Microsoft e Netflix assieme per un abbonamento low cost: arriva la pubblicità

Netflix ha annunciato la partnership con Microsoft per il prossimo lancio di un abbonamento low cost ma con inserzioni pubblicitarie. Ecco di che si tratta.

Chi lo avrebbe mai detto: associare le parole Netflix e pubblicità sarebbe stato impensabile fino a poco tempo fa. Eppure sta succedendo davvero. Netflix lancerà un abbonamento low cost e lo farà in collaborazione con Microsoft. La decisione non arriva inaspettata visto che da tempo di parlava di quest’eventualità, eppure stupisce lo stesso.

Già, perché parlare di pubblicità su Netflix equivale quasi ad una blasfemia per il colosso dello streaming che ha fatto proprio dell’assenza di pubblicità il suo tratto distintivo ed al quale deve, con molta probabilità, larghissima parte del suo incredibile successo.

Nuovo abbonamento Netflix: le motivazioni e la partnership con Microsoft

Non è certo un periodo semplice per il colosso dello streaming. Nata nel 2013, Netflix ha raggiunto, nel giro di una decina di anni, cifre da capogiro con una base che ha toccato i 222 milioni di abbonati e una produzione originale composta da circa 126 titoli tra film e serie nel solo 2016, senza contare tutti gli altri contenuti di produzioni esterne.

Ma, complice la fine del lockdown che tanto aveva spinto alla sottoscrizione degli abbonamenti, l’aumento del costo degli stessi e la forte concorrenza esercitata da altri importanti player del settore come Disney Plus+ e Amazon Prime Video, Netflix ha dovuto far fronte al calo degli iscritti.

La crisi di Netflix, che nel primo trimestre del 2022 ha visto circa 200.000 abbonati in meno, ha portato al taglio di quasi 150 posti di lavoro e ha condotto alla riconsiderazione del modello di business che, fino a poco tempo fa, si era rivelato a dir poco vincente.

Arriva così la decisione di proporre un abbonamento a basso costo pagando però lo scotto delle inserzioni pubblicitarie. Per l’inserimento e la gestione della parte pubblicitaria rimaneva solo un nodo da sciogliere: a chi affidarla. La risposta è stata Microsoft. La multinazionale di Bill Gates è stata scelta, secondo quanto riporta la stessa Netflix, in virtù della sua forte componente tecnologica e per la particolare attenzione riservata tema della privacy ed alla protezione dei dati utente.

Una partnership che ha fatto venire il dubbio che dietro possa esserci anche l’intenzione di acquisire Netflix da parte di Microsoft stessa. Ma questa è un’altra storia e vedremo se e come verrà raccontata.

Quanto costerà l’abbonamento low cost e quando sarà disponibile

Afferma Ted Sarandos, co-CEO di Netflix:

“Abbiamo lasciato fuori dal tavolo un grande segmento di clienti, ovvero le persone che dicono: ehi, Netflix è troppo costoso per me e non mi dispiace la pubblicità, voglio un prezzo più basso e guarderò gli annunci”

Ma sul costo dell’abbonamento non ci sono ancora informazioni certe, così come incerta è la data in cui sarà effettivamente reso disponibile ma si parla del 2023. L’unica dichiarazione ufficiale in questo senso è quella che scarta la possibilità che gli attuali abbonamenti possano subire dei rincari.

I piani “Base”, “Standard” e “Premium” rimarranno invariati e, ovviamente, senza interruzioni pubblicitarie.

Netflix, simbolo per eccellenza del binge watching che con quel suo conto alla rovescia di 4 secondi ci traghetta immediatamente nell’episodio successivo, sta cambiando rotta. Ma chissà se gli utenti saranno disposti a pagare lo scotto.

Che dire, non ci rimane che attendere il prossimo episodio.

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