Patente B: esame più difficile! 2 nuove regole da sapere

Come cambia dal 2022 l'esame per conseguire la patente B, che cosa ci chiedono a quello di teoria e come funziona quello pratici, come fare domanda.

Da quest’anno l’esame per ottenere la patente B cambia. Un po’ più difficile,anche se l’impianto su cui vigila il Ministero dei Trasporti rimane sstanzialemnte lo stesso. 

A metterci lo zampino è stato ancora una volta la pandemia da Covid19. Che dopo avere imposto delle procedure per così dire di emergenza vista la necessità di non ammassare tutti gli esaminandi in uno spazio ristretto ha dato la spinta definitiva verso un cambiamento di cui si parlava da tempo, con il superamento degli esami tradizionali e l’ingresso nell’era digitale.

Per il resto le regole rimangono sostanzialmente le stesse con un esame di teoria e uno di pratica che devono essere fatti entri entro termini precisi. Cambia soprattutto l’esame di teoria, con un numero di quiz diversi, più difficili o più facili lo dirà forse il tempo. I costi sono sostanzialmente gli stessi, anche se la scelta dell’autoscuola, oppure di presentarsi come privatista incide molto da questo punto di vista.

Cosa guidiamo con la patente B

Iniziamo con lo spiegare che cosa è la patente B. Si tratta con evidenza del documento, senza il quale non possiamo metterci al volante

Si possono condurre con questo tipo di patente i veicoli che abbiano una massa non superiore a 3.500 Kg e che possano trasportare non più di otto persone oltre al conducente. A questi mezzi è consentito agganciare anche un rimorchio che   con una massa autorizzata non superiore ai 750 Kg. In alternativa il rimorchio può superare questa massa, ma in ogni caso assieme al veicolo principale la massa non può eccedere i 4.250 kg.

Chi ha già compiuto i 21 anni può usare anche tricicli di potenza superiore a 15 kW, indipendentemente dall’età si possono guidare anche mezzi agricoli, macchine operatrici purché non siano eccezionali, e mezzi di soccorso o di emergenza con massa non superiore ai 3.500 kg.

Lo stesso documento autorizza a guidare motocicli con potenza inferiore a 50cc, veicoli a tre ruote e quadricicli leggeri per i quali basta la patente AM. Inoltre può sostituire la  A1 ed è valida per ciclomotore con potenza fino a 125 cc, ma in quest’ultimo caso solo entro il territorio italiano. Per le trasferte all’estero è necessario dotarsi di un documento specifico.

Solo chi ha fatto l’esame della patente entro il 31 dicembre 1985 può condurre con questo documento anche motocicli con potenza superiore ai 125 cc. Lo stesso può fare chi ha ottenuto la patente entro il 25 aprile 1988, ma in quel caso non gli è consentito guidare all’estero.

Requisiti per avere la patente B

Il primo requisito per ottenere la patente B è anagrafico. L’età minima è di diciotto anni, non ci sono invece limiti verso l’alto, anche se potrebbero sorgere dei problemi quando cì cui ci si sottopone alla visita medica preliminare per carenza di riflessi o difetti uditivi o visivi.

Il codice della strada stabilisce all’articolo 119 che

bisogna essere in possesso dei requisiti fisici e psichici prescritti per legge e certificati da un medico dell’unità sanitaria locale competente per territorio.

Bisogna inoltre avere la residenza in Italia e per i cittadini appartenente a uno degli stati membri dell’Unione Europea avere la residenza normale. Con questo termine si intende che una persona per almeno 185 giorni nel corso di un anno ha fissato la propria dimora nello stesso luogo per ragioni legate a interessi personali o professionali.

Ultimo requisito è quello di avere superato con successo un esame teorico e un esame di guida presso un’autoscuola o in autonomia direttamente dalla motorizzazione civile.

Documenti da presentare per l’esame della patente B

La domanda per conseguire la patente B deve essere fatta alla motorizzazione civile. Va fatta direttamente dal candidato, nel caso decida di sostenere l’esame da privatista. Nella maggior parte dei casi ci si rivolge però a un’autoscuola e in quel caso è quella a raccogliere i documenti e a inoltrarli all’ufficio competente.

Il Ministero dei Trasporti sul sito dedicato

ci fornisce un elenco di tutto quanto deve essere presentato: domanda compilata sul modello TT2112, ricevuta di pagamento con bollettino PagoPa per la tassa di iscrizione all’esame, una copia della carta di identità, copia certificato di idoneità, copia del codice fiscale.

Il modello di domanda è reperibile su carta presso uno sportello qualsiasi della motorizzazione civile, o in alternativa è scaricabile del sito il portale dell’automobilista. Il documento di identità può essere diverso dalla carta di identità purché abbia una foto e sia in corso di validità. Al momento della presentazione davanti allo sportello è necessario, solo per mostrarlo, avere a portata di mano anche il documento originale.

Per quanto riguarda il certificato di idoneità fisica deve essere rilasciato solo da medici abilitati, quindi non basta rivolgersi al proprio medico di base. Sono validi solo quelli rilasciati meno di tre mesi dalla data di presentazione della domanda se redatti da un medico monocratico e meno di sei mesi se compilati da una commissione medica. Ricordarsi di allegare oltre alla documentazione della visita anche la ricevuta dei versamenti fatti.

