Canada: ecco un piano di gestione delle criptovalute per uno sviluppo sostenibile

Il governatore della Banca del Canada Tiff Macklem e il suo predecessore Stephen Poloz non sono a favore dello sviluppo di criptovalute perchè contaminanti.

Il governatore della Banca del Canada Tiff Macklem e il suo predecessore Stephen Poloz hanno reso pubblica la loro posizione nei confronti delle criptovalute: NON a favore. Il Canada infatti sostiene che la transizione verso un sistema finanziario basato sulle monete digitali non sia sostenibile.

Il fatto che monete digitali come bitcoin consumino ingenti quantità di energia elettrica è vero ma da dove proviene? Se una miniera di bitcoin funzionasse al 100% con fonti di energia rinnovabili allora il problema ambientale sarebbe risolto? 

L’ingente quantità di energia elettrica necessaria per alimentare le miniere è un punto molto dibattuto ma vedremo che nella pratica ci sono altri fattori che influiscono e mettono il Canada in una posizione di difesa.

In Canada le criptovalute sono legali

Il Canada è un Paese particolarmente attento alle politiche ambientali e per questo ha assunto una posizione difensiva nei confronti delle monete digitali. Essendo un fenomeno in espansione e non ancora testato su larga scala si possono solo ipotizzare quali sarebbero gli impatti globali.

Pensare alle criptovalute come una transizione monetaria implica maggiore chiarezza e trasparenza (che non abbiamo nemmeno del sistema finanziario tradizionale). Attualmente gli scambi con monete digitali sono legali in Canada ma non sono a legal tender.

Ciò significa che si possono comprare e vendere criptovalute ma che il dollaro canadese resta l’unica moneta in corso legale del Paese. In particolare solo:

  • le banconote emesse dalla Bank of Canada ai sensi del Bank of Canada Act
  • le monete emesse ai sensi del Royal Canadian Mint Act

Le criptovalute e gli impatti ambientali

Le miniere di bitcoin presenti in Canada producono energia elettrica “pulita” cioè proveniente da fonti di energia rinnovabile come l’energia idroelettrica, solare ed eolica. Come ha detto Cale Moodie, CEO di Neptune Digital Assets a Vancouver:

“L’energia verde sta diventando sempre più economica ma ci deve essere una spinta per più fonti di energia rinnovabile per l’estrazione di Bitcoin”.

Bitfarms per esempio è una delle più grandi società di mining di criptovalute in Canada con cinque grandi magazzini con sede in Quebec. Come la maggior parte delle miniere di criptovalute usa una percentuale che varia dall’80 al 90% di energia rinnovabile prevalentemente idroelettrica.

Ma il consumo di energia elettrica purtroppo non è l’unico fattore che provoca degli impatti sull’ambiente e sulle comunità, ci sono infatti da considerare anche i rifiuti elettronici prodotti dalle criptovalute

Le condizioni di estrazione canadesi

In Canada, non esistono leggi nazionali o provinciali che regolamentino il mining di criptovalute ma delle leggi fiscali e mobiliari generali applicabili. L’opportunità per i minatori di avviare le loro miniere in Canada è buona anche se devono ancora navigare tra un mare di leggi.

Dal momento che il Canada sta offrendo grandi sbocchi ai minatori di bitcoin per poter lavorare con energia proveniente da fonti rinnovabili, sta vedendo crescere la domanda di nuove miniere. Per gestire al meglio questo settore sono state messe in atto politiche specifiche relazionate con i consumi.

L’energia proveniente da fonti rinnovabili non è costante, basti pensare all’energia solare che la notte ha rendimento pari a zero. Così anche l’energia idroelettrica che nel caso del Québec raggiunge i massimi livelli in inverno.

La nuova politica prevede che i minatori di bitcoin debbano ridurre il consumo energetico del’estrazione delle criptovalute del 95% proprio durante i mesi invernali per un massimo di 300 ore. Questo permette di attenuare il picco delle domande e diminuire l’impatto.

Leggi anche Bitcoin e contaminazione ambientale: quali sono i miglioramenti previsti

I principi delle politiche canadesi

In generale per avviare la propria attività in Canada è necessario che vengano rispettati i principi di concorrenza equa, efficienza e sostenibilità. Questo rende meno preoccupanti le prospettive future rispettoa ad altri Paesi dove le politiche interne sono piuttosto deboli.

Nella Repubblica Democratica del Congo ad esempio o in Brasile dove le leggi per la tutela dell’ambiente sono deboli gli impatti generati potrebbero essere molto gravi. Per esempio anche considerando che le miniere di criptovalute funzionino con fonti di energia rinnovabile, lo smaltimento dei rifiuti come viene trattato?

Molto probabilmente i Paesi come il Canada possono essere dei buoni progetti pilota per testare la fattibilità di una transazione verso le monete digitali perchè presentano un sistema di base molto solito. La sostenibilità in generale è definita come l’unione di ambiente, società ed economia e abbraccia tutte le classi sociali.

L’impatto delle criptovalute è protagonista di molti documentari e, dal momento che l’energia rinnovabile sta diventando sempre più economica, si spera che lo sviluppo delle criptovalute segua un percorso verso la sostenibilità ma la strada per ridurre realmente gli impatti delle attività antropiche è ancora lunga.

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