Manca sempre meno all’entrata in vigore dell’obbligo di possedere il Super Green Pass per accedere in tutti i luoghi di lavoro.
Tale obbligo è stato inserito nel decreto-legge del 7 gennaio 2022 all’articolo 4-quinquies ed è rivolto a tutti i soggetti di età pari o superiore a 50 anni.
Questi soggetti, si scrive nel suddetto articolo:
“per l’accesso ai luoghi di lavoro nell’ambito del territorio nazionale, devono possedere e sono tenuti a esibire una delle certificazioni verdi COVID-19 di vaccinazione o di guarigione.”
In realtà in Italia vige l’obbligo vaccinale per tutti i soggetti con 50 o più anni, da ormai un mese, ma dal 15 febbraio 2022 gli over 50 lavoratori non avranno scampo: se vorranno accedere sul posto di lavoro, dovranno essere o guariti o vaccinati.
Tutti coloro che non presenteranno il Super Green Pass verranno allontanati dal luogo di lavoro e non avranno diritto allo stipendio per tutto il periodo della loro assenza.
Andiamo a vedere più nel dettaglio cosa accade dal 15 febbraio 2022 e per quanto tempo resterà in vigore tale obbligo.
Super Green Pass, gli obblighi vigenti dopo la pubblicazione del Decreto-Legge n. 1 2022
Con il decreto-legge del 7 gennaio 2022 è stato stabilito l’obbligo di possedere il Green Pass di base per accedere ai servizi per la cura della persona – con decorrenza 20 gennaio 2022 – e per accedere in tutti gli uffici pubblici – con decorrenza 1° febbraio 2022.
Per “uffici pubblici” intendiamo, ad esempio, gli uffici postali, le banche, i centri per l’impiego, l’Inail e l’Inps. Lo stesso Istituto Nazionale per la Previdenza Sociale, infatti, in data 26 gennaio 2022 ha comunicato che:
“Dal 1° febbraio, fino alla data di cessazione dello stato di emergenza (31 marzo 2022), l’accesso fisico agli uffici pubblici – compresi gli sportelli INPS – è consentito soltanto se si è in possesso di green pass di base. Il possesso del green pass non può essere autocertificato.”
Ma nel medesimo decreto è stato stabilito anche l’obbligo vaccinale per gli over 50 – sia italiani che stranieri residenti in Italia – e dell’obbligo di possedere il Green Pass per andare a lavorare.
I cinquantenni senza il vaccino potranno ricevere una multa “una tantum” del valore di 100 euro. Potranno ricevere la multa anche gli over 50 che non hanno ricevuto la dose addizionale del vaccino anti Covid-19 e si sono fermati alla seconda dose (o alla dose unica del vaccino Jhonson & Jhonson).
Le multe arriveranno direttamente a casa dei soggetti interessati, mediante una cartella dell’Agenzia delle Entrate. Per ora, le persone che rischiano di ricevere la multa sono oltre un milione e mezzo. Si legge su Sky Tg 24:
“Rischiano la multa coloro che non hanno iniziato il ciclo vaccinale primario e chi a decorrere dal 1° febbraio 2022 non ha effettuato la dose booster entro 6 mesi dalla seconda dose.”
La scadenza dell’obbligo vaccinale è stata fissata per il 15 giugno 2022. Tale obbligo non varrà per i soggetti esentati dal vaccino mediante la certificazione del proprio medico di medicina generale, oppure, dal medico che dovrà effettuare la vaccinazione.
Ma passiamo al Super Green Pass sul lavoro per tutti i soggetti con 50 anni o più.
Super Green Pass obbligatorio sul lavoro o addio allo stipendio!
Mancano dieci giorni, dopodiché chiunque si presenterà sul posto di lavoro senza avere con sé il Super Green Pass sarà allontanato e non potrà lavorare.
Questo soggetto verrà considerato dall’azienda come assente ingiustificato e, pertanto, non percepirà lo stipendio per tutto il periodo della sua assenza.
Con il decreto-legge 7 gennaio 2022 n. 1, però, è stato stabilito che, per questo lavoratore inadempiente non dovrà essere preso alcun provvedimento di tipo disciplinare.
