Guerra, Governo dichiara lo Stato di Emergenza fino al 31/12

Il Governo Draghi ha dichiarato lo Stato di Emergenza fino al 31 dicembre 2022 a causa dello scoppio della Guerra in Ucraina e a ciò che ne consegue.

La notizia del termine dello Stato di Emergenza ci è stata data lo scorso mercoledì 23 marzo direttamente dal Presidente del Consiglio dei ministri, Mario Draghi al Teatro del Maggio Musicale Fiorentino

L’ex capo della BCE, la Banca Centrale Europea, infatti, aveva confermato che, a seguito del miglioramento della situazione epidemiologica nel nostro Paese, era “intenzione del Governo non prorogare lo Stato di Emergenza”.

Lo Stato di Emergenza, infatti, era stato attuato nel gennaio 2020 dal precedente Governo Conte II dopo diverse segnalazioni nella regione del Wuhan, in Cina, di gravi casi di polmonite, per cui anche l’Organizzazione Mondiale della Sanità aveva dichiarato l’emergenza “di sanità pubblica a livello internazionale”. 

La situazione emergenziale ci ha accompagnati per ben due anni e doveva lasciarci il prossimo 31 marzo 2022, come stabilito dal decreto-legge del 24 dicembre 2021. Ma cos’è che ha fatto in modo che venisse prorogato, o meglio, ri-attivato? La guerra scoppiata lo scorso giovedì 24 febbraio a seguito dell’invasione russa in territorio ucraino.

Guerra, l’Italia dichiara lo Stato di Emergenza a causa della situazione di conflitto tra Ucraina e Russia

Il nuovo stato di emergenza non ha nulla a che vedere con la situazione epidemiologica della Sars-CoV-2 o con l’utilizzo delle Certificazioni Verdi anti Covid-19 (Green Pass).

Mediante il Comunicato stampa numero 65 del Consiglio dei ministri di ieri, 28 febbraio 2022 il Governo draghi ha introdotto delle misure urgenti riguardanti la crisi in Ucraina, in guerra con la Russia del presidente Putin.

In poche parole, non si tratta di una proroga del vecchio stato di emergenza, ma di una nuova attuazione che non ha nulla in comune con la precedente situazione.

Il nuovo protocollo emergenziale, relativo alla crisi in corso in Ucraina, è stato approvato tramite un decreto-legge proposto da:

  • Mario Draghi – Presidente del Consiglio dei ministri,
  • Luigi Di Maio – Il Ministro degli affari esteri e della cooperazione internazionale,
  • Lorenzo Guerini – Ministro della difesa,
  • Luciana Lamorgese – Ministro dell’interno, 
  • Roberto Cingolani – Ministro della transizione ecologica,
  • Maria Cristina Messa – Ministro dell’università e della ricerca.

Suddetto decreto, interverrà in differenti ambiti, riguardanti, innanzitutto, la difesa, passando poi l’energia, i rifugiati di guerra, le università per studenti e ricercatori stranieri, e l’accoglienza dei cittadini ucraini.

Guerra, il nuovo Stato di Emergenza e il decreto-legge approvato ieri 28 febbraio

Come abbiamo asserito poc’anzi, il nuovo decreto-legge approvato ieri in Consiglio dei ministri che agisce in diversi ambiti, come la difesa, l’energia e le università, contiene anche un’istituzione dello Stato di Emergenza Fino al 31 dicembre 2022. Andiamo a vedere i diversi ambiti di azione in cui agisce il decreto.

Tale decreto, infatti, in materia di “difesa” ha al suo intero una norma abilitante che: 

“dopo una preventiva risoluzione delle Camere, consente al Ministro della difesa di adottare un decreto interministeriale per la cessione alle autorità governative dell’Ucraina di mezzi, materiali ed equipaggiamenti militari. È prevista peraltro una deroga specifica ad alcune disposizioni vigenti.”

Per quel che riguarda l’energia, invece, è stata dedicata nel decreto una parte relativa al rischio non previsto per il normale funzionamento del gas naturale

Il Governo ha autorizzato anticipatamente e con scopo preventivo, l’adozione delle misure riguardanti:

  • l’aumento di offerta di gas
  • riduzione di domanda di gas

che sono previste proprio per queste situazioni emergenziali, come una guerra condotta nel cuore dell’Europa. 

