La mancanza di acqua è un problema globale, alcune statistiche riportano che entro il 2050 la richiesta aumenterà del 30%, ma molto probabilmente non saremo in grado di soddisfarla a causa non solo dell’emergenza climatica ma anche di una gestione non sostenibile.
L’acqua, i paesi che ne consumano di più. La classifica ufficiale
Nel mondo si calcola che 3 miliardi di persone su 7,8 non abbia accesso alla quantità d’acqua giornaliera necessaria per lavarsi le mani, e 2 miliardi di questi non ha la possibilità di avere un accesso ad una fonte di acqua potabile.
Nonostante questi dati che dovrebbero far già accapponare la pelle, il consumo di acqua è in aumento in tutto il mondo per fattori come un miglioramento della qualità della vita, una crescita vertiginosa della popolazione globale e l’urbanizzazione costante. Abbiamo stilato una lista, rifacendoci al report della National Water Footprint Accounts, dei 10 paesi che utilizzano più acqua in assoluto, all’anno calcolati in relazione al numero delle persone.
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Cina: 362 miliardi di litri di acqua
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Stati Uniti: 216 miliardi di litri
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Brasile: 95 miliardi di litri
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Russia: 71 miliardi di litri
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Messico: 53 miliardi di litri
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India: 30 miliardi di litri
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Inghilterra: 20 miliardi di litri
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Francia: 20 miliardi di litri
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Canada: 19 miliardi di litri
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Australia: 12 miliardi di litri
Anche se attualmente in top 3 sembrerebbero esserci India, Cina e Stati Uniti. Nel concreto negli States c’è un consumo di acqua giornaliero pro capite di 3.304 litri, mentre in Congo, ultimo in classifica, ammonta solo a 34 litri, una differenza abissale.
Sebbene l’acqua sia una risorsa rinnovabile, i dati sono sempre più allarmanti dunque bisognerebbe agire, muoversi in una direzione sostenibile prima che sia tardi. Le statistiche, ovviamente includono il consumo di acqua di ogni paese per tutti i suoi usi, dai domestici, agli industriali, agli agricoli.
Inoltre non dobbiamo tralasciare che la raccolta, lo stoccaggio, il trattamento e la consegna dell’acqua significa più energia necessaria per questi Paesi. Il carbone, attualmente è la fonte principale per produrre energia elettrica, quindi va da sé che un consumo consapevole dell’acqua permette anche di ridurre la human footprint.
Quanto acqua consuma l’Italia?
L’Italia ha un immenso patrimonio blu potabile tra fiumi e laghi rispetto a tutta l’Europa. Siamo il Paese all’interno dell’UE che ne estrae di più dal sottosuolo: l’84,8% e con 9,2 miliardi di metri cubi di acqua immessi nella rete idrica, secondo l’Istat. Inoltre resta tra i primi paesi al mondo per consumo di acqua in bottiglia.
Purtroppo questa grande disponibilità è mal gestita, infatti per ogni 10 litri immessi se ne perdono circa 4 a causa dei difetti e rotture negli impianti idrici, distrazione e poco interesse.
Il settore dell’agricoltura in Europa è responsabile del 40% del consumo, se guardiamo ai singoli Stati in questo settore l’Italia è seconda alla Spagna con un consumo di acqua per i campi, attività forestali e pesca pari a 14,6 milioni di metri cubi. Invece, nel settore manifatturiero, abbiamo il triste primato con 4,2 milioni superando addirittura la Germania che ha un dato di 4,1 milione di metri cubi d’acqua.
Per quanto riguarda il settore della produzione di energia, invece in Italia rappresenta solo una piccola voce di tutta l’acqua utilizzata. Un ultima parentesi è sul consumo domestico, nella vita di tutti i giorni ogni italiano consuma in media dai 130 ai 140 litri di acqua potabile al giorno; gli usi non alimentari rappresentano la quasi totalità dei consumi domestici.
Questi ultimi, ovviamente possono variare non solo in base agli abitudini di ciascuno, ma anche in base agli elettrodomestici utilizzati e soprattutto questi se mal regolati potrebbero provocare un aumento significativo dei consumi.