Il fallito attacco dei 30.700 ha fatto poi prevalere la parte venditrice, tuttavia il primo importo importante supporto a 30.000 ha rivisto la comparsa dei compratori.
Questo braccio di ferro sul FtseMib che va avanti da inizio dicembre tra compratori e venditori consente di operare solo per lo stretto trading, non adatto a tutti.
Lo spread confermandosi sui 160 punti avalla un ripresa rialzista, tuttavia un nuovo rialzo a breve sopra gli 80$ del greggio Brent, potrebbe innescare vendite sull’azionario a livello internazionale, sempre per timori inflattivi.
Tecnicamente vediamo sempre un indice proiettato a 31.500 per febbraio e a 33.000 per aprile, all’avvio della stagione dividendi; sempre possibile un nuovo test dei 30.000 punti, anche se non dispiacerebbe una correzione più profonda a 29.600 e 29.000 per riempire nuovamente il portafoglio azionario.
Operativamente, dopo aver concluso positivamente qualche operazione di trading, si rimane con un’esposizione media al 50%; incrementare solo in prossimità dei supporti indicati, mentre in caso di nuovo allungo, non si esiterà a monetizzare un buon 50% in area 31.500 di FtseMib.
La suddetta analisi è una mera visione del mercato dell’analista e non costituisce sollecitazione all’investimento.
Alessio Zavarise – [email protected]