Zona arancione: ecco tutte le regole da rispettare!

Alcune Regioni italiane sono a rischio di ingresso nella zona arancione: ecco quali sono tutte le regole da rispettare assolutamente per i cittadini.

La curva dei contagi da covid 19 non accenna a mollare la sua impennata e alcune Regioni si stanno vedendo costrette a entrare in zona arancione.

La zona arancione è un metodo di conteggio dei contagi e di alcuni altri fattori che il Governo ha definito per aumentare le restrizioni in una precisa zona d’Italia in cui i contagi devono essere tenuti sotto controllo in maniera più importante rispetto ad altre.

I colori delle zone (zona gialla, zona arancione e zona rossa) sono stati definiti dopo l’estate 2020.

Il primo lockdown del marzo 2020 infatti non aveva nessuna distinzione di zone in tutta Italia, ma dopo l’estate (nel periodo di settembre, ottobre, novembre e dicembre) alcune Regioni italiane avevano bisogno di restrizioni più importanti rispetto ad altre in cui i contagi erano tornati sotto controllo.

La zona gialla, la zona arancione e la zona rossa sono definite da parametri precisi che il Governo ha stabilito e che non dipendono solamente dal tasso di contagio e dal numero dei positivi accertati in quella determinata Regione, ma anche e soprattutto dalle condizioni degli ospedali.

I colori delle zone infatti sono stati predefiniti principalmente per evitare il collasso delle strutture ospedaliere per non tornare alle drammatiche situazioni viste in Lombardia durante il primo lockdown in cui le persone non avevano la possibilità di essere curate a causa della mancanza di posti letto in ospedale e per non portare il personale sanitario al collasso.

L’imposizione di zona gialla e zona arancione di questo mese sono tenute sotto controllo anche dalla forte campagna vaccinale a livello nazionale come due forze che insieme lavorano per evitare nel modo più assoluto un altro lockdown generalizzato che l’economia italiana non si può assolutamente permettere.

Nonostante alcune Regioni italiane si vedono ora costrette a entrare in zona arancione, i dati messi a disposizione sulla pandemia (contagiati positivi, persone in quarantena preventiva, numero di vaccinati, ospedalizzazioni e decessi) non si avvicinano a quelli del lockdown del 2020 e questo significa che il lavoro dell’amministrazione pubblica sta in qualche modo funzionando.

Con la campagna vaccinale in atto, anche l’estensione della presentazione del super green pass sta modificando le abitudini degli italiani, andiamo quindi a scoprire che cosa comporta l’entrata in zona arancione, quali sono le Regioni dichiarate in zona arancione e soprattutto che cosa comporta per i cittadini in possesso di super green pass e per quelli che invece non lo possiedono in termini di abitudini di vita.

Prima di iniziare la nostra analisi però vogliamo segnalarvi un video del canale youtube di Fanpage.it che ha registrato un servizio proprio sulle Regioni in zona arancione in questi giorni.

Zona arancione: cos’è?

Come brevemente annunciato qualche riga sopra, i colori delle zone (zona gialla, zona arancione e zona rossa) servono principalmente per contenere la circolazione del coronavirus e per fare in modo che le strutture sanitarie siano in grado di mantenere le ospedalizzazioni sotto al livello del collasso.

In realtà i colori delle zone sono quattro, la zona bianca è la zona in cui il contagio è totalmente sotto controllo e gli ospedali si trovano in una condizione di occupazione dei posti letto che rasenta la normalità pre pandemia.

L’entrata in zona arancione a cui sono costrette alcune Regioni in questo periodo è un momento in cui i posti letto negli ospedali stanno raggiungendo un certo livello di rischio, per cui le amministrazioni pubbliche sono obbligate a imporre restrizioni più importanti e limitare ancora di più la circolazione dei cittadini per evitare ulteriori contagi e, di conseguenza, ulteriori ricoveri.

L’ingresso in zona gialla, zona arancione e zona rossa non è affidato al caso.

Sono infatti stati definiti parametri precisi superati i quali è obbligatorio il passaggio della Regione nella zona colorata successiva.

