Ucraina, la tragedia degli animali e dei canili abbandonati!

La guerra in Ucraina coinvolge anche molte altre anime: i cani ed i canili abbandonati a seguito dei bombardamenti! Morti silenziose dei nostri amici pelosi!

La guerra in Ucraina non ha portato solamente distruzione e morte tra la popolazione civile. Altre morti silenziose stanno avvenendo in Ucraina, ma che purtroppo fanno meno scalpore. Stiamo parlando delle morti di poveri cani abbandonati nei canili e dei cani lasciati dai loro padroni in Ucraina, tra le bombe e le macerie, senza cibo, né acqua.

Molte associazioni animaliste sono partite in loro soccorso, rischiando anche la loro vita, e quello che si sono trovati di fronte ha dell’incredibile. Diversi canili sono stati lasciati in completo abbandono. I cani sono stati lasciati senza cibo e senza acqua, denutriti, pelle e ossa.

Questa è anche l’altra faccia del conflitto. I bombardamenti stanno riducendo l’Ucraina in cenere. Sono circa 3 milioni i cittadini ucraini fuggiti dal loro paese e che sono stati costretti ad abbandonare i loro amici pelosi. Non solo cani, anche gatti. Animali domestici, abituati al calore delle loro famiglie e dei loro padroni.

Una normativa europea, infatti, stabilisce che saranno autorizzati ad entrare in Europa solamente cani e gatti di razza. Secondo il sito https://www.greenme.it/

diverse famiglie sono riuscite a portare i propri animali domestici con sé nei Paesi vicini in cui sono stati ospitati, molti altri sono stati abbandonati, mentre i randagi vanno in giro impauriti con il rischio di essere colpiti dai bombardamenti.

Come già accennato, sono diverse le associazioni animaliste che partite in soccorso di questi poveri animali indifesi. Questi si stanno occupando di trasferire i poveri animali in altri Stati vicini e metterli così al sicuro. Il nostro paese, però, ha deciso di chiudere le sue porte ai poveri animali in fuga dall’Ucraina, abbandonati dai loro proprietari.

Secondo un’assurda legge, le associazioni animaliste non potranno prendere in carico gli animali per trasferirli in Italia, al sicuro, tra le braccia dei loro padroni. Si tratta di un atto discriminatorio senza precedenti. Di fronte a questa ingiustizia, le associazioni animaliste stanno portando avanti una campagna di sensibilizzazione a favore di una petizione.

In particolare, la Lega Nazionale per la Difesa del Cane ha deciso di lanciare una petizione per chiedere al ministro della salute, Roberto Speranza, di rivedere la normativa per offrire così una possibilità di salvezza a questi poveri animali e la speranza per i cani e i gatti abbandonati di poter finalmente incontrare i loro padroni.

Il caso dei canili abbandonati in Ucraina: la petizione online!

Ma cosa chiede la petizione? La petizione chiede al ministro della salute Speranza di revocare il provvedimento che secondo il protocollo sanitario cani e gatti non di razza non potrebbero entrare in territorio italiano. 

Tale provvedimento, secondo la petizione, dovrebbe essere rivisto al fine di garantire alle associazioni italiane di protezione degli animali di trasferire i poveri animali abbandonati in territorio italiano, secondo il rispetto dei protocolli sanitari e del rispetto della profilassi preventiva delle zoonosi.

Il nuovo protocollo potrà garantire il trasferimento degli amici pelosi e una migliore tracciabilità, tutelando al contempo la loro salute e la salute degli animali presenti attualmente in territorio italiano 

Anche la LNDC Animal Protection si trova d’accordo con le associazioni animaliste e condivide con loro la rabbia e la preoccupazione per i poveri animali abbandonati in Ucraina, tra bombe e macerie in condizioni di denutrizione. Ma allo stesso tempo esprime preoccupazione per le zoonosi che potrebbero svilupparsi in Italia. 

