Cambio di residenza: quanto tempo ci vuole per farlo?

Quando diventa obbligatorio cambiare la propria residenza? È un'operazione che deve essere effettuata nel momento in cui si cambia abitazione.

Quando diventa obbligatorio cambiare la propria residenza? È un’operazione che deve essere effettuata nel momento in cui si cambia abitazione. Questa può essere spostata in una nuova città o all’interno dello stesso Comune. Ma sostanzialmente cosa è necessario fare per cambiare residenza? Quali documenti si devono presentare? Quanto tempo ci vuole perché il cambio di residenza diventi effettivo?

In questa sede cerchiamo di rispondere ai dubbi che sono sorti a molti nostri lettori, anche alla luce del bonus prima casa e alle adempienze burocratiche che è necessario rispettare per non perderlo. Scopriamo, quindi, come cambiare residenza in maniera corretta e senza perdere troppo tempo.

Residenza e domicilio, non sono la stessa cosa

La residenza ed il domicilio non sono la stessa cosa: questo significa che, nel momento in cui cambio l’una, non modifico anche l’altro. Giuridicamente parlando, la residenza è il luogo dove una persona ha la sua dimora abituale. Stiamo parlando, quindi, dell’abitazione nella quale una persona vive la gran parte dell’anno e che risulta anche all’anagrafe del Comune. Al contrario, invece, il domicilio è il luogo nel quale quella stessa persona decide di stabilire i propri affari o i propri interessi: può essere l’ufficio dell’avvocato – ad esempio – nel quale ricevere la documentazione relativa ad un processo. Per il domicilio non esiste un registro pubblico.

Questa premessa si è resa necessaria, perché come capiranno anche i nostri lettori la residenza, essendo il luogo nel quale una persona ha la dimora abituale, risulta particolarmente importante. Questo significa che il cambio di residenza diventa obbligatorio nel momento in cui il cittadino intende trasferire la propria dimora abituale altrove. Anche se la nuova dimora si trova nello stesso Comune di quella vecchia. Ricordiamo, poi, che la legge impone di cambiare la residenza nei seguenti casi:

  • nel momento in cui si concede in affitto l’abitazione principale e si stabilisce la propria dimora altrove. In altre parole non è possibile mantenere la residenza in un immobile dato in affitto, sempre che il padrone di locale non abbia mantenuto per sé delle camere o dei locali nell’immobile, nei quali continuare ad abitarci;
  • nel momento in cui si procede con l’acquisto di un immobile utilizzando le agevolazioni previste per la prima casa. In questo caso si usufruisce di alcuni bonus, che permettono di pagare meno tasse, ma l’acquirente si impegna a fissare nella nuova abitazione la residenza entro 18 mesi dal rogito.

Nei casi che abbiamo appena elencato, i diretti interessati dovranno comunicare il cambio di residenza entro 20 giorni dalla data dell’avvenuto trasferimento.

Cambio di residenza: ecco come farla

La residenza di ogni singola persona è registrata all’ufficio Anagrafe del Comune, nel quale la persona ha fissato la dimora abituale. Per effettuare la registrazione o modificarla è necessario:

  • andare all’ufficio anagrafe del Comune e compilare la dichiarazione sul modulo che viene fornito direttamente dal funzionario dell’ufficio;
  • fornire al Comune un documento di identità valido.

In alternativa è possibile sbrigare questa pratica online, nel seguente modo:

  • compilando e sottoscrivendo la dichiarazione di residenza con firma digitale;
  • entrare nel sistema telematico del Comune previa identificazione con Spid, Carta di identità elettronica o Carta nazionale dei servizi;
  • inviare la dichiarazione tramite posta elettronica certificata (Pec);
  • inviare anche tramite normale posta elettronica copia della dichiarazione con firma autografa e di un valido documento di identità.

Che cosa comporta, ai fini pratici, il cambio di residenza? Nel momento in cui la nuova residenza risulta registrata a tutti gli effetti, il cittadino:

  • riceverà al nuovo indirizzo tutte le raccomandate, gli atti giudiziari e le eventuali comunicazioni fiscali;
  • viene cancellato dalle liste elettorali del vecchio Comune e viene iscritto in quelle del nuovo;
  • dovrà scegliere un nuovo medico di famiglia o un nuovo pediatra (se si è cambiato comune di residenza);
  • viene modificata la competenza degli uffici giudiziari e dei tribunali.

La carta d’identità, la tessera sanitaria, il passaporto e la patente vengono aggiornate al loro rinnovo. Per quanto riguarda proprio la patente, il Comune provvede a comunicare alla Motorizzazione civile l’atto di dichiarazione del cambio di residenza firmato dall’interessato.

Cambio di residenza: a chi deve essere comunicato

A questo punto il diretto interessato sarà tenuto a comunicare il nuovo indirizzo di residenza ad una serie di soggetti. Oltre all’ufficio anagrafe, dovrà provvedere a comunicarlo:

  • al datore di lavoro. Questa comunicazione risulta importante per le visite fiscali durante la malattia;
  • all’Asl, per poter richiedere il medico di base;
  • all’Agenzia delle Entrate;
  • all’Inps.

In questi ultimi due casi (Inps e Fisco), di solito la comunicazione viene fatta in automatico dal Comune. Verificare o inviare l’avviso, comunque, non costa nulla: meglio avere un doppione che non avere nulla.

Nel momento in cui si comunica il cambio di residenza al Comune, un’agente di polizia locale (il vigile urbano, per intenderci) effettua un sopralluogo all’indirizzo indicato. Lo scopo è quello di verificare che la dichiarazione di residenza sia veritiera. Di norma, questo controllo viene effettuato entro 45 giorni dalla presentazione della dichiarazione. In alcuni Comuni viene fatto su appuntamento, in altri (tendenzialmente in quelli più piccoli) a sorpresa.

Pierpaolo Molinengo
Pierpaolo Molinengo
Giornalista. Ho una laurea in Materie Letterarie, conseguita presso l'Università degli Studi di Torino. Ho iniziato ad occuparmi di Economia fin dal 2002, concentrandomi dapprima sul mercato immobiliare, sul fisco e i mutui, per poi allargare i miei interessi ai mercati emergenti ed ai rapporti Usa-Russia. Scrivo di attualità, fisco, tasse e tributi, diritto, economia e finanza.
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