Ottenere un prestito senza busta paga: scopri come averlo!

È possibile ottenere un prestito senza busta paga? Ci sono degli importi minimi che si devono ricevere di stipendio per ottenere un finanziamento?

È possibile ottenere un prestito senza busta paga? Ci sono degli importi minimi che si devono ricevere di stipendio per ottenere un finanziamento? Hai l’impellente necessità di un prestito, ma la busta paga è veramente bassa: te lo concederanno lo stesso il finanziamento?

Nel caso in cui tu sia un lavoratore con un contratto a tempo determinato, ci sono diverse opzioni che il mercato ti mette a disposizione. Tra queste ci sono:

  • prestito personale con busta paga;
  • cessione del quinto;
  • delega di pagamento;
  • prestito cambializzato.

Per riuscire ad ottenere il finanziamento più adatto alle nostre esigenze, però, è necessario capire quale sia la busta paga minima per poterlo ottenere. Prima di procedere, comunque, è necessario ricordare che per l’erogazione di un prestito non è necessario guardare solo e soltanto all’importo dello stipendio. Ci sono anche altri fattori che possono portare ad avere una risposta positiva o meno da parte della finanziaria. A pesare in maniera particolare ci possono essere altri finanziamenti ancora in corso, eventuali pignoramenti o la segnalazione nelle banche dati dei cattivi pagatori.

Busta paga: lo stipendio minimo per ottenere un prestito

Il lavoratore dipendente che avesse necessità di ottenere un finanziamento può richiedere il prestito personale. In questo caso non esiste, almeno sulla carta, un importo minimo di busta paga per poterlo richiedere. Generalmente, comunque, le banche e le finanziarie si riferiscono ad un reddito minimo di sussistenza, che in linea teorica si attesta a circa 750 euro mensili, al netto delle rate di finanziamento in corso. Questo significa che, nel caso in cui si voglia ottenere un prestito da rimborsare con una rata mensile pari a 150 euro al mese, si dovrà essere in possesso di una busta paga pari ad almeno 900 euro mensili. Ricordiamo che il prestito personale può essere erogato ai seguenti lavoratori:

  • che abbiano fatto altri finanziamenti;
  • che non siano eccessivamente indebitati;
  • che non abbiano effettuato altre richieste di finanziamento nel corso degli ultimi 30 giorni;
  • che abbiano ottenuto l’ultimo finanziamento almeno un anno fa;
  • che non siano garanti di altri finanziamenti con ritardi o parziali pagamenti.

Il discorso cambia nel caso in cui si proceda alla cessione del quinto: questa è una particolare tipologia di finanziamento, attraverso la quale si dovrà cedere alla società, che ha erogato il prestito, un quinto dello stipendio. In questo caso, però, la busta paga – al netto di tutte le trattenute previste per legge – non dovrà mai scendere al di sotto del valore del trattamento minimo che per il 2022 è stato fissato in 523,83 euro al mese. In questo caso scoprire quale sia la quota cedibile del proprio stipendio è molto facile. È sufficiente dividere lo stipendio netto per cinque, in modo da ottenere il quinto netto della busta paga: il risultato che si otterrà dovrà essere sottratto dal valore dello stipendio netto.

Una volta che si è ottenuto lo stipendio netto decurtato, questo dovrà essere confrontato con il valore del trattamento minimo (523,83 euro per il 2022): se è maggiore, questo significa che la quota cedibile corrisponde esattamente ad un quinto dello stipendio. Nel caso in cui sia minore, la quota cedibile è pari alla differenza tra netto in busta paga e trattamento minimo.

Ottenere un prestito senza busta paga!

Ci sono casi in cui lo stipendio è realmente basso, ma si ha realmente necessità di un prestito. In questo caso è possibile ricorrere ad un’altra formula del prestito al consumo: la delega di pagamento. Questo particolare prodotto è una formula concessa ai lavoratori che siano alle dipendenze della pubblica amministrazione o di una qualsiasi azienda privata. Questo tipo di prestito, grosso modo, funziona come la cessione del quinto: è, infatti, permesso sanare un particolare debito attraverso delle trattenute effettuate mensilmente sulla busta paga.

Il pagamento, che avviene attraverso una vera e propria delega, è riconosciuto attraverso una convenzione tra il datore di lavoro e l’istituto di credito. Questo particolare tipo di credito può essere sottoscritto anche dal lavoratore che in precedenza abbia già sottoscritto un finanziamento con cessione del quinto dello stipendio. In questo caso avverrà una doppia trattenuta sullo stipendio: il prestito con delega di pagamento è chiamato anche doppia cessione del quinto.

Arriva anche il prestito cambializzato

Una delle strade attraverso le quali un lavoratore dipendente può richiedere un finanziamento è il cosiddetto prestito cambializzato, che, in estrema sintesi, sono dei prestiti non finalizzati. Questo cosa vuole dire? Molto semplicemente significa che non è necessario specificare il motivo per il quale si sta richiedendo il finanziamento.

Normalmente il prestito cambializzato viene erogato in tempi molto veloci e dovrà essere restituito attraverso delle cambiali, che devono essere pagate mensilmente alla scadenza. Queste cambiali, sulle quali dovrà essere applicato un bollo, verranno emesse come tratte o pagherò e devono essere firmate, compilate in ogni loro parte, con anche l’indicazione della banca d’appoggio. Il tasso applicato è fisso e le rate sono costanti. L’accesso al prestito cambializzato è in teoria meno difficoltoso rispetto a un normale prestito personale concesso da una banca. Come mai? Questo avviene perché la cambiale firmata dal debitore è un titolo di credito, quindi grazie a questo documento il creditore può rientrare più facilmente e più rapidamente in possesso delle somme prestate.

Pierpaolo Molinengo
Pierpaolo Molinengo
Giornalista. Ho una laurea in Materie Letterarie, conseguita presso l'Università degli Studi di Torino. Ho iniziato ad occuparmi di Economia fin dal 2002, concentrandomi dapprima sul mercato immobiliare, sul fisco e i mutui, per poi allargare i miei interessi ai mercati emergenti ed ai rapporti Usa-Russia. Scrivo di attualità, fisco, tasse e tributi, diritto, economia e finanza.
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