Sindrome dei piedi brucianti: cos’è, quali sono i sintomi e come sconfiggerla?

Conosci la sindrome dei piedi brucianti? Oggi scopriremo cos’è, quali sono i sintomi e come sconfiggerla.

Hai mai sentito una spiacevole sensazione di bruciore ai piedi, caratterizzata da dolore costante e spesso associata a picchi simili a scosse elettriche? Devi sapere che questa patologia ha un nome e si chiama piedi brucianti.

In generale possiamo dire che si tratta di un danno a carico delle piccole fibre nervose periferiche. Ciò vuol dire che questo disturbo non fa rifermento ai nervi motori, ma a quelli sensitivi. Di conseguenza, coloro che soffrono della sindrome dei piedi brucianti potrebbero accusare un senso di pesantezza e costrizione alle gambe e un fastidio a camminare a piedi nudi.

In questo articolo scopriremo qualcosa in più su questa sindrome, passando dai sintomi, agli effetti scatenanti, fino ad arrivare alla diagnosi ed, infine, alla terapia.

Quali sono i sintomi della sindrome dei piedi brucianti?

Oltre ai sintomi che abbiamo visto nell’introduzione, quindi dolore cronico ai piedi e picchi acuti simili a scosse elettriche, ne possiamo citare altri come una sensazione di calore o di freddo anche se la pelle risulta essere di una temperatura normale al tatto. Attenzione però: i piedi possono essere freddi anche per numerose altre ragioni, quindi non allarmarti prima del tempo.

Ma non solo: talvolta questi sono associati a formicolio, sensazione di dolore al contatto con l’acqua, specie se calda.

Ma non è finita qui. Infatti, se soffri della sindrome dei piedi brucianti, potresti avere anche una riduzione della sudorazione, un abbassamento della pressione arteriosa, arrossamento intenso dei piedi e problemi intestinali o di erezione.

Quali sono le cause della sindrome dei piedi brucianti?

Ora che abbiamo scoperto quali sono i principali sintomi della sindrome dei piedi brucianti, scopriamo da cosa può essere causata. 

Alcune patologie che possono portare a tale problematica sono l’ipotiroidismo, la carenza di vitamine del gruppo B, l’alcolismo oppure diverse malattie autoimmuni, come la sarcoidosi o l’artrite reumatoide.

Eppure, in molti casi di sindrome dei piedi brucianti, la causa non è nota, ma è data da alcuni tipi di anomalie genetiche. Se ti trovi di fronte ai sintomi che abbiamo visto e vuoi una diagnosi approfondita, ti consigliamo di andare a fondo nella questione.

Per farlo, potresti rivolgerti ad uno specialista come il neurologo. In alternativa, i professionisti giusti per il tuo caso possono essere il reumatologo o l’angiologo.

Come funziona la diagnosi della sindrome dei piedi brucianti?

Per avere una diagnosi certa dovrai fare degli esami specifici. Il primo è l’elettroneurografia, un esame che serve ad escludere che il danno coinvolga fibre nervose di grosso calibro. Una volta effettuato questo esame, dovrai procedere con quello che, a tutti gli effetti, è il test decisivo: la biopsia cutanea.

Per farlo bisogna prelevare tre millimetri di cute, poco sopra la caviglia, per analizzare le fibre nervose. 

Come curare i piedi brucianti?

Dopo che ti sarà stata diagnosticata questa patologia, il medico che ti avrà in cura troverà la terapia migliore per il tuo caso specifico. Solitamente, per alleviare la sensazione di dolore si procede con una terapia farmacologica a base di analgesici. Allo stesso tempo, però, si deve agire sulla patologia secondaria associata alla neuropatia periferica con trattamenti mirati.

È importante sottolineare, però, che la sindrome dei piedi brucianti può essere risolta. Tuttavia, è necessario rivolgersi ad un medico specializzato che possa trovare la terapia ad hoc per ogni paziente.

Leggi anche: Sindrome della papera, cos’è e come risolverla: stremati ma col sorriso stampato in faccia

Francesca Ciani
Francesca Ciani
Copywriter, classe 1998. Appassionata di marketing, digital e pubblicità fin da bambina, dopo un percorso di ragioneria, ho ottenuto una laurea in Comunicazione, Media e Pubblicità presso l’Università IULM di Milano e, successivamente, ho conseguito un master in Marketing Management. Troppo creativa per essere ragioniera, troppo analitica per essere un’artista: sono diventata social media manager e seo copywriter. Parlo tanto, scrivo ancora di più e ho sempre miliardi di idee.
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