Quando si prenoterà l’esame pratico dovrà essere consegnato un ulteriore bollettino PagoPa che certifichi che sono state pagate le tasse di iscrizione alla prova.

Inoltre dovrà essere esibito un attestato di frequenza a un corso obbligatorio della durata minima di sei ore. Le lezioni devono prevedere esercitazioni pratiche di guida fatte in orario diurno, notturno, su autostrade e strade extraurbane. Sono validi solo gli attestati rilasciati da una autoscuola con un istruttore abilitato.

Nuovo esame di teoria per la patente B

La novità principale che è entra in vigore da dicembre dello scorso anno riguarda l’esame di teoria, quello che in passato si risolveva con la compilazione di un questionario a risposte multiple e che nel corso degli anni ha subito una serie di variazioni.

Le nuove regole confermano il test, ma hanno ridotto il numero delle domande poste ai candidati, che passano da 40 a 30. Buona notizia allora? Dipende, visto che contestualmente è stato ridotto anche il tempo a disposizione per consegnare il proprio compito: il tempo massimo è passato da 30 a 20 minuti. Meno anche gli errori perdonati, che prima erano 4 e da quest’anno sono diventati solo 3. Le scelte possibili alle domande saranno solo due: vero o falso.

Gli argomenti oggetto di studio rimangono invariati e toccano tutte le situazioni di interesse per un automobilista. La lista ministeriale comprende 25 voci tra le quali i segnali stradali, i comportamenti in caso di incidente, regole in materie di uso di alcool o droghe, normativa sia civile che penale e regole generali sull’uso corretto e sulla manutenzione del veicolo.

I candidati hanno a disposizione un numero di prove limitate. È infatti consentito fare solo due prove entro sei mesi conteggiati a partire dalla data di presentazione della domanda. Trascorso questo periodo, o dopo due esami falliti, non sarà negata la possibilità di guidare, ma sarà necessario rifare la richiesta e ripresentare tutti i documenti.

Sono esentati dal sostenere la prova teorica tutti quelli che siano già in possesso di una patente A, A1, A2 o B2 indipendentemente dalla data di conseguimento, e quindi possono passare direttamente alla guida.

Con il superamento della teoria viene contestualmente rilasciato il foglio rosa che permette di iniziare ad esercitarsi al volante.

Esame di guida per la patente B

L’esame di guida segue quello di teoria e la frequenza di un corso di tipo pratico della durata di almeno sei ore. Può essere ripetuto fino a 3 volte nel corso di undici mesi conteggiati a partire dal mese successivo a quello in cui si è superato il test di teoria e si è ricevuto il foglio rosa.

L’esame viene fatto da un incaricato della motorizzazione civile e inizia con una parte teorica. In questa fase verranno fatte delle domande al candidato per verificare la preparazione ad una guida sicura, la conoscenza dei principali comandi del mezzo e qualche nozione base di manutenzione dell’autoveicolo.

Non sarà un’interrogazione vera e propria, lunga e approfondita, ma tentennare già in questa fase non è visto come un buon segno.

Superato questo test si passa alla fase successiva dove ci si concentra sula capacità di eseguire alcune manovre che capitano tutti i giorni. Si tratta di parcheggiare, frenare fermandosi in un punto preciso, fare marcia indietro tenendosi dritti o svoltando.

Ultimo step è quello di misurarsi con la guida in mezzo al traffico, durante la quale saranno chieste manovre, come effettuare un sorpasso, immettersi in strada da un parcheggio e scendere dal veicolo. Attenzione perché fa parte dell’esame e potrebbe essere fatale un errore anche in questa fase, anche il modo i cui si lascia il veicolo, parcheggiato in modo corretto, col freno tirato eccetera.

Bocciato all’esame per la patente B, cosa fare?

Abbiamo già visto che non superare l’esame di teoria per due volte significa dover ripresentare nuovamente la domanda. Cosa succede invece se si viene bocciati all’esame pratico?

Alla prima bocciatura in linea di massima non ci sono problemi e si può rifare la prova senza costi ulteriori e passare alla pratica. A meno che nel frattempo il foglio rosa sia scaduto. In quel caso è possibile chiedere il riporto dell’esame di teoria su una nuova pratica.

Si tratta di una opportunità che può essere sfruttata solo una volta e che in pratica consiste nel tenere buono il test già superato, per rifare la prova pratica.

La domanda di riporto deve essere fatta a partire dal giorno successivo alla scadenza del vecchio foglio rosa e prima che siano passati due mesi. Non sarà necessario allegare un nuovo certificato medico, ma dovranno essere pagati i bollettini per l’iscrizione. Accettata la richiesta si avranno a disposizione ancora sei mesi di tempo e due tentativi.

Se anche questo secondo tentativo dovesse andare male, sarà necessario ricominciare tutto da capo con la presentazione della domanda, il pagamento del dovuto, e dovrà essere rifatto anche l’esame di teoria.

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