Vitamine termolabili: ecco quelle che si perdono con la cottura

Alcuni cibi, se cotti, perdono le vitamine di cui originariamente sono composti in forma cruda. Vediamo nel dettaglio quali sono questi alimenti.

Ogni giorno assumiamo una quantità di vitamine utili al fabbisogno nutrizionale dell’organismo umano. Ad ogni modo, non tutti sanno che durante il processo di cottura molti cibi perdono all’incirca il 50% della quantità di vitamine presenti. Stiamo parlando delle cosiddette vitamine termolabili, le quali sono “sensibili” alle alte temperature tipiche della cottura.

Gli alimenti colpiti maggiormente da questa riduzione sono soprattutto frutta e verdura, mentre la carne e il pesce non risentono molto di questa perdita. Vediamo insieme quali sono le vitamine sensili alla cottura e alcuni esempi di alimenti che le contengono.

Quali sono le vitamine termolabili?

In natura ci sono alcune vitamine che non resistono alle alte temperature della cottura. Ecco la lista completa:

  • vitamina C: in cottura si perde circa il 30%

  • vitamina B5: la perdita si aggira intorno al 70% e include anche i cibi cotti e conservati in scatola

  • vitamina B1: la riduzione varia dal 20% al 50%

  • vitamina B9, altrimenti nota come acido folico: la perdita in cottura è del 40%

Tra tutti i metodi di cottura, la bollitura è quello che fa perdere la maggiore quantità di vitamine. Tuttavia, non bisogna demonizzare i cibi cotti, essenziali alla pari di quelli crudi per assicurarsi il fabbisogno giornaliero di micronutrienti necessari al funzionamento del corpo umano.

Quali cibi contengono le vitamine termolabili e quali resistono meglio alla cottura

La verdura è la tipologia di cibo che soffre maggiormente il calore della cottura. Mentre per quanto riguarda la frutta ricca di vitamina C come il kiwi e agrumi, non c’è nessuna riduzione sostanziale, visto che solitamente vengono assunti in forma cruda.

Ad esempio, gli spinaci e i broccoli sono ricchi di folati e durante la cottura arrivano a perdere circa il 50% della quantità iniziale di vitamine. C’è da ricordare che nonostante l’ingente perdita, il soddisfacimento del fabbisogno giornaliero non viene compromesso. Inoltre, un altro alimento che non soffre la cottura è la patata, la quale non presenta una perdita di vitamine in seguito alla bollitura.

La carne e il pesce sono invece tra le tipologie di cibo che resiste meglio alla cottura, perdendo pochissimo con la cottura così come le patate che resistono anche alla bollitura.

Leggi anche: Alimentazione, consumare frutta e verdura nella nostra dieta

Daniela Attanasio
Daniela Attanasio
Traduttrice e redattrice, classe 1991. Appassionata dell'arte a tutto tondo, nel mio tempo libero mi piace scoprire luoghi nascosti della mia amata Campania e farla scoprire a chi non la conosce attraverso le mie parole e le mie foto. Lo studio delle lingue all'Università mi ha permesso di conoscere e amare culture diverse dalla mia e di ampliare i miei orizzonti. Curiosa per natura, prolissa e attivista, cerco ogni giorno di dare il mio contributo per creare un mondo migliore.
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