Enel: l’emorragia continua sul Ftse Mib. Che sta succedendo?

Enel in rosso anche oggi, in calo per la quinta seduta di fila, con un ritorno sui valori di maggio 2020. Quali i motivi di tanti sell?

A Piazza Affari non si ferma l’emorragia di Enel che anche oggi ha perso terreno, scendendo per la quinta sessione consecutiva.

Enel in rosso per la quinta seduta di fila

Dopo aver chiuso la giornata di ieri con un affondo di oltre tre punti percentuali, il titolo oggi ha avviato gli scambi in lieve progresso, ma poi ha invertito la rotta, chiudendo in rosso.

A fine seduta Enel si è fermato a 6,331 euro, con una flessione dell’1,55% e volumi di scambio molto alti, visto che sono transitate sul mercato circa 38 milioni di azioni, al di sopra della media degli ultimi 30 giorni pari a circa 27,5 milioni.

Enel sui minimi da maggio 2020. Spread giù BTP a galla

Il titolo nell’intraday ha toccato un minimo a 6,276 euro, raggiungendo un livello di prezzo che non si vedeva da maggio 2020.

Enel oggi non ha beneficiato in alcun modo dei parziali segnali di distensione che si sono registrati sul mercato obbligazionario dopo la pessima giornata di ieri.

Lo Spread BTP-Bund è calato in area 159 punti base, con una flessione dell’1,61%, mente i BTP sono rimasti sostanzialmente stabili, tanto che il rendimento del decennale è salito di un frazionale 0,16% all’1,869%.

Enel però ha continuato a scendere in controtendenza rispetto al Ftse Mib e in linea con la negativa intonazione del settore utility.

Enel zavorrato dalla prospettiva di un rialzo dei tassi

A pesare sulle azioni del colosso elettrico, così come su quelle degli altri protagonisti del comparto, è l’attesa per un rialzo dei tassi di interesse.

Klaas Knot, membro della BCE, ieri ha dichiarato che si aspetta un aumento del costo del denaro nel quarto trimestre di quest’anno.

Questa non è certo una buona notizia per le utility che pagano pegno a tassi di interesse più elevati, essendo società con un alto livello di indebitamento.

Enel: pressing su Governo per interventi contro caro bollette

Parlando di Enel e in genere del comparto utility, resta in sottofondo il tma del caro bollette e dei possibili ulteriori interventi del Governo. 

I quotidiani riportano ancora le richieste di industria e commercio sulla necessità di nuove misure a riduzione del caro bollette.

Repubblica in particolare parla di nuovi possibili sgravi che ruotano intorno a tre fattori chiave: allo scostamento di bilancio per finanziare rimborsi o riduzioni di bolletta, a un rinvio a pagamento delle concessioni pubbliche e all’ulteriore utilizzo dei proventi delle aste CO2.

Enel: il commento di Equita SIM

Gli analisti di Equita SIM evidenziano che al momento non sembrerebbero allo studio ulteriori interventi sulle società energetiche.

Gli esperti definiscono intanto interessante la possibiltà di studiare un rinvio delle concessioni a pagamento, da verificare se anche quelle idroelettriche, che, per essere efficace ed accettato dalle società, dovrebbe offrire un ritorno “positivo”.

Le ultieriori misure potrebbero arrivare nelle prossime settimane e, secondo il sottosegretario al ministero dell’economia potrebbe cubare tra i 5 e i 7 miliardi di euro, stando a quanto riportato dal Corriere della Sera. 

Nessuna modifica intanto alla strategia di Equita SIM che su Enel mantiene fermo il rating “buy” e il prezzo obiettivo a 8,4 euro, con un potenziale di upside che diventa progressivamente più allettante man mano che il titolo scende a Piazza Affari.

Davide Pantaleo
Davide Pantaleo
Davide Pantaleo da quasi un ventennio si occupa di Borsa e Finanza. Dopo aver svolto per diversi anni l'attività di promotore finanziario in Italia e all'estero, nel 2005 entra nel team di Trend-online con l'incarico di redattore.
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