In questi giorni alcune Regioni in zona gialla stanno raggiungendo e superando i limiti dei tre parametri e si vedono quindi costrette a entrare in zona arancione, in cui i cittadini si vedranno limitare la circolazione ancora di più.

Quando si entra in zona arancione?

Le Regioni sono obbligate a entrare in zona arancione se superano i limiti previsti per questi tre precisi parametri: incidenza, ricoveri ordinari e terapie intensive.

Con l’indicatore incidenza si intende il livello di contagio, ossia la percentuale di positivi su centomila abitanti di quella determinata Regione.

Con l’indicatore ricoveri ordinari invece ci si riferisce al numero di persone positive che sono dovute ricorrere a ricoveri ospedalieri per contenere la gravità della malattia, ossia la percentuale di posti letto occupati nell’area medica dedicata al covid. In questo caso si escludono però le terapie intensive perchè sono considerate come un parametro a sé stante.

Infatti con il parametro terapie intensive si fa riferimento proprio al numero di persone positive in condizioni talmente gravi da richiedere il ricovero nelle terapie intensive delle strutture ospedaliere, ossia la percentuale dei posti letto occupata nelle terapie intensive covid.

I limiti di questi tre parametri che, il superamento dei quali, comporta l’entrata in zona arancione sono i seguenti:

  • Incidenza: si superano i 150 casi ogni centomila abitanti;
  • Ricoveri ordinari: si supera la soglia del 30% di posti letto occupati nelle aree mediche covid;
  • Terapie intensive: si supera il limite di più del 20% di posti letto occupati in terapie intensive dedicate ai pazienti covid.

Le Regioni sono obbligate a entrare in zona arancione se si superano tutti e tre questi limiti contemporaneamente.

Le soglie sono ancora più alte quando si passa dalla zona arancione alla zona rossa.

Quali sono le Regioni in zona arancione?

Come è stato fatto l’anno scorso, ogni venerdì sera il Governo si riunisce con gli esponenti esperti per controllare i dati di tutte le Regioni e decidere quali di queste devono cambiare il proprio colore.

Il direttivo, con successivo decreto ministeriale, sulla base dei risultati dei contagi e dell’occupazione dei posti letto negli ospedali, sposta le Regioni sia dai colori più chiari a quelli più scuri (in caso di peggioramento della situazione) ma anche al contrario (nel caso in cui la situazione contagi sia migliorata) e il decreto entra in vigore il lunedì successivo.

Il passaggio da zona gialla a zona arancione per ora è avvenuto solo per la Valle d’Aosta che da lunedì 17 gennaio è stata l’unica Regione ad entrare in zona arancione.

L’avvicinarsi della fine di questa settimana però prevede che altre Regioni potrebbero avere i numeri per entrare in zona arancione.

Si teme il passaggio in zona arancione da lunedì 24 gennaio soprattutto per Friuli Venezia Giulia, Piemonte e Sicilia e successivamente (con dei valori più bassi ma comunque al limite) sono in bilico anche Calabria, Lazio, Marche, Toscana, Liguria, Lombardia e la Provincia di Trento.

Inoltre si teme la zona rossa per la Valle d’Aosta che è già in zona arancione.

Ma cosa significa passare da zona gialla a zona arancione in termini di restrizioni della vita vita dei cittadini?

Per spiegarlo facciamo una distinzione tra chi possiede il super green pass e chi invece non ce l’ha, perchè quest’anno (a differenza del 2021 in cui la campagna vaccinale era appena iniziata) la discriminante che comporta restrizioni più importanti nella vita di tutti i giorni è proprio il green pass.

Cosa è permesso fare in zona arancione con il green pass?

Per i cittadini che vivono nelle Regioni che si trovano o troveranno in zona arancione, ma che sono in possesso di super green pass (chiamato anche green pass rafforzato) le restrizioni sono quasi inesistenti.

