Pensieri negativi, come combatterli? Ecco 3 consigli utili per gestire l’ansia

Pensieri negativi, come combatterli? 3 consigli utili per la gestione dell’ansia e l'elenco degli errori da non fare.

A volte non è semplice gestire i pensieri negativi, anzi, sembra quasi impossibile, poiché questi iniziano a creare una routine di pensiero che si automatizza e che induce l’individuo a pensare sempre male in ogni situazione della vita quotidiana.

Pensiero, dopo pensiero, la negatività si rafforza e diventa parte integrante di noi stessi, tanto che dobbiamo convivere con un peso mentale insopportabile, che ci porta a fare continue valutazioni negative, che spingono nell’ombra gli eventi positivi che accadono, oppure li plasmano per evidenziare solo quel che non va.

Ma, alla fine dei conti, è possibile gestire e combattere i pensieri negativi? La risposta, senza dubbio, è sì, andiamo a scoprire qualcosa in più e a vedere come fare.

Pensieri negativi, gestirli con allenamento e con un percorso personale

Come detto poc’anzi, con un po’ di sforzo e allenamento, è possibile gestire i pensieri negativi. Per farlo, però, occorre gettarsi alle spalle, nel tempo sia chiaro, tutti gli schemi mentali negativi a cui siamo abituati e riiniziare a lavorare sulle nostre emozioni.

Non è di certo semplice modificare la nostra percezione della realtà, compresa la costante “anticipazione negativa dell’evento” che ci spinge a provare ansia e a soffrire ancora prima che gli eventi si verifichino, ma come accennato, ci si può lavorare sopra.

È necessario capire che i vecchi modus operandi si possono lasciare alle spalle e che ognuno ha la capacità di rinascere con nuove idee, pensieri e sentimenti. Non si tratta di un passaggio-lampo, ma di un vero e proprio percorso personale completo, che in alcuni casi necessita anche di un aiuto di uno specialista.

I bei discorsi di un amico a noi caro o un buon consiglio di un parente, spesso, non bastano. Quello che serve per combattere i pensieri negativi è solamente la nostra testa.

5 errori che ci spingono ad avere pensieri negativi

Quali sono gli errori che ci spingono costantemente ad avere dei pensieri negativi, che in alcuni casi diventano ossessivi?

  1. 1.

    Innanzitutto, il primo errore che si fa è quello di non vedere la realtà a colori, ma bensì in bianco e nero; “Se quel che accade o ciò che faccio non è perfetto, allora sono un fallito”.

  2. 2.

    Il secondo errore, poi, ci fa plasmare la realtà focalizzando la nostra attenzione su un solo, piccolo, dettaglio negativo, che ci cattura talmente tanto da farci vedere una visione dei fatti distorta, che ci porta a generalizzare in maniera eccessiva o che ci fa cadere, ancora una volta, in un sentimento di sconfitta.

  3. 3.

    C’è poi un altro errore che commettiamo e che ci spinge ad avere pensieri negativi e si chiama “trucco binoculare”, ossia, si ingigantisce l’importanza di un errore o di una “sconfitta”, oppure si riduce un fatto positivo, come ad esempio un nostro lavoro ben svolto o una nostra qualità, all’estremo.

  4. 4.

    Se ci puniamo con “dovrei”, o peggio, “devo” si finisce per avere dei grossi sensi di colpa, che oltre a farci provare tristezza ci portano a covare rabbia.

  5. 5.

    Infine, tra gli errori più comuni da non fare c’è la personalizzazione della realtà: spesso ci si addossa la colpa di qualche evento negativo accaduto e ci si addita come responsabili, anche se in realtà, non lo si è (a volte non c’entriamo proprio niente).

3 consigli utili per gestire i pensieri negativi

Innanzitutto, bisogna imparare a rivalutare i pensieri negativi e ci si può provare iniziandoli ad annotare, con una breve descrizione di come li viviamo. In questo modo, impariamo a conoscerli e possiamo utilizzarli come un’opportunità di cambiamento, come ad esempio quando ricapita la stessa situazione che ci ha spinto a pensare in quella determinata maniera. Rivalutare un pensiero, infatti, è molto più efficace che sopprimerlo.

Occorre, poi, bilanciare i pensieri negativi con i pensieri positivi. Come? Si potrebbe fare un bilancio degli eventi accaduti a fine giornata, partendo proprio dai fatti positivi. All’inizio può essere davvero un lavoro complesso da fare, ma nel tempo diventerà sempre più semplice.

Vedere da più angolazioni un fatto; in questo modo, come da un evento x può scaturire un pensiero negativo, allo stesso modo può essere costruita una realtà migliore. L’obiettivo, in questo caso, è quello di minimizzare la pesantezza mentale e “sbattere in un angolo” le emozioni negative che ci spingono a provare ansia.

A tal proposito, per ricordare una frase del Dalai Lama:

“Ci sono solo due giorni all’anno in cui non si può fare nulla. Uno si chiama ieri e l’altro si chiama domani, quindi oggi è il giorno giusto per amare, credere, fare e soprattutto vivere.”

Pensieri negativi, anche la troppa positività fa male

Infine, occorre sottolineare che a volte occorre lamentarsi e criticare, vedere gli eventi con una visione un po’ più oggettiva, che non sia per forza negativa, ma nemmeno troppo ottimistica. Chi vive una vita rimanendo sempre ottimista e positivo, senza pensare o valutare mai in maniera oggettiva un evento o una situazione, corre il rischio di avere uno shock maggiore quando qualcosa va male.

Ricordiamo nuovamente che non sempre è facile uscire da baratro dei pensieri negativi da soli, per questo, potrete sempre rivolgervi ad un esperto psicologo o psicoterapeuta che vi aiuterà nei momenti più difficili.

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