Spid addio nel 2023? Il governo Meloni potrebbe cancellarlo per sempre

Lo Spid, sistema pubblico di identità digitale, potrebbe essere gradualmente abbandonato. Questa l'idea che arriva dal sottosegretario Butti.

Il sottosegretario con delega all’Innovazione Alessio Butti ha annunciato l’intenzione del governo Meloni di avviare un graduale percorso di abbandono dello Spid. Il sistema pubblico di identità digitale attivo dal 2016 è attualmente utilizzato da circa 33 milioni di italiani per l’accesso ai servizi online della pubblica amministrazione. Il sottosegretario, non nuovo a critiche nei confronti del sistema, ha manifestato l’intenzione di utilizzare la carta d’identità elettronica come unico strumento di identità digitale.

Ecco i motivi.

Spid addio nel 2023? Il governo Meloni ci pensa

Il governo Meloni è al lavoro per studiare un piano di graduale abbandono del sistema di identità digitale Spid in favore della Carta d’identità elettronica. Ad annunciare l’intenzione dell’esecutivo è stato Alessio Butti, sottosegretario con delega all’Innovazione tecnologica.

Butti nel corso di un’intervento alla festa per i 10 anni di Fratelli d’Italia ha affermato:

Dobbiamo cominciare a spegnere lo Spid e a promuovere la carta d’identità elettronica come unica identità digitale.

Successivamente ha spiegato come questa volontà del governo nasca essenzialmente, a loro modo di vedere, da due problematiche.

La prima è quella relativa al fatto che il sistema Spid è gestito in concessione dai privati, mentre la Carta d’identità elettronica è in mano a Ministero dell’Interno e ai Comuni.

La seconda problematica riscontrata è invece quella legata agli anziani, i quali non avendo, nella maggior parte dei casi, grande dimestichezza con la tecnologia, si ritroverebbe tagliati fuori dall’utilizzo di un simile strumento.

Carta d’identità digitale

Secondo il sottosegretario Butti entrambi i problemi, sia quello legato alla privacy che quello legato alla barriera digitale per gli anziani, verrebbero risolti dall’utilizzo della Carta d’identità elettronica come unico strumento di identità digitale per l’accesso ai servizi della pubblica amministrazione online.

La CIE, che a partire dal 2016 ha gradualmente sostituito la vecchia carta d’identità, è rilasciata dall’ufficio anagrafe del Comune di residenza al costo di 22,20 euro e al momento è stata rilasciata a circa 30 milioni di cittadini (dunque numeri simili allo Spid).

Lo SPID è invece un sistema di identità digitale attivo dal 2016, rilasciato attualmente da nove gestori diversi.

La differenza principale tra Spid e Carta d’identità elettronica è la possibilità, garantita dallo Spid, di utilizzare l’identità digitale anche verso privati. Mentre la Cie è unicamente utilizzabile per l’accesso ai servizi della pubblica amministrazione.

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