Infiltrazioni in condominio, chi paga in caso di danni? Ecco cosa prevede la normativa

In caso di danni agli appartamenti derivanti da infiltrazioni in condominio, chi paga? Scopriamo insieme cosa dice la Legge in merito.

Chi ha già avuto a che fare con infiltrazioni in casa conosce benissimo gli enormi disagi e i gravi danni che questo inconveniente può causare. Eppure, ci sono delle situazioni in cui, purtroppo, il disagio può ampliarsi grandemente. Coloro che possiedono una casa in contesto condominiale potrebbero in effetti domandarsi, chi paga in caso di infiltrazioni in condominio.

La vita in condominio non è sempre facile. Ci sono infatti alcuni casi semplici da risolvere: c’è chi, nel caso in cui la TV dei vicini sia troppo alta, si domanda cosa fare. Ma ci sono anche casi molto più difficili da risolvere: uno dei peggiori è rappresentato, per l’appunto, dai danni causati da infiltrazioni in condominio.

Potrebbe infatti accadere di ritrovarsi con danni non da poco alla propria abitazione, derivanti da umidità di risalita. Si tratta di una condizione molto frequente, soprattutto se, tra due diversi piani dell’edificio condominiale, la temperatura sia molto diversa.

Eppure, la normativa italiana ha chiarito con esattezza a chi spetta il saldo dei danni in caso di infiltrazioni che vanno a danneggiare gli appartamenti in condominio. Facciamo quindi chiarezza insieme, alla luce di una recente sentenza a opera del Tribunale di Napoli Nord.

Infiltrazioni, chi paga in caso di danni all’appartamento in condominio? Le sentenze recenti

Infatti, di una situazione simile, si è occupato proprio il Tribunale di Napoli Nord, chiamato a intervenire pochi mesi fa su una vicenda condominiale.

A rivolgersi al Tribunale è stato il proprietario di un appartamento in condominio, che da tempo doveva fare i conti con i danni e i disagi arrecati dalle infiltrazioni.

L’uomo ha deciso di intentare una causa contro il proprio condominio, in quanto convinto che le infiltrazioni in questione fossero derivanti da cattiva manutenzione delle parti comuni dell’edificio. Più nel dettaglio, i danni al proprio appartamento sembravano derivare non solo da alcuni lastroni di marmo posti a protezione della facciata condominiale, ma anche dall’inefficienza del sistema fognario.

Il Tribunale napoletano si espresso senza mezzi termini in favore del proprietario, obbligando il condominio ad un risarcimento di 4.000 euro. In aggiunta, lo stesso condominio ha dovuto farsi carico del saldo di avvocato e consulente d’ufficio.

Chi paga in caso di infiltrazioni in condominio: cosa prevede il Codice Civile

È chiaro che, per determinare chi paga in caso di infiltrazioni in condominio, bisogna adeguatamente valutare il caso specifico. In quello analizzato, le problematiche derivavano sia dal marmo posto sulla facciata, così come correttamente contestato dal proprietario vittima dei danni, sia dal seminterrato.

I locali posti al seminterrato del condominio, infatti, non godevano di isolamento termico ed erano causa di umidità che ha danneggiato l’appartamento posto in contesto condominiale. Situazione che è peggiorata anche a causa dei lastroni di marmo, che di fatto hanno impedito all’umidità di uscire.

In questo specifico caso, è stato possibile appellarsi all’Art. 2051 del Codice Civile. L’Articolo in questione prevede infatti che la responsabilità dei danni ricada sul soggetto (o sull’istituto, come nel caso di un contesto condominiale) che ne detiene la custodia.

E, nel caso analizzato, essendo i danni causati da aree condominiali, è il condominio a doversi fare carico del risarcimento.

Le responsabilità del condominio

È infatti il condominio stesso, nel caso specifico, a detenere la proprietà delle zone comuni. Stando al contenuto del Codice Civile, e al già citato articolo 2051, in caso di danni causati da cattiva manutenzione delle aree comuni spetta al condominio la responsabilità di pagare.

Ovviamente, come detto, in questo caso specifico è stato possibile dimostrare che il danno e le infiltrazioni fossero causate dal cattivo stato di manutenzione delle aree comuni.

Purtroppo, tale dimostrazione non è sempre operazione semplice. Nella maggior parte dei casi solo l’intervento di un tecnico specializzato può individuare la causa e l’eventuale responsabilità del condominio.

Resta inteso infatti che, qualora non esistano prove a dimostrazione che il danno derivi da aree comuni, non sarà possibile richiedere il pagamento dei danni al condominio.

 

Leggi anche: Condominio senza amministratore: come funziona e chi decide cosa e quali regole seguire

Alessia Seminara
Alessia Seminara
Copywriter, classe 1991. Versatile, multipotenziale, laureata in Scienze e Tecniche Psicologiche presso l'Università degli Studi di Catania, con una seconda laurea in Logopedia, ho una passione per la scrittura e il web copywriting. Entrambe mi hanno portato a concludere la canonica formazione accademica e ad intraprendere un ulteriore percorso di formazione in Seo e Copy Persuasivo. Grazie a vari corsi di formazione ho approfondito le mie conoscenze in ambito Digital Martketing. Negli anni ho stretto diverse collaborazioni come copywriter freelance per seguire variegati progetti.
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