Superbonus 110, occhio allo stato avanzamento lavori! Ultime

Per avere la proroga del Superbonus 110%, bisogna dimostrare un avanzamento nello stato dei lavori, di almeno il 30%. Ecco cosa rientra e cosa no.

In attesa della proroga, che in maniera ufficiosa si sa già che arriverà, cerchiamo di chiarire i dubbi che riguardano il Superbonus 110% e lo stato di avanzamento dei lavori, che deve rispettare alcuni parametri ben precisi, per poter usufruire della maxi agevolazione.

Ad esempio: il fatto stesso di acquistare tutto il materiale necessario per i lavori, rientra nello stato di avanzamento lavori?

Le domande più frequenti arrivano soprattutto per quanto concerne le villette unifamiliari, in merito alla gestione del superbonus. E questo per via della scadenza ormai prossima. A oggi, solo chi realizza almeno il 30% dei lavori entro giugno, può beneficiare di ulteriori sei mesi per ultimarli.

E cosa succede se invece non si riesce a raggiungere questo stato di avanzamento nei lavori?

Le conseguenze, sul piano finanziario, potrebbero portare i privati cittadini a dover provvedere di tasca propria, per ultimare i lavori. D’altra parte, le imprese edili potrebbero non riuscire più a sostenere le spese, mancando la garanzia per il credito.

Niente per cui stare tranquilli, dunque. In molti si chiedono allora se è possibile far rientrare l’acquisto iniziale della fornitura nei “lavori”, diventando quindi parte integrante di quel famoso 30%, indispensabile per prorogare il beneficio fino alla fine dell’anno.

Ecco tutte le risposte.

Superbonus 110% villette: ultime notizie Draghi

È corsa alla richiesta di installazione di impianti fotovoltaici, considerando il precipitare della situazione tra Ucraina e Russia. La quantità di gas importata in Italia si riduce e ovviamente, il prezzo di quello che c’è va alle stelle.

Più che comprensibile dunque che si cerchi di trovare fonti alternative per la produzione di energia. L’impegno del Governo, in tal senso, si muove nella direzione di aumentare l’importazione da altri Paesi fornitori, nonché di stimolare l’incremento della produzione interna al Paese, proprio offrendo incentivi per realizzare impianti di sfruttamento di fonti rinnovabili.

Appare evidente dunque l’impennata della domanda da parte dei proprietari di case unifamiliari. Il punto della questione è però che, essendo già a marzo, restano poco più di tre mesi, per poter dimostrare di aver realizzato già il 30% dei lavori preventivati. 

La data ultima, a oggi ufficialmente da rispettare, è quella del 30 giugno 2022.

Il Governo inoltre ha aperto definitivamente le porte anche all’installazione di pannelli solari senza autorizzazione, di cui abbiamo approfondito gli aspetti in questo articolo, intitolato Bonus bollette: al via pannelli solari senza autorizzazione!

Tra l’altro, per i condomini è possibile sfruttare le agevolazioni del Superbonus 110% ben oltre il 2022, motivo per cui vale la pena approfondire l’argomento e ottenere i lavori praticamente a costo zero.

La fornitura di gas in Italia rischia davvero di ridursi all’osso. Seppur senza rimanere all’asciutto nella migliore delle ipotesi, i costi della materia prima potrebbero realisticamente diventare presto proibitivi.

Concentriamoci ora sulla proroga delle villette unifamiliari, dal momento che si tratta della scadenza più imminente da rispettare. Vedremo in conclusione, le novità per lo stato avanzamento lavori per i condomini.

Superbonus 110%: attenzione allo stato avanzamento lavori! 

Visto il poco tempo a disposizione per raggiungere perlomeno il 30% nello stato di avanzamento dei lavori, molti proprietari di case singole chiedono se, acquistando la fornitura iniziale dell’occorrente, possano già beneficiare di una parte dell’avanzamento lavori.

In altri termini

il pagamento della sola parte di fornitura dei beni, con prova di arrivo franco cantiere (foto e/o bolla di consegna) può essere considerata come “lavoro”? 

Per rispondere a tale quesito, partiamo innanzitutto dal testo della legge di riferimento, in merito al Superbonus 110%, che stabilisce all’articolo 119, comma 8-bis che

Per gli interventi effettuati su unità immobiliari dalle persone fisiche, la detrazione del 110 per cento spetta anche per le spese sostenute entro il 31 dicembre 2022, a condizione che alla data del 30 giugno 2022 siano stati effettuati lavori per almeno il 30 per cento dell’intervento complessivo.

Stando dunque a quanto riportato, la volontà del legislatore in realtà appare chiara. Il riferimento infatti è soltanto ai lavori effettuati e non anche all’acquisto del materiale necessario, per quanto comprovato da bolla di consegna, foto e via di seguito.

Solo l’inizio della posa in opera dunque, è in grado di testimoniare l’inizio dello stato di avanzamento dei lavori. La fornitura invece va annotata in qualità di provvista, nel cosiddetto libretto delle misure, da parte di chi dirige i lavori.

Superbonus 110%: attesa proroga 2023 villette unifamiliari

Purtroppo, come già abbiamo avuto modo di anticipare, i ritardi nella realizzazione dei lavori del Superbonus 110%, per le case di singoli proprietari, potrebbero condurre a conseguenze ben poco piacevoli.

Questi ritardi si sono man mano accumulati innanzitutto a causa delle frodi scoperte a carico dello Stato, da parte dei soliti furbetti che, ad esempio, in fase di asseverazione delle spese, “gonfiavano” le fatture da farsi rimborsare. In secondo luogo, un ruolo importante l’ha giocato anche il rialzo dei prezzi delle materie prime, sforando quindi i preventivi fatti in fase iniziale.