Mediante tale norma viene resa immediatamente attuabile, qualora la crisi lo rendesse necessario, la diminuzione del consumo di gas delle centrali elettriche oggi attive. Come?

La riduzione verrebbe effettuata attraverso una massimizzazione della produzione di gas da fonti differenti, oltre che dalle energie rinnovabili (luce solare, vento, acqua, ecc.). 

Guerra, il decreto-legge e le misure per rifugiati e universitari ucraini

La Guerra in Ucraina sta continuando e, nonostante ieri siano iniziati i negoziati tra le delegazioni di Russia e Ucraina, i militari dell’esercito russo hanno continuato a bombardare le città ucraine, in particolare la città di Kharkiv. Il presidente ucraino Zelensky, a tal proposito, ha dichiarato in un video:

“Trattative eque possono aver luogo quando una parte non colpisce l’altra con l’artiglieria missilistica. Proprio nel momento dei negoziati, oggi, le forze russe hanno sparato i Kharkiv con l’artiglieria missilistica. Questo è chiaramente un crimine di guerra. Città pacifica con zone residenziali, tranquille e senza alcuna struttura militare.”

A causa dei continui attacchi di Mosca, infatti, sono decine di migliaia i cittadini ucraini che stanno fuggendo dal proprio Paese per trovare pace altrove. Per ora, infatti, i profughi ucraini si stanno accalcando ai confini con Polonia e Romania, ma c’è una grande possibilità che si potranno dirigere nel nostro paese.

A tal proposito, il decreto approvato ieri, prevede misure per accogliere una buona parte del flusso dei profughi ucraini che scappano da questa folle guerra. In Italia, infatti, abbiamo una notevole presenza di cittadini provenienti dall’ucraina, circa 250 mila persone.

Tale nuovo decreto-legge emergenziale prevede un rafforzamento della rete per l’accoglienza dei cittadini stranieri. Si legge sul sito ufficiale del Governo:

“Si dispone che i cittadini ucraini vengano ospitati nei CAS anche indipendentemente dal fatto che abbiano presentato domanda di protezione internazionale.

Infine, sono stati stanziati 500 mila € in un fondo, con lo scopo di finanziare tutte le misure per il sostegno degli studenti, dei ricercatori e dei docenti ucraini, affinchè possano continuare a svolgere le attività nelle università, nelle istituzioni per l’alta formazione artistica, musicale e coreutica ed enti di ricerca italiani. 

A tal proposito, il Consiglio dei ministri, a seguito della proposta fatta dall’ex presidente della Banca Centrale Europea, il Premier Mario Draghi, ha stabilito la nuova dichiarazione dello stato di emergenza con scadenza prevista per il 31 dicembre 2022 per l’accoglienza dei cittadini ucraini. 

Si legge:

all’esigenza di assicurare soccorso e assistenza alla popolazione ucraina sul territorio nazionale in conseguenza della grave crisi internazionale in atto.

Per l’attuazione degli interventi più urgenti sono stati stanziati un totale di dieci milioni di euro a carico del Fondo per le emergenze nazionali.

Guerra, le posizioni dell’Italia nei confronti della Russia

L’Italia ha dichiarato fin dai primi bombardamenti in ucraina dello scorso giovedì 24 febbraio si è schierata dalla parte dell’ucraina di Zelensky insieme agli altri alleati della NATO

Anche l’Italia ha approvato le forti sanzioni nei confronti di Mosca, tra cui l’estromissione dal sistema interbancario SWIFT, oltre che una serie di altre azioni per minare l’economia russa. Il Presidente Draghi ha sempre definito la guerra di Putin “ingiustificata” e “ingiustificabile” e ha condannato fermamente le sue azioni.

Oggi, nel Consiglio dei ministri, lo stesso premier ha dichiarato:

“Negli ultimi decenni molti si erano illusi che la guerra non avrebbe più trovato spazio in Europa e che potessimo dare per scontate le conquiste di pace, di sicurezza e benessere che le generazioni che ci hanno preceduto avevano ottenuto con enormi sacrifici. Le immagini delle bombe hanno messo fine a quell’illusione.”

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