Reddito di Emergenza: da cosa dipende la proroga? Le ultime

La proroga del Reddito di Emergenza può ancora arrivare, ma da cosa dipende? Lo vediamo in questo articolo, sarà fondamentale il PNRR! Le ultime.

Molti cittadini invocano una misura veramente fondamentale in questi ultimi (quasi) due anni di pandemia: il Reddito di Emergenza. Una misura criticata, problematica, protagonista nel bene e nel male… ma necessaria. Ora che la pandemia è tornata a far segnare dati di contagio elevati, come si comporterà il Governo?

Una domanda a cui, sinceramente, non è facile rispondere. Domina la confusione, soprattutto nei cittadini, perché se da un lato i contagi stanno aumentando, dall’altro gli ospedali sono ancora in controllo della situazione e si spera che ci restino, grazie ad una minor letalità della variante Omicron.

Così pare, almeno per ora, ma è lecito comunque chiedersi quale sarà l’operato del Governo nelle prossime settimane, soprattutto alla luce di un dato di fatto: la gestione del Governo Draghi di quest’ultima ondata che proprio ora sembra essere nel suo picco è stata piuttosto ambigua.

Si sa, le scelte di un Governo sono innanzitutto politiche, come è normale che sia, ma in questo caso c’è di mezzo la salute degli italiani e su di essa, in teoria, non si può e non si deve fare politica.

Detto ciò, però, la gestione ambigua è legata ad alcune scelte contrastanti tra loro: l’insistenza sulla scuola in presenza, per esempio, contrapposta ai divieti di fare sport all’aperto; la scelta di puntare ancora sul Green Pass come strumento per bloccare i contagi contrapposto ad alcune chiusure di attività ancora una volta danneggiate.

La domanda sorge spontanea: la variante Omicron ed in generale la pandemia è ancora preoccupante oppure no? Dobbiamo aspettarci altre chiusure o si va verso una più serena convivenza con il virus ormai meno aggressivo?

Dalle risposte a tali quesiti dipende anche la proroga del Reddito di Emergenza, dunque ecco la situazione.

Se fossi interessato o interessata ad approfondire questo genere di tematiche, ti suggeriamo il canale YouTube “Redazione The Wam” che pubblica ogni giorno un nuovo video in cui approfondisce tutto ciò che riguarda bonus, sussidi e lavoro. In questo video in particolare si parla di Reddito di Cittadinanza ed Assegno Unico 2022:

Reddito di Emergenza: lo storico

Prima di guardare avanti e capire se e quando arriverà il Reddito di Emergenza, anche se si tratta naturalmente di ipotesi, guardiamo indietro e proviamo capire i criteri utilizzati in passato da parte del Governo per le decisioni prese a proposito di questa misura di aiuto.

Il Rem è nato con il decreto ristori subito dopo il primo lockdown di marzo/aprile 2020 e da allora è stato riconfemato praticamente dopo ogni ondata. La situazione è piuttosto semplice da comprendere, ponendosi quindi questa domanda: la situazione attuale è paragonabile a quella delle precedenti ondate?

La risposta, stando ai numeri, è altrettanto semplice: no. La situazione attuale è decisamente migliore in termini di ospedalizzati e malati in terapia intensiva, motivo per cui una scelta sul Rem ancora non è arrivata, o meglio non in maniera definitiva.

Il Governo ha così preso tempo, come vedremo nel prossimo paragrafo, in attesa di capire come evolverà la situazione. Naturalmente, la speranza è quella che il Rem non sia necessario perché la situazione è sotto controllo, ma se dovesse rivelarsi necessario i cittadini cominceranno a chiederlo a gran voce, più di quanto già lo stiano facendo.

Reddito di Emergenza: assente in Legge di Bilancio 2022

Eccoci dunque alla situazione attuale, con una ormai nota mancanza nella Legge di Bilancio 2022: non sono stati stanziati fondi, neanche eventuali, per il Reddito di Emergenza.