Il rischio maggiore, non riuscendo a ultimare il 30% dei lavori entro giugno, è di non poter più usufruire del maxi bonus fino alla fine dell’anno. Costringendo quindi i proprietari a dover pagare di tasca propria i lavori, per poter ultimare la realizzazione degli interventi previsti per l’efficientamento energetico della propria abitazione.

D’altronde, senza proroga le ditte non avrebbero più garanzia per il credito, quindi non riuscirebbero comunque a coprire le spese.

Ecco le due opzioni al vaglio del Governo.

Portare la scadenza del Superbonus 110% al 2024 per tutti, quindi uniformando sia le singole case private che i condomini. Oppure, come già si vocifera, si pensa a spostare la data del 30 giugno a settembre, permettendo quindi di beneficiare della proroga, per i lavori delle case unifamiliari, fino a febbraio 2023.

L’altro problema che aveva rallentato l’esecuzione dei lavori riguarda il blocco della cessione multipla del credito, che quindi aveva messo in stand by le nuove acquisizioni, soprattutto da parte degli istituti di credito più piccoli. Ora la cessione multipla è nuovamente attiva, motivo per cui una proroga per il Superbonus 110% per le villette unifamiliari potrebbe realmente essere risolutiva.

Superbonus 110% case singole: come funziona

Non a caso è ormai noto come il re dei bonus, dal momento che rappresenta senza ombra di dubbio una interessante opportunità per diventare, almeno in gran parte, autosufficienti nella produzione di energia per la propria casa.

Il Superbonus 110% prevede una serie di lavori (cosiddetti trainanti e trainati) che hanno l’obiettivo di migliorare l’efficienza energetica di un immobile

Da una parte dunque, si interviene per ottimizzare l’isolamento dell’edificio, tramite ad esempio nuovi infissi oppure la realizzazione di un cappotto termico. Dall’altra, si punta a consentire l’auto-produzione di energia, ad esempio con l’ausilio dei pannelli solari, sia termici che fotovoltaici.

Il Superbonus 110% comprende l’Ecobonus, che riguarda solo la parte di lavori di efficientamento energetico. C’è poi il Sismabonus, che invece procede con una serie di lavori di adeguamento antisismico degli immobili.

Perché è così vantaggioso riuscire ad “accaparrarsi” il Superbonus 110%?

Innanzitutto, il pagamento dei lavori permette di usufruire di un credito d’imposta pari al 110%, da ripartire in cinque quote annuali. Ma il vero plus del superbonus è che, oltre alla detrazione fiscale, c’è un’altra opzione che è possibile scegliere, vale a dire lo sconto in fattura

Quindi il proprietario dell’immobile non deve anticipare neppure un euro. La ditta effettua i lavori, effettua lo sconto in fattura pari al 100% dei costi da pagare e ottiene il credito d’imposta pari al 110%.

Superbonus 110%: la gestione dei lavori in condominio

Abbiamo dunque focalizzato questo articolo sull’importanza di prestare attenzione allo stato di avanzamento dei lavori, per poter continuare a beneficiare del Superbonus 110%, per le case unifamiliari. La proroga è attesa all’unisono, dal momento che in tanti -sia privati che ditte- rischiano di rimetterci di tasca propria.

E per quanto riguarda la gestione in condominio?

In tal caso, la situazione è differente. Innanzitutto è prevista la proroga fino al 2025, anche se la percentuale di detrazione fiscale (o sconto in fattura) andrà a diminuire, in maniera progressiva. 

Infatti il Superbonus 110% resterà valido fino al 2023. In seguito, la percentuale di rimborso scenderà al 70%, per l’anno 2024, e al 65% per l’anno 2025.

Anche nel caso dei condomini però va rispettata la clausola riguardante lo stato di avanzamento dei lavori. Nella fattispecie, fino a giugno 2023 è necessario ultimare almeno il 60% degli interventi messi in preventivo, in maniera tale da poter poi beneficiare degli ulteriori sei mesi di proroga, quindi fino al 31 dicembre 2023.

La grande novità, introdotta a seguito di misure urgenti per fronteggiare la crisi in Ucraina, riguarda la possibilità che il Governo ora ha ufficialmente sancito di poter installare un pannello fotovoltaico anche sul balcone di casa, senza più autorizzazione da parte dell’assemblea condominiale.

Tutti coloro che dunque desiderano approfittare dell’occasione per auto-produrre l’energia di casa, possono fare richiesta, approfittando del fatto che le agevolazioni per il fotovoltaico si muovono di pari passo con quelle del Superbonus 110% (quindi disponibili fino al 2023).

Ne abbiamo parlato, in maniera dettagliata, in questo articolo dal titolo Caro energia: fotovoltaico per tutti, anche in condominio! , dedicato a tutti coloro che vogliono procedere con l’installazione di un pannello fotovoltaico sul balcone. 

Natalia Piemontese
Natalia Piemontese
Consulente lavoro online e professioni digitali, classe 1977. Sono Natalia, Piemontese di cognome, pugliese di nascita e calabrese d'adozione. Laureata in Scienze Politiche presso l'Università degli Studi di Bari, ho conseguito un Master in Selezione e Gestione delle risorse umane. Mamma bis, scrivo sul web dal 2008. Sono specializzata in tematiche del lavoro, business nel digitale e finanza personale. Responsabile del blog #mammachebrand, ho scritto un e-book "Mamme Online, come gestire casa, lavoro e figli".
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