Pellet, il prezzo è in calo ma occhio alle truffe: ecco 4 consigli per riconoscerle

Finalmente dopo tanto penare il prezzo del pellet torna ai livelli del 2021. Ma attenzione alle truffe: ecco 4 consigli per evitare sorprese.

Il prezzo del Pellet torna ai livelli del 2021: la biomassa preferita dagli italiani continua la sua lenta corsa al ribasso.

Con la stagione termica alle porte le notizie diffuse in queste ultime settimane sui prezzi del biocombustibile sembrano far sorridere le famiglie italiane.

Lo scorso inverno è stato molto difficile gestire i budget familiari a causa dei numerosi aumenti determinati in primis dalla crisi internazionale tra Russia ed ucraina.

Il  costo del gas naturale ha raggiunto i 231,736 €/MWh ad agosto 2022 contro gli 8,219 €/MWh del 2020 determinando un generale aumento dei prezzi che ha coinvolto anche il Pellet.

Per acquistare un sacchetto da 15 kg sono serviti nella scorsa stagione termica in media 15 euro. Un costo veramente insostenibili per le famiglie italiane.

Ora l’allarme sembra essere rientrato. A dirlo i dati diffusi dal gruppo Pellet ENplusdi Aiel che ha registrato un prezzo medio per sacco di 6,19 euro.

Un prezzo inferiore non solo al 2022 ma anche ai primi mesi del 2023, quando a gennaio per acquistare lo stesso sacco servivano circa  9,31 euro.

Molto si deve soprattutto alla manovra finanziaria del Governo, che introdotto l’applicazione dell’Iva ridotta per le biomasse, facendola passare dal 22% al 10% ma solo per il 2023.

Facendo un giretto sui vari cataloghi online della grande distribuzione non è raro trovarsi difronte a offerte ancora più convenienti.

Attenzione però perché non sempre prezzi così bassi sono frutto soltanto di sconti: molte volte si tratta di truffe.

Ma come evitarle? Ecco 4 consigli da tener presente per tutelarsi. 

Truffa del pellet? Attenzione: ecco come evitarla per non perdere soldi

Una buona notizia per le famiglie italiane che utilizzano una stufa a pellet: finalmente dopo un anno di rincari il loro biocombustibile preferito è notevolmente calato.

Lo dicono i dati diffusi dai vari gruppi di acquisto ma lo dicono anche le offerte presenti sui volantini delle catene della grande distribuzione che danno la possibilità di acquistare pellet in grandi quantità permettendo di risparmiare qualcosa sul prezzo finale.

Ma anche rivenditori privati e specializzate possono garantire delle superofferte, ma attenzione molte volte non è  tutto oro quello che luccica.

Infatti è possibile incappare in truffe. Negli ultimi mesi tante sono state le segnalazioni e i sequestri di pellet contraffatto pronto ad essere immesso sul mercato.

Solo negli ultimi mesi del 2022 sono state denunciate oltre 50 aziende con 5000 tonnellate di pellet sequestrato.

Ma come evitare le truffe e riconoscere i veri fornitori di Pellet?

La prima cosa è senza dubbio verificare i prezzi: quelli bassissimi devono far diffidare perché si tratta di pellet di scarsa qualità e scadente.

Pertanto meglio spendere qualche euro in più ma avere una qualità certamente migliore in termini di resa e di potere calorifico.

Altro consiglio è controllare le etichette e verificare la presenza di certificazioni.

Questo perché la certificazione garantisce che si tratta di un prodotto di qualità e ne garantisce provenienza e rispetto delle norme europee.

Inoltre leggere attentamente le recensioni, se si acquista online: è opportuno scegliere distributori con ottimi feedback.

Pellet, ecco i consigli della Polizia postale per evitare truffe

Con il prezzo del pellet notevolmente ridotto arrivano anche i consigli della polizia postale: la stessa ha lanciato un avviso nel quale si segnalavano falsi siti di fornitura e vendita di pellet.

Insieme all’elenco vengono inoltre riportati i modi di agire dei truffatori: si creano pagine fittizie che offrono pellet a basso costo con richiesta di pagamento anticipato della fornitura.

Il mal capitato pagava cosi in anticipo attirato dall’offerta ma la merce non veniva mai consegnata.

Al fine di evitare questa tipologia di truffa la polizia consiglia di controllare sul sito dell’Agenzia delle Entrate il numero di partita Iva del venditore assicurandosi che faccia capo ad un’azienda realmente esistente.

Consigli arrivano anche dall’Unione Nazionale Consumatori

Altri consigli per evitare truffe sul pellet arrivano dall’Unione nazionale dei consumatori.

In estrema sintesi al fine di evitare truffe occorre verificare:

  • le caratteristiche del pellet;

  • l’identità del venditore e eventuali recapiti;

  • l’esistenza di un servizio clienti e l’esistenza della partita Iva;

  • le modalità di pagamento, di consegna evitando contrattazione su Whatsapp.

Achiropita Cicala
Achiropita Cicala
Collaboratore giornalistico, classe 1985.Ho una laurea magistrale in Economia Applicata, conseguita presso l'Università degli Studi della Calabria. A percorso universitario ultimato, ho approfondito sul campo le competenze acquisite in Finanza e Statistica presso alcuni studi commerciali. Attualmente, collaboro con diverse testate giornalistiche online per le quali scrivo, con flessibilità, di argomenti che spaziano dall'economia alla politica, dal mondo della scuola a quello dell'amministrazione pubblica. Passioni? La scrittura in primis, la grafica in secundis!
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