Il turismo in Italia, ucciso da regole covid e green pass!

Il Turismo in Italia sta registrando cali paurosi! Le numerose regole anti-covid, il green pass, i cambiamenti repentini di norme, rendono tutto complicato!

I siti esteri, come la CNN, avvertono che viaggiare in Italia al momento è molto difficoltoso a causa di regole in continuo mutamento e per l’obbligo di green pass base e/o super green pass

Stare dietro a tutte queste norme, soprattutto per uno straniero che non parla la nostra lingua, porta facilmente i turisti a decidere di cambiare idea e meta.

Le restrizioni ora riguardano anche i turisti che arrivano dall’Europa. Altri paesi da cui è consentito l’accesso sono: Stati Uniti, Canada, Giappone e Regno Unito. Le regole di ingresso cambiano a seconda dello stato di vaccinazione o di guarigione di un turista.

Dal 6 dicembre, come raccontano esattamente anche i media esteri, un grave inasprimento delle regole ha reso la vita difficile per le persone non vaccinate in Italia. Per queste persone è complicato anche svolgere semplici attività quotidiane. L’obbligo di mascherina ancora sussiste, sia all’interno che all’esterno, anche se dovrebbe essere eliminato all’esterno dall’11 febbraio.

Turismo italiano: il comparto paga lo scotto delle tantissime regole anti-covid

L’Italia è l’unico paese ad aver esteso lo stato d’emergenza per più di due anni, fino a fine marzo, al momento. Ma vista la produzione enorme di decreti legge, non si può mai dire con certezza. 

A partire dal 23 dicembre scorso, chiunque voli da o verso l’Italia deve indossare una mascherina, ma non basta quella chirurgica, ci vuole necessariamente una FFP2. Oltre a questo, i turisti dovranno compilare e firmare un’autodichiarazione.

Inoltre bisognerà rispettare i seguenti requisiti:

I turisti europei che hanno completato il ciclo vaccinale negli ultimi nove mesi o che sono guariti da Covid-19 negli ultimi nove mesi, possono viaggiare verso il nostro paese. Ma può bastare anche un tampone antigenico negativo fatto 24 ore prima della partenza, o un molecolare fatto 48 ore prima della partenza. 

I turisti europei non vaccinati che hanno fatto un test ed è risultato negativo, una volta arrivati in Italia devono soddisfare una quarantena di cinque giorni. 

Per tutti gli altri turisti non europei non vaccinati che arrivano in Italia grazie ad un test negativo, devono effettuare una quarantena di cinque giorni e fare un test anche alla fine della quarantena. 

Se si viaggia su un “corridoio turistico anti Covid” certificato proveniente dai paesi della Lista E in corso di validità, è necessario essere vaccinati integralmente o avere un certificato di guarigione. È inoltre necessario essere in possesso di un test negativo 48 ore prima del viaggio, fare un altro test all’arrivo e un terzo in Italia se si soggiorna più di sette giorni.

Da qualunque parte provengano, i bambini di età inferiore ai sei anni non devono sostenere un test, mentre quelli di età compresa tra i sei e i 18 anni sono obbligati a farlo.

Insomma questo è solo un riassunto delle regole di viaggio per l’Italia, ma ci basta per convenire che sono davvero tante, sia da ricordare che da applicare.

L’Italia detiene il secondo bilancio delle vittime più alto d’Europa con 130 mila morti. Ma anche il calcolo dei morti ha provocato dei passi indietro fatti dall’ISS che parla di calcoli sbagliati. 

Con l’arrivo della variante Omicron, il numero di casi è aumentato vertiginosamente. I casi hanno raggiunto un record nella settimana del 10 gennaio, con 1.269.976 casi registrati e, con tutta probabilità, questo ha aiutato a raggiungere il picco.

L’Italia continua con le restrizioni nonostante il 90% dei vaccinati

Quello che non si riesce a comprendere è: come mai l’Italia è l’unico paese a non mollare la presa delle restrizioni e del green pass, nonostante il 90% dei vaccinati e l’elevatissimo numero dei guariti? Da qualche mese si stanno vaccinando addirittura i bambini dai 5 agli undici anni (mentre altri paesi non hanno dato l’autorizzazione a questo tipo di vaccinazione, ritenendo i rischi del vaccino superiori ai benefici).

