, questa ONG tedesca ha raccolto 1,8 milioni di euro durante la sua campagna contro la Federazione. Questa cifra potrebbe aumentare notevolmente quest’anno, grazie alla pubblicità che ha ottenuto grazie alla polemica con Viminare sulla pelle dei migranti.

Ma dove vanno a finire queste somme esorbitanti? Alcuni sperano che il denaro vada a finire nelle tasche di chi fugge dalla guerra e dalla miseria, ma non è affatto così. Circa il 30% delle donazioni va a pagare gli stipendi dei volontari, molti dei quali ora vivono comodamente nella loro terra per combattere contro la legge italiana.

Alcune donazioni vengono utilizzate anche per sostenere ed espandere la flotta. Ad esempio, qualche anno fa è stata acquistata la Sea Watch 3, per la quale sono stati versati circa 456.000 euro; 328.000 euro sono stati spesi per le operazioni in mare. Tuttavia, come è facile intuire, questa non è l’unica flotta che ha fatto notizia negli ultimi giorni. La Sea Watch 2 è costata 421.000 euro e la Sea Watch 1 70.000 euro.

Altre spese sono state sostenute per l’acquisto di un aereo da ricognizione in grado di individuare il barcone e di segnalarne la posizione alla nave. L’aereo da ricognizione è costato 196.000 euro, l’equipaggio e l’ufficio 304.000 euro, il campo di Malta 55.000 euro e l’equipaggio italiano 62.000 euro.

Quanto guadagnano i dipendenti delle ONG

Il mondo delle organizzazioni non governative (ONG) offre innumerevoli opportunità a chi vuole lavorare per una causa in cui crede e vuole impegnarsi in quello che oggi è un campo altamente conteso tra chi combatte la povertà, la guerra e altre emergenze globali e chi sfama gli affamati. Tuttavia, i redditi del personale delle ONG spesso non sono molto elevati.

Secondo un’indagine, lo stipendio minimo annuale per il personale delle ONG è di circa 10.000 euro, mentre nella metà delle organizzazioni intervistate lo stipendio minimo annuale è compreso tra 17.800 e 24.100 euro lordi. Sono disponibili anche opportunità di volontariato, sia in Italia che all’estero, con uno stipendio mensile di circa 433,80 euro, ma sono rivolte ai giovani tra i 18 e i 28 anni.

I volontari del servizio pubblico, invece, ricevono uno stipendio mensile di 433,80 euro per il servizio pubblico in Italia e un’indennità giornaliera di 15 euro per il servizio pubblico all’estero, a seconda del numero di giorni di permanenza, oltre a vitto e alloggio.

Tuttavia, va detto che una parte significativa dei contributi ricevuti dalle OSC viene utilizzata per pagare gli stipendi dei volontari. In particolare, circa il 30% delle donazioni viene utilizzato a questo scopo, anche se non tutti i volontari svolgono attività sul campo. In ogni caso, i volontari non possono essere “volontari lavoratori” perché non possono essere pagati dall’organizzazione. L’unica remunerazione possibile per i volontari è il rimborso delle spese.

In sintesi, lavorare per una ONG può essere un’opportunità di alto valore umanitario, ma non garantisce necessariamente un reddito elevato. Tuttavia, per chi crede nella missione delle organizzazioni non profit, lavorare per una ONG può essere una scelta gratificante e significativa.

Vincenzo Stella
Vincenzo Stella
Vincenzo, 29 anni e sono un copywriter e web editor con una passione per la scrittura fin da giovane. Laureato in giurisprudenza ed avvocato, ho cambiato rotta nel corso degli studi, occupandomi dapprima di web-radio e poi di editoria. Sono appassionato di tech, economia e geopolitica. E adoro le chiacchiere da bar, specialmente se si parla di attualità. La mia passione imperitura per l'arte scritta mi spinge costantemente a migliorare e le mie abilità a tutte le esigenze. Sono sempre alla ricerca di nuove sfide e opportunità per ampliare il mio bagaglio culturale e professionale. Mi occupo di cultura nella vita, anche al di fuori del lavoro. Il teatro ed il volontariato sono il mio carburante nel tempo libero.
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