Nuove varianti Omicron BA.4 e BA.5 preoccupano l’OMS!

La comparsa della due nuove sotto-varianti di Omicron, BA.4 e BA.5, preoccupano l'OMS, tanto da iniziare a monitorarle. Ecco come riconoscere i sintomi!

La comparsa della due nuove sotto-varianti di Omicron, BA.4 e BA.5, preoccupano l’Organizzazione mondiale della Sanità, tanto da iniziare a monitorarle. 

Le due nuove varianti di Omicron, la BA.4 e la BA.5, identificate per la prima volta in Africa nei mesi di gennaio e febbraio si stanno diffondendo anche in Europa. Al momento sono stati segnalati pochi casi in Danimarca, in Inghilterra e in Scozia.

L’Organizzazione Mondiale della Sanità sta cominciando a monitorare le nuove varianti, ma al momento non sembrano esserci dei casi particolarmente gravi.

Attualmente l’Organizzazione mondiale della Sanità sta cercando di capire quale sia il vantaggio genetico che permetterebbe alle varianti di “bucare” gli anticorpi creati dal vaccino.

Anche la UK Health Security Agency e l’ECDC hanno cominciato a monitorare le due varianti e secondo l’agenzia inglese sono stati segnalati dei casi di variante BA.4 in Sudafrica (41 casi), in Botswana (2 casi), in Danimarca (3 casi), in Inghilterra (1 caso) e in Scozia (1 caso).

Mentre della variante BA.5 sono stati segnalati solo 27 casi in Sudafrica, al momento. In merito a quest’ultimi, l’agenzia inglese nel report puntualizza:

Per queste varianti, sono disponibili prove sulle proprietà genomiche, epidemiologiche o in vitro che potrebbero implicare un impatto significativo sulla trasmissibilità, gravità e/o immunità; realisticamente potrebbero avere un impatto sulla situazione epidemiologica nell’Unione Europea o nello Spazio Economico Europeo.

Tuttavia, le prove sono ancora preliminari o associate a grande incertezza

Covid, Omicron: perché è possibile contagiarsi una seconda volta con le nuove varianti

Sebbene i vaccini abbiano aiutato il nostro sistema immunitario a riconoscere il ceppo originario del coronavirus, gli anticorpi prodotti anche dalla variante Omicron non bastano a proteggerci dalle nuove sotto varianti BA.4 e BA.5.

Al momento, i dati dimostrano che l’effetto scudo può calare anche del 37%. Le nuove varianti, in sostanza, possono penetrare facilmente il nostro scudo immunitario ed è per questo che sarà possibile contagiarci ancora.

Bisogna, però, considerare che le nuove varianti non si sono ancora diffuse in Europa e che, come abbiamo detto, in totale sono state segnalate circa una settantina di casi di variante BA.4 e BA.5. Pochissimi casi in Europa.

Tuttavia, i casi potrebbero essere molti di più. Con la revoca del tampone obbligatorio, molti hanno cominciato a non segnalare la propria positività. Oltretutto, sembra anche che i tamponi stiano cominciando a diventare inutili nel rilevare la nuova variante Omicron, tant’è che 4 tamponi su 10 danno un falso negativo.

Ne abbiamo parlato in uno dei nostri articoli, e proprio qui abbiamo scritto che

secondo uno studio pubblicato su Eurosurveillance nel novembre del 2021, solamente il 79% dei tamponi da un risultato attendibile perché i soggetti presentano un’alta carica virale quando effettuano il test.

Ma non appena la carica virale si abbassa, il test rapido non riesce più ad individuare il virus, quindi, 4 asintomatici positivi su 10 possono risultare negativi al tampone rapido.

Le nuove sotto varianti BA.4 e BA.5 di Omicron “bucano” il vaccino

In realtà, questa informazione non deve sorprenderci, in quanto anche la variante Omicron BA.1 è stata in grado di “bucare” il vaccino, questo a causa dell’alto livello di trasmissibilità e non solo.

Come sappiamo, gli attuali vaccini non sono ancora aggiornati contro le varianti, anche perchè aggiornare il vaccino alla comparsa di una nuova variante sarebbe materialmente impossibile.

Le mutazioni del virus SARS-CoV-2 avvengono davvero ad una velocità straordinaria ed è difficile riuscire a beccarle tutte. Secondo i ricercatori, infatti, è possibile anche che alcune varianti siano nate e morte senza che se ne abbia avuto contezza.