L’azienda, però, dovrà provvedere alla sostituzione dello stesso lavoratore sprovvisto di Super Green Pass per tutto il periodo della sua assenza, rinnovando, di volta in volta, il contratto del lavoratore che entrerà per la sostituzione.
Ricordiamo che dal 15 febbraio 2022 potranno entrare nel luogo di lavoro unicamente i soggetti vaccinati o guariti che possiedono il Super Green Pass. Non sarà consentito l’accesso a tutti coloro che avranno il Green Pass di base.
Ricordiamo, a tal proposito, che i Certificati Verdi anti Covid-19 in circolazione – approvati dal Governo – sono tre e sono:
- Green Pass di base ottenibile con tampone antigenico per 48 h e con tampone molecolare per 72 h. Con questo pass è consentito l’accesso solamente nei negozi di estetica, parrucchieri e barbieri e negli uffici pubblici (Poste Italiane, INPS, INAIL ecc.).
- Super Green Pass ottenibile con ciclo vaccinale completo (due dosi di Moderna, Pfizer o AstraZeneca o una dose di Jhonson & Jhonson) o con la guarigione dal virus; in questo articolo potrete vedere tutte le attività permesse a chi ha il Green Pass Rafforzato.
- Green Pass Booster ottenibile con la dose addizionale di vaccino, la terza dose per Moderna, Pfizer o AstraZeneca, oppure la seconda dose per chi ha fatto Jhonson & Jhonson.
Ricordiamo che la Food and Drug Administration ha dato l’ok per il mix tra vaccini differenti, dunque, chi si è sottoposto per le prime due dosi al vaccino Pfizer potrà ricevere il vaccino Moderna e viceversa.
Senza il Green Pass, invece, si potrà accedere unicamente ai negozi di alimentari, in farmacie o negozi che vendono prodotti medici al dettaglio (negozi di ottica o negozi di ortopedia), oppure negozi per animali.
Vi ricordiamo che dal 1° febbraio 2022 i percettori di Reddito di Cittadinanza senza il Green Pass di base non potranno accedere nei Centri per l’Impiego e, per questo, potranno andare in contro alla revoca del beneficio.
Lo stesso accadrà dal 15 febbraio 2022 per i percettori di RdC con più di 50 anni, o 50 anni, che non avranno il Super Green Pass e che, per questo motivo, non risulteranno occupabili nell’immediato qualora venisse presentata loro una proposta di lavoro congrua.
Super Green Pass, come prenotare il vaccino
E mentre i più coraggiosi – se così li possiamo definire – cercano di entrare a contatto con altri positivi per prendere il Covid (c’è anche gente disposta a pagare per contrarre il virus) ed ottenere il Super Green Pass, altri lo ottengono senza rischi con il vaccino.
Il vaccino potrete prenotarlo recandovi in farmacia con la Tessera Sanitaria. Il personale medico provvederà a inserire il numero della tessera e il vostro codice fiscale e a comunicarvi le prime date disponibili per la somministrazione nell’hub vaccinale da voi scelto (il più comodo).
Potrete scegliere anche un hub vaccinale in un’altra provincia o in un altro comune diversi da quelli di residenza. Ad esempio, se siete residenti a Pavia potrete fare il vaccino a Lecco.
Potrete anche prenotare il vaccino online sul portale della vostra Regione. Dovrete tenere sempre con voi la Tessera Sanitaria, poiché servirà il numero del documento – posto in basso a sinistra sul retro dello stesso – formato da 20 cifre, e i 16 caratteri del vostro codice fiscale.
Infine, potrete contattare una Farmacia che effettua anche le somministrazioni dei vaccini – dovrete cercarle su Google – oppure telefonare ai numeri verdi regionali messi a disposizione dal Governo.
Vi ricordiamo, infine, con le parole dell’Istituto Superiore della Sanità, che:
“La vaccinazione è l’arma più preziosa per diminuire l’incidenza del virus e il rischio di complicanze gravi e decessi, oltre che per proteggere i soggetti per cui l’immunizzazione è impossibile per assenza di un vaccino autorizzato, come i bambini, o che non possono comunque accedere alla vaccinazione.”