Perchè? Perchè che è in possesso di super green pass o ha contratto la malattia ed è guarito da meno di sei mesi (periodo di validità di super green pass dopo la guarigione) oppure ha ricevuto tre dosi di vaccino (o due dosi da meno di quattro mesi) e si presuppone quindi che abbia un sistema immunitario in grado di sopportare e combattere il virus.

Visto che solo uno dei tre parametri che comportano il passaggio in zona arancione è la percentuale di contagio, si pensa che chi ha il super green pass abbia molte meno possibilità di avere necessità di cure mediche ospedaliere.

Di conseguenza, le restrizioni per chi si desume sia immunizzato dal virus, oppure in grado di combatterlo senza gravi conseguenze sulla salute, può circolare quasi liberamente anche in zona arancione.

L’unica regola che vige anche per chi possiede il super green pass in zona arancione è l’obbligo di mascherina anche all’aperto e di mascherina ffp2 nei luoghi pubblici in cui è esplicitamente richiesto.

Cosa è permesso fare in zona arancione senza green pass?

Andiamo invece ora a capire come si devono comportare chi non ha il super green pass (non ha un certificato di guarigione da meno di sei mesi oppure non ha tre dosi di vaccino).

Le regole per i cittadini il cui sistema immunitario si considera più “debole” nel combattere il virus e, di conseguenza, quelli che hanno più possibilità di contrarre una forma grave della malattia avranno delle restrizioni specifiche in zona arancione.

Consigliamo di tenere sempre sotto controllo la tabella impostata direttamente dal Governo, in cui è specificato per ogni tipo di attività, quali sono consentite per chi non possiede il green pass raffortato in base al colore della zona della Regione. 

Iniziamo dagli spostamenti. Gli spostamenti in zona arancione per i cittadini che non hanno il super green pass sono sempre consentiti all’interno del proprio Comune.

Mentre per gli spostamenti in altri Comuni della stessa Regione sono consentiti solo in caso di lavoro, necessità, salute o per servizi non disponibili nel proprio Comune, in questo caso lo spostamento richiede la compilazione dell’autocertificazione.

Fanno eccezione a questa regola solo i Comuni con meno di 5 mila abitanti, per cui è sempre possibile lo spostamento verso un altro Comune entro 30 km della stessa Regione purché non sia il capoluogo di provincia.

Per quanto riguarda l’accesso ai negozi e ai centri commerciali sono state predisposte due distinzioni. L’accesso ai negozi che vendono servizi o prodotti per la persona è sempre consentito, per quanto riguarda i centri commerciali in zona arancione l’accesso a chi non ha il super green pass solo nei giorni feriali (escludendo quindi i festivi e i pre-festivi).

La situazione di alberghi, bar e ristoranti è ancora più netta: in zona arancione chi non ha il super green pass non può alloggiare negli hotel e prendere consumazioni al tavolo o al bancone ne fuori ne dentro le strutture.

L’attività sportiva all’aperto, in zona arancione, è consentita a tutti, mentre l’accesso a palestre, piscine, sport di squadra o di contatto (sia all’aperto che al chiuso) o impianti sciistici è consentita solo a chi possiede il super green pass.

L’attività lavorativa è consentita a tutti anche in zona arancione, tranne per le persone per cui è previsto l’obbligo vaccinale che però non dipende dal colore della zona della propria Regione.

L’accesso alle scuole è consentito a tutti gli studenti in zona arancione, fino alle scuole superiori, mentre per seguire le lezioni in aula nelle università è richiesta la carta verde base.

Infine per quanto riguarda gli eventi in generale (come matrimoni, eventi sportivi negli stadi oppure accesso a musei, cinema e teatri), in zona arancione non è consentito l’accesso a chi non è in possesso di green pass rafforzato, tranne per le biblioteche per cui si richiede solo il green pass base (ottenibile con tampone negativo).

Non resta che rimanere in attesa di vedere cosa decide la cabina di regia questo venerdì per il passaggio in zona arancione delle Regioni a rischio.

Ricordiamo infatti che fino a quando il direttivo non conferma il passaggio in zona arancione, le regole da rispettare rimangono quelle del colore attuale della propria Regione.

Redazione Trend-online.com
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