Pellet, una nuova truffa dilaga: che succede? Attenzione a questi segnali

Dove c’è un business profittevole, c’è chi ne approfitta ed ecco che arriva la nuova truffa del pellet. Che succede? Ecco a cosa prestare attenzione.

Che il pellet attiri l’attenzione di sempre più persone in questo periodo, è cosa nota. Ma come sempre accade, dove c’è business c’è chi ne approfitta ed ecco che arriva la nuova truffa del pellet.

Ma che succede? Come spesso accade, se il prezzo è troppo basso, non si tratta quasi mai di un affare ma di una frode.

Pellet, nuova truffa: ecco che succede

Smascherata dalla Guardia di Finanza la nuova truffa ai danni dei consumatori in cerca di pellet a buon prezzo. Le prime intercettazioni avvengono online, soprattutto sui social network o i siti online di vendita tra privati.

I due aspetti principali su cui fanno leva i truffatori (e non solo coloro che operano online) sono il prezzo incredibilmente basso (quindi prospettando un’offerta imperdibile) oppure il facile guadagno.

In questo caso, il malfattore di turno ha truffato decine di persone mettendo in vendita grandi quantitativi di pellet da acquistare in blocco (giustificando così il prezzo basso).

Il problema è che, a seguito della compravendita e del pagamento da parte del malcapitato, il carico di pellet non è mai arrivato e il malfattore risulta dileguato.

Truffa pellet Calabria

È il comando provinciale dei finanzieri di Savona, in collaborazione con la Guarda di Finanza di Crotone, ad aver applicato la misura cautelare della custodia in carcere a un uomo di 26 anni originario della città calabrese, oggi accusato di truffa aggravata.

Ad Albenga (nel savonese) nel 2023, il truffatore aveva messo in vendita grandi quantità di pellet a un prezzo stracciato (su Facebook e Subito.it) ma ovviamente la merce era inesistente.

Infatti, dopo aver intascato i soldi delle varie transazioni, si è dileguato, rendendo praticamente impossibile la sua identificazione.

Infatti, come poi hanno scoperto le Forze dell’Ordine, l’uomo aveva a disposizione utenze telefoniche intestate a terzi e carte di credito intestate ad altre persone (ovviamente complici, residenti in Calabria e ora accusati di riciclaggio).

Il truffatore aveva già precedenti per reati contro il patrimonio e la tranquillità pubblica, da qui la custodia cautelare per evitare la reiterazione del reato di truffa e molestie, che si può facilmente replicare tramite telefono e internet.

Ora l’uomo si trova nella casa circondariale di Crotone.

Truffa pellet online

Oggigiorno le truffe viaggiano veloci proprio sul web. Basta un annuncio per attirare decine di malcapitati, come è accaduto a coloro che su Subito.it hanno trovato l’annuncio della vendita di pellet a un prezzo molto basso.

Uno dei segnali a cui prestare attenzione è proprio il costo. Il problema è che, nel momento in cui ci si imbatte in questo genere di annunci, ci si sente fortunati ad avere scovato un’occasione d’oro e la tentazione di accaparrarsela è molto forte.

Proprio su questo genere di leve psicologiche agiscono gli abili truffatori, che sanno per l’appunto come catalizzare l’attenzione dei malcapitati.

Il prezzo di mercato a oggi del pellet è di circa 5-6 euro per un sacco da 15 kg.

Pertanto l’invito è a diffidare di prezzi inferiori perché o si tratta di scarsa qualità (e di scarso potere calorifero) oppure, come purtroppo accade in casi di truffa come questa, la merce è inesistente.

Truffa pellet su Facebook

I social network sono ricettacolo di malintenzionati e truffatori di ogni genere, anche alquanto spregiudicati e soprattutto insospettabili.

Anche nel caso che stiamo esaminando, che riguarda per l’appunto la nuova truffa del pellet, il truffatore aveva messo in vendita la sua “merce” sul Marketplace di Facebook.

Il consiglio, in questo caso, è di evitare questi “mercati” digitali e fare riferimento al sito ufficiale del rivenditore (in questo caso ovviamente non si sarebbe trovato).

Il punto è che molte persone fanno compravendita tramite privati (il che è anche una pratica comoda e di grande utilità) ma il rischio è proprio quello di incorrere in tali malfattori, soprattutto perché queste piattaforme non tutelano la compravendita.

Il discorso dello scambio tra privati però si adatta ai prodotti di seconda mano o indumenti usati (Vinted ad esempio “congela” l’importo pagato fino a quando l’acquirente non riceve la merce e non conferma, tramite recensione, che è tutto ok).

Scopri i trucchi per vendere su Vinted.

Nel caso del pellet invece, per vendere il prodotto, si deve per forza di cosa far riferimento a un’azienda (altrimenti si tratta di merce rubata o inesistente appunto).

Il consiglio della Polizia Postale per evitare le truffe è di andare sul sito dell’Agenzia delle Entrate e verificare l’identità del venditore e il numero della sua partita Iva.

Natalia Piemontese
Natalia Piemontese
Consulente lavoro online e professioni digitali, classe 1977. Sono Natalia, Piemontese di cognome, pugliese di nascita e calabrese d'adozione. Laureata in Scienze Politiche presso l'Università degli Studi di Bari, ho conseguito un Master in Selezione e Gestione delle risorse umane. Mamma bis, scrivo sul web dal 2008. Sono specializzata in tematiche del lavoro, business nel digitale e finanza personale. Responsabile del blog #mammachebrand, ho scritto un e-book "Mamme Online, come gestire casa, lavoro e figli".
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