Il Siviglia vince l'Europa League 2022/23

La lotteria dei rigori regala la vittoria al Siviglia. Decisivo l'errore dal dischetto di Ibanez e il rigore ribattuto di Montiel.

siviglia campeones

Il verdetto delle finale di Budapest ha visto come squadra vincitrice il Siviglia al termine di un episodio insolito. Decisiva la lotteria dei rigori. Vediamo i dettagli della prima delle emozionanti finali in cui sono coinvolte le squadre italiane.

L'atmosfera di Budapest

La Puskas Arena è gremita di tifosi, provenienti da Italia e Spagna. I tifosi della Roma e del Siviglia riempiono il principale stadio ungherese. All'ingresso delle due squadre si percepisce immediatamente la tensione: Paulo Dybala dal primo minuto. Proprio quel Paulo Dybala che non si sapeva quanti minuti avesse nelle gambe alla vigilia della partita.

José Mourinho è impassibile, quasi non sembra sentire tutti i cori amici e non che piovono da curve e tribune. Ed è tutto magico, per una Roma che si promette una notte magica, come quelle delle coppe europee vinte dal proprio allenatore (5 su 5).

Circa 60.000 tifosi si sono riversati allo Stadio Olimpico per la finale di Europa League della Roma, trasmessa su maxischermo a partire dalle ore 21.00. Cori, fumogeni e bandiere hanno invaso le strade adiacenti allo stadio e poi si sono riversati all'interno dell'impianto.

Sono stati allestiti sei maxischermi (due sul Tevere, altrettanti su Monte Mario e uno a nord e a sud) e il campo è stato chiuso per evitare che i tifosi giallorossi invadessero e rovinassero il terreno di gioco, come avevano fatto nella finale dell'anno scorso a Tirana. Durante il riscaldamento pre-partita, ai giocatori giallorossi è stata suonata la canzone di Marco Conidi e l'inno della Roma, mantenendo il legame con Budapest.

La partita

Inizia il match con ritmi incessanti, continui pressing sul portatore di palla ed una Roma che sembra incalzante rispetto alla squadra andalusa. E la gioia arriva dalla "Joya" al 34': Mancini dà la palla in verticale per Dybala che non sbaglia. 0-1 Roma e pubblico giallorosso in visbilio.

Da quel momento in poi la Roma rallenta, il Siviglia accelera e trova il gol subito dopo la ripresa: cross dalla destra di Ocampos e tocco involontario di Mancini che batte Rui Patricio nel tentativo di anticipare En-Nesyri. Al 55' il risultato è in parità.

Da quel momento tanti sono gli episodi arbitrali dubbi che la Roma ha lamentato, tra cui un secondo giallo a Rakitic e un sospetto fallo di mano. Inizia, dunque, la battaglia in cmpo: il Siviglia ha più benzina e si vede, i giallorossi si difendono come possono e portano la partita ai supplementari e poi ai rigori, dopo una clamorosa occasione per Smalling sullo scadere del secondo tempo supplementare.

I calci di rigore: da Mancini a Montiel

Dal dischetto, entrambe le squadre partono discretamente. Ma è dal secondo rigore che le cose cambiano per la squadra della capitale: Mancini batte il secondo rigore e Bonou fa una super parata, così come quella su Ibanez.

Intanto, gli andalusi continuano a segnare. E lo fanno anche con il ribattuto rigore di Montiel, decisivo anche per la sua Argentina in finale dei Mondiali del 2022.

 

La Roma può uscire a testa alta dalla finale della Puskas Arena: 146 minuti di intensità, lotta e passione. Ma ora non si può pensare solo a Budapest, poiché contro lo Spezia l'imperativo è vincere.

Vincere, per provare a centrare nuovamente la storia europea. Magari, con Mourinho ancora come condottiero. Una squadra, un gruppo, un'immagine di sport. Come quella che ci hanno regalato i giocatori della Roma, applaudendo la squadra vincitrice sotto il settore dei loro tifosi.

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