Il 2 aprile si celebra la Giornata Mondiale della consapevolezza sull'Autismo, ma conosciamo davvero questo disturbo?
L'Autismo è un disturbo del neurosviluppo caratterizzato dalla compromissione dell'interazione sociale e da deficit della comunicazione sociale. Spesso si manifesta con alcuni sintomi sin dalla tenera età del bambino, e le cause - non ancora chiare - potrebbero essere legate a fattori genetici o ambientali.
I disturbi dell'autismo possono manifestarsi in forme diverse, e possono essere più meno gravi in ciascun individuo: anche per questo motivo, il trattamento dell'autismo varia da persona a persona.
Cerchiamo di capire che cos'è l'Autismo, come riconoscere i sintomi e le cause e come aiutare coloro che soffrono di questi disturbi.
Che cos'è l'Autismo e come riconoscerlo
Partiamo subito con la definizione di Autismo, o meglio di che cosa si sta parlando quando si utilizza questo termine.
Il termine corretto da utilizzare sarebbe "disturbi dello spettro autistico", in quanto non esiste un'unica forma di autismo, ma molteplici forme diverse con gravità e trattamenti differenti a seconda dei singoli casi.
In linea generale, possiamo definire l'autismo come un insieme di disturbi del neurosviluppo permanenti, che influenzano il modo in cui le persone interagiscono e comunicano con gli altri.
In Italia si stimano circa 600 mila individui con una diagnosi di autismo: infatti, a livello statistico, ne è affetta 1 persona su 100. L'incidenza andrebbe a favore del sesso maschile, con un rapporto 4:1.
Autismo e Sindrome di Asperger
Bisogna fare attenzione a non confondere l'Autismo con la sindrome di Asperger: come si possono distinguere i due disturbi?
Verso la fine degli anni Novanta una sociologia Australiana di nome Judy Singer coniò il termine "neurodiversità" per fare riferimento a tutti questi disturbi che si possono classificare nello spettro autistico.
La "neurodiversità" non è una condizione patologica, ma piuttosto deve essere considerata come una variante del tutto normale a livello del sistema neurologico.
Quali sono le cause dell'Autismo
Le cause che portano allo sviluppo dell'Autismo sono tuttora incerte, ma gli esperti sono concordi nell'affermare che possa trattarsi di fattori genetici o ambientali.
La letteratura scientifica ci conferma che ci sono più di 1.000 geni associati a qualche forma di autismo, ma la correlazione tra questi ultimi e il disturbo non è ancora stata accertata.
Bisogna anche specificare che almeno il 2-4% dei disturbi dello spettro autistico derivano da mutazioni genetiche o anomalie cromosomiche.
Gli esperti confermano anche che i fattori genetici associati ad alcuni fattori ambientali possono favorire lo sviluppo dell'autismo.
Per fattori ambientali si intende tutta una serie di eventi che potrebbero aver compromesso o condizionato la vita di una persona: per esempio, gravidanza a rischio o troppo ravvicinata, età avanzata dei genitori, ecc.
Come riconoscere i sintomi dell'Autismo
Per imparare a riconoscere l'Autismo bisogna conoscere anche i sintomi che contraddistinguono questa particolare condizione, che possiamo dividere in due parti:
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difficoltà nella comunicazione e nell'interazione sociale;
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comportamenti limitati e ripetitivi.
Come abbiamo accennato sin dall'inizio, l'autismo è una condizione permanente che spesso si verifica sin dalla tenera età del bambino, attorno ai 2-3 anni di vita, o comunque nella fanciullezza.
Atri sintomi che possono denotare l'autismo sono la sensibilità sensoriale, per esempio verso i suoni, le luci, il tatto o il gusto; il ritardo nell'apprendimento del linguaggio, oppure una scarsa coordinazione nei movimenti.
Esiste una cura per l'Autismo?
Trattandosi di una condizione permanente, ad oggi non esiste una cura che possa contrastare definitivamente l'Autismo, ma ci sono diverse strategie e interventi di supporto che possono aiutare i bambini e gli adulti che ne sono affetti.
Per esempio, si possono sfruttare:
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la terapia cognitivo-comportamentale;
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altre strategie quali Early Start Denver Model (ESDM), comportamento verbale, intervento per lo sviluppo relazione.
Genitori con bambini autistici: alcuni consigli da seguire
Gli esperti hanno stilato alcuni consigli per i genitori con bambini autistici che possono aiutarli nell'accompagnamento quotidiano:
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chiamare il bambino con il suo nome quando ci si rivolge a lui;
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utilizzare un linguaggio semplice e comprensibile;
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parlare lentamente e scandire bene le parole;
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accompagnare le parole a dei semplici gesti;
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dare al bambino il tempo per elaborare il discorso.