Bonus barriere architettoniche a più vie. Ecco quale bonus conviene di più utilizzare

Riconfermato il Bonus Barriere architettoniche fino al 2025. Ma è possibile accedere all’agevolazione seguendo altre vie. Ecco quale conviene di più.

Bonus barriere architettoniche prorogata la 2025. Ma i lavori per l’abbattimento delle barriere architettoniche per le persone con disabilità sono accessibili seguendo altre vie. Ecco quali sono e quale risulta la più conveniente da seguire.

La Legge di Bilancio 2023 ha prorogato fino al 31 dicembre 2025 il Bonus barriere architettoniche.

La detrazione, che sembrava destinata a scomparire con la manovra finanziaria 2023 è stata prorogata dal governo Meloni fino al 2025 modificando le regole per l’approvazione dei lavori.

Ma per abbattere le barriere architettoniche è possibile usare altre misure previste dal governo. A riconfermale, cha pensato la guida dell’Agenzia delle Entrate sulle “agevolazioni fiscali per le persone con disabilità”. La guida contiene una parte dedicata al Bonus per l’eliminazione delle barriere architettoniche.

Al momento esistono tre tipi di agevolazioni da poter sfruttare per l’eliminazione delle barriere architettoniche. Si tratta della detrazione Irpef del 50%, detrazione del 75%, introdotta dalla legge di bilancio 2022 (legge n. 234/2021) e della detrazione del Superbonus.

Vediamo nel dettaglio tutte le agevolazioni previste e quale risulta più conveniente.

Bonus barriere architettoniche a più vie. Ecco quale bonus conviene di più utilizzare

L’eliminazione delle barriere architettoniche è tra i lavori maggiormente richiesti nel panorama edilizio.

Ecco perché l’attuale governo e quelli precedenti hanno previsto una serie di agevolazioni per chi effettua questo tipo di lavori.

Ad aggiornare la situazione c’ha pensato l’Agenzia delle entrate con la guida sulle “agevolazioni fiscali per le persone con disabilità”, che al suo interno contiene una parte dedicata al Bonus per l’eliminazione delle barriere architettoniche.

Tre al momento sono le agevolazioni utilizzabili. La prima, riconfermata e prorogata fino al 2025 prevede una detrazione Irpef pari al 75% delle spese sostenute da ripartire in 5 rate annuali di pari importo fino ad un massimo di spesa di 50.000 euro per gli edifici unifamiliari o per le unità immobiliari collocate all’interno di edifici plurifamiliari indipendenti e dispongano accessi autonomi dall’esterno.

Per gli edifici tra i due e otto unità immobiliari il limite di spesa è di 40.000 euro moltiplicati per il numero delle unità immobiliari.

Per gli edifici composti da più di otto unità immobiliari il limite è di 30.000 euro moltiplicati per il numero delle unità immobiliari presenti.

Per poter usufruire di tale detrazione gli interventi devono rispettare i requisiti previsti dal decreto del Ministro dei lavori pubblici n. 236 del 14 giugno 1989.

Poi l’altra misura prevede di fruire della detrazione del 50% come ristrutturazione edilizia. Si tratta di un bonus del 50% richiedibile fino al 31.12.24 su un importo massimo di 96.000 euro.

I lavori edilizi devono interessare l’eliminazione delle barriere architettoniche come ascensori e montacarichi, oppure lavori di robotica finalizzato a migliorare la mobilità interna o esterna delle persone con grave disabilità.

Infine, per le spese sostenute dal 1° gennaio 2021, gli interventi per l’eliminazione delle barriere architettoniche, possono essere considerati anche come interventi trainanti cosi da poter usufruire del Superbonus.

Ciò significa che il lavoro deve essere fatto insieme ad un intervento “trainante” di efficienza energetica, come l’isolamento termico, o la sostituzione degli impianti di climatizzazione oppure antisismico.

Ma quale conviene di più?

Bonus barriere architettoniche, detrazione al 75% o al 50%?

Ma quale delle opzioni previste conviene di più?

Va subito detto che non c’è una risposta assoluta a tale quesito. Nella scelta dell’incentivo da scegliere è opportuno considerare oltre all’importo della detrazione anche la capienza fiscale del contribuente.

Infatti ciascun contribuente può detrarre annualmente una quota massima relativa all’imposta dovuta nell’anno di riferimento.

Nel caso si ecceda tale limite non è possibile ne chiedere rimborso ne utilizzare a compensazione per l’anno successivo.

Nella valutazione di quale incentivo beneficiare, oltre all’importo della detrazione, deve essere considerata la capienza fiscale.

In caso di incapienza fiscale, di fatti si perde l’effettiva riduzione del risparmio

Bonus barriere architettoniche, niente sconto in fattura o cessione del credito dal 17 febbraio

Inoltre per l’eliminazione delle barriere architettoniche è stato previsto fino al 16 febbraio 2023 la possibilità di richiedere anche lo sconto in fattura o la cessione del credito.

Tale possibilità è venuta meno a seguito del Dl. N.11 Cessioni del 17 febbraio 2023.

Il decreto n. 11/2023, ha soppresso la possibilità di optare per la cessione del credito o per lo sconto in fattura, salvo alcune eccezioni.

Nello specifico è possibile usare ancore la cessione del credito o lo sconto in fattura qualora in data anteriore al 17 febbraio 2023 risulti presentata la richiesta del titolo abilitativo, ove necessario e se non necessario siano già iniziati i lavori.

Achiropita Cicala
Achiropita Cicala
Collaboratore giornalistico, classe 1985.Ho una laurea magistrale in Economia Applicata, conseguita presso l'Università degli Studi della Calabria. A percorso universitario ultimato, ho approfondito sul campo le competenze acquisite in Finanza e Statistica presso alcuni studi commerciali. Attualmente, collaboro con diverse testate giornalistiche online per le quali scrivo, con flessibilità, di argomenti che spaziano dall'economia alla politica, dal mondo della scuola a quello dell'amministrazione pubblica. Passioni? La scrittura in primis, la grafica in secundis!
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