Netflix è ritornata su livelli pre-pandemici. A Wall Street

Smaltita la sbornia del lockdown Netflix è ritornata su livelli pre-pandemici. Solo a Wall Street, ma la concorrenza si fa sempre più agguerrita.

Netflix è ritornata su livelli pre-pandemici e non è una buona notizia. Per la gran parte delle aziende, e delle economie globali, recuperare i livelli precedenti la crisi del Covid-19 è un obiettivo faticosamente raggiunto da poco tempo. Per Netflix la situazione è un po’ diversa, visto che il pioniere dello streaming video è stato tra i fenomeni del lockdown, uno dei maggiori beneficiari della “clausura” imposta per motivi sanitari a milioni, miliardi di persone nel mondo. Netflix non ha certo perso tutti gli abbonati guadagnati nell’ultimo biennio, anche se i segnali di una frenata sono evidenti, ma è ritornata sui livelli pre-pandemici a Wall Street.

Netflix ritornata su livelli pre-pandemici. Non certo una buona notizia

Netflix ha chiuso con un declino del 2,74% lunedì al Nasdaq a 331,01 dollari di valore, quasi il 53% in meno rispetto al picco di 700,99 dollari registrato a metà novembre. Per vedere una quotazione simile bisogna tornare indietro al dicembre 2019, ovvero prima dell’inizio della pandemia di coronavirus. E che sia finita una stagione assolutamente unica per Netflix lo si vede anche nella vita reale ed è confermato da successi al botteghino di film come Spider-Man: No Way Home e The Batman, che dimostrano come la gente abbia voglia di tornare al cinema. La stessa Netflix, per altro, è sempre più indirizzata verso un’uscita nelle sale delle sue prossime produzioni. Non potendo più basarsi solo sul binge watching domestico.

Per Netflix livelli pre-pandemici a Wall Street e concorrenza più dura

Cinema a parte, però, il problema principale di Netflix è la concorrenza, sempre più agguerrita e sempre più vasta (un incubo secondo Elon Musk di Tesla) e Come ricorda la Cnbc, solo per rimanere in Usa, ancora comunque il principale mercato dell’azienda di Los Gatos, il pubblico ha un’offerta che va dal tradizionale broadcasting, alla tv via cavo e satellitare cui nel corso degli ultimi anni si sono aggiunti i servizi di streaming di Hulu, Paramount+ (l’ex ViacomCbs), Disney+, Hbo Max, Prime Video (Amazon.com), Peacock (NbcUniversal, ovvero Comcast), Apple Tv+. E si tratta solo di quelli principali, ce ne sono a decine di altri minori, di nicchia.

Metodologia di lancio di Netflix non riesce a fidelizzare più l’utenza

Michael Pachter, analista di Wedbush, nota anche come la metodologia di lancio delle serie di Netflix, tutte in un colpo solo, stia diventando controproducente nel tentativo di fidelizzare l’utenza. The Walt Disney Company e Apple, solo per citare un paio di rivali, non a caso pubblicano i loro titoli un episodio alla settimana. C’è poi anche la questione dei diritti. Dal lancio della sua piattaforma nel novembre 2019, Disney ha fatto gradualmente piazza pulita dei titoli basati su suoi copyright. E ora Netflix si è vista togliere anche sue serie come Daredevil, Jessica Jones, Iron Fist o The Punisher, perché basate su personaggi Marvel e passate ora su Disney+.

Concorrenza agguerrita. Disney+ sceglie la pubblicità. E Netflix?

E la concorrenza si farà sempre più dura. Gunnar Wiedenfels, chief financial officer di Discovery, ha confermato che le piattaforme Hbo Max e Discovery+ saranno unite in un unico servizio di streaming una volta completata la fusione tra WarnerMedia e Discovery. Il closing è previsto in aprile e Discovery+ e Hbo Max dovrebbero essere inizialmente offerti in bundle, ma l’obiettivo finale è integrarli in un’unica piattaforma. Hbo Max, non disponibile in Italia, costa in Usa 9,99 dollari al mese con la pubblicità e 14,99 dollari senza. Discovery+, che è invece sbarcato anche nel nostro Paese, ha abbonamenti annuali a 39,99 euro (69,90 compresi anche i canali di Eurosport) e mensili a 3,99 (7,99 euro con lo sport). E anche Discovery+ in Usa ha un’opzione, più economica, con annunci pubblicitari. Modello che entro il 2022 verrà adottato anche da Disney+. Trovare nuovi utenti è sempre più difficile, per cui bisogna abbassare i prezzi e lo si può fare solo con la pubblicità. E Netflix come risponderà? (Raffaele Rovati)

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