Un’analisi piuttosto pragmatica permette di capire che l’approvazione di una nuova tornata di aiuti attraverso il Rem non era ancora necessaria, almeno secondo il Governo, ma l’assenza totale di fondi a favore di una misura così importante ha lasciato tutti piuttosto sconcertati.

Il Governo, in questo senso, mostra però sicuramente fiducia nei confronti della campagna vaccinale e di questa tanto sperata diminuzione di aggressività del virus stesso. Quindi, se vogliamo vedere il bicchiere mezzo pieno, si può sicuramente adottare questo punto di vista.

Un approccio altrettanto pragmatico però ci costringe a porci una domanda fondamentale: perché non è stato stanziato alcun fondo per il Rem, neanche per un ipotetico peggioramento della situazione? Una sorta di salvagente che, in caso, poteva anche essere utilizzato diversamente se il Rem si fosse rivelato non necessario.

Reddito di Emergenza: il salvagente c’è!

Un salvagente, se così vogliamo chiamarlo, in realtà c’è. Non risiede però nelle risorse interne del nostro paese, dunque per questo motivo non è stato inserito in Legge di Bilancio 2022. 

Si tratta del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza, o meglio dei fondi messi a disposizione con il Next Generation UE che proprio il PNRR spiega come verranno investiti. Esso è di fatto il primo documento importante prodotto dal Governo attualmente in carica e potrebbe rivelarsi molto utile.

Alcuni fondi messi a disposizione dall’Europa potrebbero infatti essere sbloccati ed utilizzati per finanziare ancora una volta il Rem. Ovviamente, neanche a dirlo, ci vuole una straordinaria oculatezza nella scelta, anche perché i fondi sono a disposizione ma ci sono comunque molti paletti da rispettare.

In questo senso, il Governo sa che l’obiettivo primario del PNRR è la ripartenza, non è certo pensato per finanziare misure di aiuto “passive”, ma piuttosto per riportare l’Italia a crescere e ritornare il più velocemente possibile in una situazione di “normalità” post pandemia.

Reddito di Emergenza: scelta politica, ma non solo

Il Reddito di Emergenza è e resta una scelta politica, è chiaro, ma è anche chiaro che le altre scelte devono mettere davanti a tutto la variabile sanitaria. L’evoluzione delle prossime settimane sarà fondamentale per capire verso quale situazione si va, con le novità degli ultimi giorni che daranno i loro effetti.

Effetti che si spera siano positivi, tra leggere restrizioni e obbligo vaccinale per gli over 50, oltre che per alcune categorie di lavoratori. La situazione è certamente complessa, ma è necessario fare un passo avanti importante per non cadere più nella recessione già vissuta per fin troppi mesi.

La variabile economica è infatti l’altra grande protagonista nelle priorità del Governo Draghi, costretto ad utilizzare con oculatezza le risorse che ha a disposizione, nonostante sia veramente importante l’aiuto in arrivo dall’Europa.

Insomma, il Governo sa che è necessario e doveroso investire correttamente le risorse del PNRR, nonostante l’eterogeneità delle forze di maggioranza non renda semplice il processo di scelta.

Reddito di Emergenza: fondamentale ieri, ma domani?

Ad oggi il Reddito di Emergenza non c’è e non c’è certezza di una sua proroga nel prossimo futuro, anche se ovviamente tante famiglie italiane continuano a sperarci.

Una misura che ieri, cioè in passato, ha aiutato tantissime famiglie a superare i periodi più duri, tra lockdown e restrizioni di varia natura. Una misura che domani, cioè in futuro, potrebbe tornare ad essere protagonista, anche se ci si augura che non sia necessario.

Ad oggi la speranza risiede nel PNRR, come visto, ma in generale il Governo sembra aver adottato una strategia differente, almeno per ora. La  priorità sembra infatti essere il RdC, su cui sono ancora una volta stati stanziati fondi.

Questa volta l’obiettivo è però un miglioramento a tutto tondo della misura: più controlli, più efficacia, più efficienza. Soprattutto nel reinserimento lavorativo dei beneficiari.

Il Governo punta insomma a misure attive e non passive, a meno che diventi necessario riconsiderare per forza il Rem, cosa che ci auguriamo non debba accadere.

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