Le due varianti, infatti, sono in grado di superare gli anticorpi prodotti dal nostro sistema immunitario grazie al vaccino o al contagio precedente.

Il dato è stato rilevato grazie alla ricerca condotta dall’Africa Health Research Institute di Durban in Sudafrica ed è stato successivamente pubblicato sulla piattaforma medRxiv.

In particolare, i ricercatori hanno cercato di capire se gli anticorpi prodotti dalla variante Omicron BA.1 fossero in grado di proteggere il paziente dalle nuove varianti BA.4 e BA.5, attraverso il prelievo del siero di 39 persone che avevano contratto il Covid.

Il risultato, come avete potuto intuire, è stato negativo. In particolare, nelle persone non vaccinate è stato segnalato un calo di efficacia degli anticorpi di 36 volte contro la variante BA.4 e di 37 volte contro la variante BA.5.

Ma quali sarebbero i sintomi delle nuove varianti di Omicron BA.4 e BA.5? Ecco i nuovi sintomi.

I nuovi sintomi delle nuove sotto varianti di Omicron BA.4 e BA.5

Le nuove varianti sono ancora poco presenti in Europa e solamente in Sudafrica sono stati registrati in totale circa una settantina di casi, tra BA.4 e BA.5. Secondo i primi studi, le varianti sembrerebbero più contagiose rispetto ad Omicron, e rispetto anche a tutti gli altri virus conosciuti.

La variante Omicron è apparsa per la prima volta alla fine del 2020 e a sua volta ha dato vita a diverse sotto varianti. Al momento la più diffusa al momento è la BA.2 che, rispetto alle precedenti varianti è risultata meno aggressiva.

In Sudafrica, invece, stanno cominciando a diffondersi queste nuove varianti, ancora più contagiose, ma simili nelle mutazioni.

Tuttavia, i sintomi sembrano essere diversi rispetto alle precedenti versioni, anche se non sembrano essere particolarmente preoccupanti, secondo l’Istituto Nazionale per le Malattie Trasmissibili del Sudafrica; infatti, dice che

È troppo presto per avere delle risposte certe. Tuttavia – dato che i lignaggi sono ancora classificati come Omicron e che la maggior parte delle mutazioni (in particolare all’interno della proteina spike) sono le stesse, è probabile che i sintomi siano simili”

Secondo il virologo Fabrizio Pregliasco, professore dell’Università di Milano, al momento i sintomi si concentrano soprattutto nelle alte vie respiratorie, quindi, nella trachea, provocando dei sintomi lievi di influenza, come naso che cola, vertigini o mal d’orecchio.

Tra i sintomi rilevati si segnalano anche perdita del gusto e dell’olfatto, febbre alta, tosse e dolori muscolari e articolari (sintomi presenti anche nelle precedenti varianti). In sostanza, per i vaccinati anche se esiste la possibilità di essere nuovamente contagiati da queste nuove varianti, i sintomi sono comunque di bassa entità.

Anche Marco Cavaleri, responsabile Vaccini e Prodotti terapeutici Covid-19 dell’Ema, ha espresso la sua opinione medica in merito alle nuove varianti BA.4 e BA.5, concordando con la scelta dell’Organizzazione mondiale della Sanità a monitorare la situazione:

Al momento c’è bisogno di monitorare attentamente la diffusione delle sotto varianti di Omicron BA.4 e BA.5 in Sudafrica e in altre regioni, per capire se porteranno a un aumento dei casi anche nell’Unione europea – ricorda inoltre Cavaleri che – la scorsa settimana la Commissione europea ha esortato gli Stati membri a usare i mesi estivi per fare un passo avanti nella loro pianificazione e a passare da una gestione di emergenza della pandemia a una modalità sostenibile.

E i vaccini – ha concluso – sono un pilastro centrale della nostra risposta a Covid

Dovremmo, quindi, aspettarci una nuova campagna vaccinale in autunno? E quanti di noi continueranno a vaccinarsi? Molto probabilmente in autunno dovremmo fare i conti con un nuovo vaccino, aggiornato per le nuove varianti di coronavirus. 

Ad ogni modo, i medici hanno anche fatto sapere che esiste un certo scoraggiamento e reticenza verso la somministrazione di un nuovo vaccino, anche se aggiornato. 

Redazione Trend-online.com
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