Stipendio più basso per 14 milioni di lavoratori nel 2025: ecco perché

Arriva l’allarme per 14 milioni di italiani: nel 2025 si rischia di tornare allo stipendio più basso. Ecco i motivi.

Come sappiamo, quest’anno gli stipendi degli italiani sono stati coinvolti da un lieve aumento degli importi legato al taglio del cuneo fiscale, approvato dal Governo Meloni.

La riforma fiscale introdotta con la recente Legge di Bilancio 2024 ha di fatto reso la busta paga più sostanziosa per molti italiani, ma il rischio di un ritorno al passato, con lo stipendio più basso nel 2025 è sempre più vicino.

In questo articolo, quindi, vediamo più nel dettaglio quali potrebbero essere le motivazioni alla base di un possibile ritorno allo stipendio più basso nel 2025 che potrebbe interessare circa 14 milioni di italiani.

Stipendio più basso nel 2025: le novità

Come anticipato, nell’ultima Legge di Bilancio, entrata in vigore a partire dal primo gennaio del 2025, il Governo Meloni ha fatto entrare in scena per l’anno 2024 attualmente in corso, il taglio legato al cuneo fiscale.

Il taglio del cuneo contributivo in questione ha aumentato lievemente gli stipendi dei lavoratori dipendenti, in quanto è andato a ridurre la quota contributiva a carico dei lavoratori.

La sforbiciata è stata pari al 6% per quanto riguarda le retribuzioni mensili imponibili fino ad un importo massimo di 2.692 euro, e al 7% per le retribuzioni fino a 1.923 euro.

Ricordiamo che lo scorso anno, la misura è stata prorogata grazie allo scostamento di bilancio, ereditata dal Governo Draghi.

In tal senso, la misura economica che era stata già introdotta dal Governo Draghi e successivamente confermata poi dall’esecutivo di centrodestra guidato dalla premier Meloni è stata quindi prorogata per l’intero anno 2024.

Va detto però che, senza un rifinanziamento della misura, il taglio del cuneo fiscale e quindi la riduzione della quota contributiva per i lavoratori si concluderà il prossimo 31 dicembre.

Proprio da qui emerge il rischio di uno stipendio più basso nel 2025 che purtroppo potrebbe coinvolgere circa 14 milioni di italiani. 

Se ti interessa il tema, ti consigliamo anche la lettura del seguente articolo: Taglio del cuneo fiscale nel 2025: cosa ha deciso il governo e chi ci guadagna.

Stipendio più basso nel 2025 per gli italiani: i motivi

Come visto nel precedente paragrafo, è proprio il rischio di un’impossibilità da parte del Governo a poter rifinanziare il taglio del cuneo fiscale anche per il prossimo anno, la motivazione alla base del rischio di uno stipendio più basso nel 2025.

Il taglio della quota contributiva a carico dei lavoratori in busta paga, infatti, ha rappresentato la misura più costosa della recente Manovra finanziaria.

Sembrerebbe che, stando alle ultime notizie riportate da Pagella Politica, in Italia il cuneo fiscale vale in media circa il 45,9% della retribuzione lorda, contro una media dei Paesi Ocse che si aggira intorno alla percentuale del 34,6%.

Il taglio del cuneo fiscale, quindi, potrebbe non essere economicamente sostenibile per l’Italia.

Ad alimentare ancor di più il rischio di uno stipendio più basso nel 2025 per oltre 14 milioni di lavoratori italiani, il ritorno dei vincoli legati al Patto di Stabilità.

A questo proposito, l’Italia potrebbe ricevere una lettera da Bruxelles riguardante proprio l’apertura di una procedura di infrazione per eccessivo deficit ed una probabile nuova manovra correttiva.

Sul tema, infatti, si è espresso il commissario europeo all’Economia, Paolo Gentiloni, in un’audizione in Parlamento, affermando che:

È probabile che sulla base dei dati ci sia un certo numero di Paesi in procedura di deficit eccessivo. Non certo solo l’Italia. La fase, è una fase complicata, perché è una transizione dalle regole (di bilancio e governance) esistenti alle nuove regole.

Dunque, in questa situazione, la possibilità che il Governo di Giorgia Meloni possa prorogare il taglio del cuneo fiscale è assai remota. Da qui, il rischio concreto che più di 14 milioni di italiani possano ritrovarsi con uno stipendio più basso rispetto agli anni scorsi.

Stipendio più basso nel 2025: le dichiarazioni del Governo

Sul tema del possibile rischio di uno stipendio più basso nel 2025 si è espresso anche il ministro dell’Economia, Giancarlo Giorgetti, il quale chiarisce che il tema della decontribuzione è il vero obiettivo che ci poniamo quando andremo a definire il Programma strutturale.

Dunque, bisognerà attendere almeno la metà di settembre per sapere cosa accadrà, quando il Governo presenterà a Bruxelles il piano pluriennale di spesa in ossequio alle nuove regole di bilancio europee.

In questa occasione, infatti, l’esecutivo sarà chiamato anche ad indicare dove reperire i 10 miliardi che avranno come obiettivo quello di finanziare la misura del taglio del cuneo fiscale.

Da qui si potrà capire a tutti gli effetti cosa accadrà in busta paga e rispondere finalmente ai dubbi in merito al rischio di uno stipendio più basso nel 2025.

Leggi anche: Stipendi, ecco come saranno gli aumenti con il taglio del cuneo fiscale.

Viviana Vitale
Viviana Vitale
Aspirante giornalista e social media manager freelance, classe 1995. Le mie più grandi passioni sono la scrittura e il marketing digitale. Sono state proprio queste a portarmi oggi a far parte del team di redattori di Trend-online e a collaborare come professionista della comunicazione con varie aziende italiane.
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