La testimonianza della sorella di Giulia al processo ad Impagnatiello: cosa ha raccontato

Ci sono aggiornamenti sul processo ad Alessandro Impagnatiello: la testimonianza della sorella di Giulia è stata fondamentale. Ecco cosa ha detto.

Chiara Tramontano, sorella di Giulia, ha rilasciato un’importante testimonianza durante il processo ad Alessandro Impagnatiello. Le sue parole, riportate dal Corriere della Sera, sono state fondamentali per comprendere a pieno tutti i retroscena dell’omicidio avvenuto a Senago, in provincia di Milano, verso la fine del mese di maggio 2023. Ecco cosa ha detto in aula.

La testimonianza della sorella di Giulia al processo ad Impagnatiello: dalla scoperta della gravidanza ai primi sintomi di avvelenamento

La tristezza e la commozione sono due sentimenti sempre molto forti che difficilmente andranno via, ma la voglia di giustizia e la rabbia per ciò che è accaduto sono ancora più forti e hanno spinto Chiara Tramontano, sorella della vittima di Alessandro Impagnatiello, a testimoniare in tribunale contro colui che da lei è stato sempre chiamato “l’imputato“.

Si, Chiara Tramontano non ha mai pronunciato il nome e il cognome del killer della sorella e con molta formalità e senza escludere alcun dettaglio ha raccontato ai giudici presenti in aula i retroscena del delitto di Senago. La sorella di Giulia non era molto d’accordo sulla loro precoce convivenza, avvenuta dopo soli sei mesi di frequentazione. Poi però è arrivata quella gravidanza che Giulia Tramontano non ha mai portato a termine e le cose sarebbero potute cambiare. A proposito di quella gravidanza, Chiara Tramontano ha dichiarato:

Era in bagno insieme a una collega, mi ha mandato la foto del test positivo. Aveva le lacrime agli occhi, le ho chiesto se erano di gioia o di paura. Il problema era che non sapeva come avrebbe reagito l’imputato.

Il timore di Chiara nei confronti di Impagnatiello c’è sempre stato, ma è cresciuto soprattutto dopo che Giulia aveva scoperto i suoi tradimenti con un metodo insolito. Sembra che la giovane vittima sia venuta a conoscenza dell’infedeltà dell’ex compagno grazie al tracker presente nelle cuffie di Impagnatiello. A quel punto, dopo l’ammissione da parte del killer, Giulia avrebbe anche pensato di abortire, cosa che a causa dei tempi non è riuscita a fare. I familiari della vittima, come ha fatto sapere Chiara Tramontano, non si sono mai tirati indietro:

I miei genitori hanno detto a Giulia che l’avrebbero accolta in casa, che l’avrebbero aiutata con la gravidanza e la crescita del bambino. Ma che le sarebbero rimasti vicini anche se lei avesse deciso di restare a Milano, vicini anche economicamente.

Chiara Tramontano ha raccontato anche un inquietante dettaglio relativo all’avvelenamento della sorella. La vittima, prima del suo decesso, si era resa conto che c’era qualcosa che non andava nell’odore e nel sapore di ciò che mangiava. Poi ha iniziato a lamentare forti dolori allo stomaco che non si alleviavano in nessun modo.

Gli ultimi giorni di Giulia Tramontano e la conversazione con Impagnatiello

Nei giorni antecedenti al ritrovamento del corpo della vittima, Chiara Tramontano era molto preoccupata, così come la sua famiglia, a causa dell’irreperibilità della sorella. La persona chiave che ha fatto cadere i sospetti sull’attuale imputato è stata una ragazza che si è presentata come la fidanzata di Alessandro Impagnatiello, descritta poi come amante dell’assassino.

Tra le due giovani c’è stata una conversazione da far gelare il sangue. Chiara Tramontano, in merito a quella telefonata, ha raccontato:

Mi ha fatto capire che temeva per lei e mi ha chiesto se secondo me Giulia si fosse suicidata perché l’imputato le aveva detto che non poteva lasciare Giulia perché era bipolare e che aveva tentato più volte il suicidio e che ero stata io a chiedere all’imputato di stare vicino a lei per evitare che lo facesse.

Ancora più allarmata, Chiara Tramontano aveva deciso di affrontare Alessandro Impagnatiello e come ha dichiarato in aula:

Ho deciso di chiamare l’imputato e gli ho chiesto dove fosse Giulia e gli ho detto che avevo parlato con l’altra donna. Lui era furioso, mi ha detto che non dovevo permettermi di mettere lei in mezzo, ma di preoccuparmi solo delle mie questioni.

Felice Emmanuele Paolo de Chiara
Felice Emmanuele Paolo de Chiara
Redattore, classe 1994. Sono nato a Napoli ma ho vissuto un po’ in Toscana dove mi sono laureato in Scienze politiche e relazioni internazionali presso l’Università degli Studi di Siena e un po’ a Milano dove mi sono specializzato in Cooperazione Internazionale presso l’Università Cattolica del Sacro Cuore. Sono appassionato di politica, attualità, sport (grande tifoso del Napoli), cinema e libri. Nel tempo libero mi dedico alla scrittura di racconti e quando ho tempo viaggio.
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