Nelle ultime settimane si è parlato a lungo del possibile addio a SPID, l’identità digitale che permette al cittadini di accedere ai servizi e al portale della Pubblica Amministrazione. Infatti, ad aprile scadono le convenzioni con i gestori e il Governo deve decidere se confermare o cancellare SPID.
Si vocifera sulla possibilità di adottare un’unica identità digitale nazionale, e dell’eventualità di sostituire SPID con CIE, la Carta di Identità Elettronica. Ma cosa ha deciso il Governo Meloni?
SPID verrà cancellato o confermato? Ecco cosa succede ora e qual è stata la decisione del Governo.
SPID cancellato o confermato? La decisione del Governo Meloni
Il 23 aprile scadono le convenzioni con i gestori per l’attivazione delle identità digitali: si va verso l’addio a SPID?
Conosciuto come Sistema Pubblico di Identità Digitale, SPID è stato uno strumento ampiamente utilizzato negli ultimi anni: basti pensare all’utilità negli accessi ai servizi della Pubblica Amministrazione, oltre che sui siti istituzionali di INPS, Agenzia delle Entrate, INAIL, NoiPa e altri ancora.
SPID si utilizza anche per la richiesta del bonus cultura per i 18enni, oppure per la richiesta del bonus docenti. Un ampio utilizzo che ne conferma la rapida diffusione tra la popolazione.
Considerando l’imminente scadenza per le convenzioni, SPID verrà cancellato o confermato dal Governo Meloni?
Ci sono diversi aspetti che ci spingo a pensare che l’identità digitale del cittadino otterrà la proroga, almeno per i prossimi due anni.
SPID confermato o cancellato? Ecco cosa succede ora
I gestori avevano chiesto un finanziamento di almeno 50 milioni di euro per poter proseguire nelle loro attività di gestione dello SPID, ma il Governo Meloni ha approvato uno spiegamento di 40 milioni di euro di risorse.
SPID è confermato, per lo meno per i prossimi due anni: questo è quanto stabilito dal decreto sul PNRR, approvato in Commissione Bilancio al Senato.
Le risorse stanziate dal Governo Meloni in favore dei gestori andranno utilizzate per il miglioramento e adeguamento delle strutture tecnologiche per far fronte a una domanda sempre crescente di attivazione dell’identità digitale.
Dunque, anche per i prossimi anni SPID sarà necessario per accedere ai servizi pubblici, al portale della Pubblica Amministrazione, e a tutti gli altri siti degli enti istituzionali nazionali e regionali. Oltre che per richiedere numerose agevolazioni economiche.
SPID e CIE, verso un’identità unica nazionale
Nonostante la conferma dello SPID per almeno altri due anni, il Governo ha guardato in avanti e ha confermato l’intenzione di inglobare SPID e CIE in un’identità unica nazionale.
In sostanza, CIE – la Carta di Identità Elettronica – ha le stesse funzioni di SPID: per i livelli di sicurezza 1 e 2 basta avere a disposizione il nome utente e la password, mentre per il livello di sicurezza 3 è necessario possedere anche il codice di sicurezza temporaneo.
Un passo avanti in tal senso è già stato compiuto: dal mese di aprile, per esempio, è possibile accedere al portale della Pubblica Amministrazione semplicemente con CIE.
L’idea è quella di accorpare SPID e CIE in un unico strumento: l’identità unica nazionale, in vista di un e-wallet europeo.
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PER APPROFONDIRE: Spid: a che cosa serve e come ottenere l’identità digitale