Possesso vale titolo: come funziona e quando scatta l’usucapione

Uno dei modi di acquisti della proprietà è il possesso vale titolo. Ecco di cosa si tratta e quali sono i requisiti.

A chiunque è capitato nella vita di acquistare dei beni, basti pensare alla semplice spesa settimanale o al togliersi qualche sfizio comprando gioielli e oggetti per la casa come gli elettrodomestici. La compravendita avviene quindi tutti i giorni ed è un contratto piuttosto semplice: paghiamo il prezzo del bene e quest’ultimo, diventa nostro. Diventare proprietari di qualcosa significa farlo entrare in nostro possesso, e la legge ci consente di acquistare dei beni in modi diversi, anche senza pagare nulla come nel caso dell’usucapione. Si può quindi ottenere la proprietà di qualcosa semplicemente dimostrando di averla ottenuta in buona fede: è il caso del “possesso vale titolo”. 

Come funziona il possesso vale titolo e quando vale  

Immaginiamo di aver acquistato uno smartphone da un amico, pagandolo una determinata cifra. Dopo alcuni giorni, scopriamo che quello stesso dispositivo era stato rubato proprio dall’amico stesso. In questo caso noi saremmo comunque i legittimi proprietari del telefono, poiché lo abbiamo acquistato senza sapere dell’illecito, e quindi, siamo in buona fede. Questo è il possesso vale titolo, una situazione particolare in cui chi acquista un bene ne ignora la provenienza. 

L’art. 1153 del Codice civile, così enuncia:

La legge permette a chiunque di entrare in dominio del bene pur senza avere appunto un “titolo”, anche se il venditore non era autorizzato alla vendita. 

Non è raro venire a conoscenza di fatti in cui un ladro vende oggetti rubati oppure di casi in cui qualcuno che beneficia di un bene altrui come nel caso dell’usufrutto, dove poi illegalmente si vende la nuda proprietà. In tal caso abbiamo proprietari non idonei a trasferire quel bene, eppure se l’acquirente non è a conoscenza dell’illegalità della situazione, ne diventa proprietario a pieno titolo.

Cosa si può acquistare secondo il possesso vale titolo

Affinchè si diventi proprietari secondo la regola del possesso vale titolo, la legge impone che vi siano questi tre requisiti:

  • si deve trattare del trasferimento di beni mobili, e quindi non vengono comprese le abitazioni e tutto ciò che è un bene immobile come terreni ed edifici;

  • bisogna che chi compra quel bene sia in buona fede;

  • deve esserci un’idoneità astratta all’acquisto della proprietà, più comunemente chiamato “titolo astrattamente idoneo al trasferimento”

Possono dunque essere trasferiti solo i beni mobili, che ricordiamo essere secondo la giurisprudenza quei beni che possono essere spostati da un luogo all’altro, senza che la loro integrità venga compromessa. Fanno parte dei beni mobili oggetti come vestiti, monete, quadri, ma anche macchinari che si utilizzano per produrre altri beni. 

Si è parlato poi di titolo astrattamente idoneo, una scrittura che altro non è che un atto giuridico tramite il quale viene trasferito il diritto tra un individuo ed un altro di disporre del bene. Parlare di titolo astratto vuol dire che vi deve essere la volontà di cedere l’oggetto, ad esempio tramite una ricevuta da parte del venditore. 

La fattispecie in questione esprime quello che in giurisprudenza si chiama “principio di apparenza”, dove viene tutelato colui che non agisce in mala fede e che a tutti gli effetti si comporta da proprietario.

Come funziona la legge usucapione

L’usucapione è una modalità di acquisto tramite la quale un soggetto diventa proprietario di un bene di un altro soggetto, senza contratto e senza testamento, facciamo un esempio: se dovessimo entrare in una casa disabitata e prendercene cura comportandoci come i proprietari pagando le spese della casa, facendo manutenzione e trattando l’abitazione come se fosse davvero nostra per un periodo che va dai 10 ai 20 anni, entreremo in pieno godimento della struttura.

Perché si usucapisca un bene però occorre che il suo proprietario non lo rivendichi mai e che si comporti in modo disinteressato alla proprietà.

Disciplinato dall’art. 1158 del Codice civile, l’usucapione prevede tempistiche diverse a seconda del bene. I beni immobili e mobili richiedono 20 anni di tempo prima che si diventi proprietari, mentre per beni mobili registrati come ad esempio l’automobile, l’arco di tempo si riduce a 10 anni

Come deve essere il possesso per produrre l’usucapione 

Quando si parla di usucapione, si sottolinea quanto il possesso debba essere pacifico, ininterrotto e manifesto. Questo perché si deve realizzare un vero e proprio esercizio del diritto reale diventando titolari del potere assoluto sul bene in questione. 

Ecco più nel dettaglio i requisiti affinché si possa usucapire un bene e diventarne quindi i legittimi proprietari:

  • è necessaria la continuità, che deve essere ininterrotto per 10 o 20 anni dipendentemente dalla situazione;

  • non bisogna entrare arrivare al bene con la violenza, deve quindi essere un comportamento pacifico;

  • bisogna comportarsi con “animus possidendi”, quindi prendendosi cura del bene, proprio come se si fosse proprietari.

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