Tuttavia, rassicura che tutte le procedure di trasferimento degli animali stanno avvenendo in sicurezza da parte di associazioni animaliste serie che farebbero entrare gli animali solamente dopo un’attenta profilassi e dopo aver effettuato le dovute vaccinazioni.

Gli amici pelosi dopo un periodo di osservazione iniziale potranno entrare all’interno del territorio italiano solamente se muniti di un passaporto europeo. La stessa associazione ha rassicurato il ministro della salute, Roberto Speranza, che farà osservare un periodo di quarantena in modo da garantire maggiore sicurezza. A chiarire questo punto è la presidente di LNCD Animal Protection:

Con tutte queste accortezze, non c’è davvero alcun motivo per vietare di portare questi animali in Italia e dare loro una speranza di vivere dignitosamente il resto della loro vita

E mentre in Italia ancora si discute se e come trasferire i poveri animali, diversi sono già morti tra le bombe e di fame. Impressionante e indicibile l’orrore che gli attivisti si sono trovanti davanti i loro occhi al canile di Borodyanka, in Ucraina.

Qui, sono state ritrovate ben 300 carcasse di poveri cani lasciati a morire, di fame e di freddo. Molti di questi sono stati trovati intrappolati nei loro box, abbandonati dopo che i soldati russi sono arrivati e hanno bombardato la città.

Un’immagine che lascia senza parole e spezza il cuore. Chi possiede un briciolo di umanità, potrà solo immaginare la paura e lo sconforto provato dai poveri animali chiusi in quelle gabbie per così tanto tempo, senza cibo, né acqua e con le bombe nelle orecchie.

La struttura è stata abbandonata, come abbiamo detto, non appena in città si sono sentiti i primi spari e le prime bombe. Invece che liberare i poveri pelosi, sono stati lasciati dentro i loro box a morire, di una morte lenta e agonizzante.

Secondo il sito https://www.notizie.it/, a scoprire per primi il canile sono stati dei volontari:

Il posto è stato riscoperto da due volontari che si erano recati al canile per verificare le condizioni degli animali.

Miracolosamente, però, sono riusciti a salvarsi circa 150 cani. Questi, non si sa come, sono riusciti a resistere e la vita ha avuto la meglio sulla morte. Purtroppo, però, anche se vivi, i poveri animali sono stati trovati in pessime condizioni di salute. 

Molti di loro sono in uno stato di salute tale da essere in bilico tra la vita e la morte – dice un attivista su Facebook – “Alcuni cani sono sopravvissuti, ma molti animali sono in uno stato terribile, sull’orlo della vita o della morte, hanno bisogno di cure urgenti. Tutti hanno una grave disidratazione ed esaurimento, alcuni cani non sono più in grado di camminare.

Ad intervenire, più precisamente, è stata l’associazione UAnimals, ma anche il Center for Civil Liberties. Il capo di quest’ultima associazione animalista, Oleksandra Matviichuk, ha mostrato su Twitter un video che mostra il disastro, i corpi distesi sul pavimento e descrive la scena tra le lacrime.

La storia di Spanya, la cagnetta salvata dal canile!

Ma nel disastro, i volontari sono riusciti a nutrire ed a trasferire i 27 animali sopravvissuti, anche se ancora in condizioni gravi e in fin di vita. Commovente la storia di una cagnolina scampata alla morte e alle bombe, di nome Spanya.

La cagnetta, di una dolcezza disarmante, è riuscita a salvarsi ma purtroppo il costo è stato alto. La povera Spanya è rimasta paralizzata dalla vita in giù. “Fuggire dalla guerra e dai bombardamenti – spiega la Lav – è qualcosa di inimmaginabile. Farlo con una parte del corpo paralizzata, poi, può addirittura sembrare impossibile”.

Nonostante la sofferenza che la povera cagnetta ha dovuto sopportare, conserva ancora quella dolcezza che solo i nostri amici pelosi possono comunicarci, anche solo con uno sguardo. La guerra colpisce anche queste anime indifese e a noi rimane la frustrazione e il dolore.

Redazione Trend-online.com
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