Il 6 gennaio è stato inserito anche l’obbligo vaccinale per gli over 50. Mentre tutti gli over 18 possono ricevere già la terza dose dopo quattro mesi dalla seconda.

Il problema del green pass in Italia: base o super

L’italia è uno dei pochissimi paesi, l’unico in Europa, ad aver inserito un green pass e ad averlo diviso in due categorie: green pass base (ottenibile con tampone negativo e valido solo per qualche giorno) e super green pass (ottenibile solo con vaccinazione o dopo guarigione, della validità dei sei mesi).

In attesa della quarta dose, coloro che hanno fatto la terza si ritrovano con un super green pass senza scadenza. 

Turismo: cosa può aspettarsi chi decide di visitare l’Italia in questo momento

Le regioni italiane sono attualmente classificate in base ai tassi di infezione e ospedalizzazione, che vanno dal bianco (rischio più basso) al giallo e dall’arancione al rosso (rischio più alto). 

In questo 2022 ciò che un turista può fare o non può fare in Italia dipende più dallo stato di vaccinazione e dalla zona in cui si trova. Coloro che sono completamente vaccinati e hanno fatto anche il booster, hanno un super pass che non li sottopone a restrizioni nemmeno in un’eventuale zona rossa. 

Prima di partire bisogna ricordare che in Italia, da un paio di mesi, il certificato di vaccinazione è necessario e obbligatorio  per la maggior parte delle attività quotidiane, dall’entrare nei negozi a prendere i mezzi pubblici, anche locali e cittadini. Questo obbligo tocca anche gli adolescenti over 12, molti dei quali sono stati costretti a interrompere anche le loro attività sportive. 

L’obbligo di mascherina all’aperto ci sarà fino all’11 febbraio, ma resta l’obbligo di indossare una FFP2 al chiuso, compresi i voli aerei. L’obbligo di questa mascherina riguarda qualsiasi attività al chiuso: cinema, teatri, locali musicali ed eventi sportivi. All’interno di questi eventi è vietato mangiare e bere, per evitare di abbassare la mascherina.  Chiuse ancora le discoteche e le sale da ballo. 

Turismo: per viaggiare in Italia è fondamentale avere il green pass.

Il super green pass, ottenibile solo con ciclo completo di vaccinazione o dopo guarigione, è valido solo per sei mesi e da febbraio è necessario mostrarlo per fare qualsiasi cosa che non sia attività essenziale.

In pratica senza si potrà andare solo al supermercato, nei negozi di cura alla persona, in farmacia, pompe di benzina e negozi per animali. Il super green pass è necessario in italia anche per mangiare all’esterno di un ristorante e per fare sport, sia all’interno che all’esterno. Necessario un super certificato anche per soggiornare in hote.

In Italia è vietato ritirare anche la pensione, se non si è possessori di green pass. 

Attualmente è necessario il super green pass per accedere a tutti i negozi e servizi non essenziali, inclusi parrucchieri, uffici postali e centri commerciali. 

I vaccinati in altri paesi non hanno ovviamente il lasciapassare italiano, ma i certificati europei sono riconosciuti e scansionati come validi. Coloro che sono in possesso di un certificato con un codice QR, compresi i certificati NHS del Regno Unito, possono presentarli essendo certi che saranno riconosciuti dall’app italiana che verifica i certificati. Se il codice QR di un turista non è riconosciuto dall’app, bisogna mostrare il certificato cartaceo. I certificati vaccinali esteri non sono soggetti agli stessi limiti temporali dei green pass italiani. 

Troppe regole anti-covid: turismo italiano calato dell’80%

Per cercare di fare il punto della situazione del turismo in Italia, prendiamo un esempio sopra tutti, quello di Roma, la città eterna, la città italiana in assoluto più visitata dai turisti stranieri. A livello nazionale il turismo ha registrato un calo del 40% nel 2021, mentre Roma ha registrato un calo pari addirittura al doppio della media nazionale, ovvero dell’80%!

Il 55% del calo subito è arrivato proprio da parte dei turisti europei. “La mancanza di viaggiatori stranieri è stato uno degli elementi di maggiore criticità per il turismo in Italia che registra un crollo di oltre 10 miliardi di euro delle spese per l’intero anno 2021 rispetto a prima della pandemia”, ha affermato il presidente della federazione Coldiretti Fortunato Trezzi.

Un terzo delle perdite, ovviamente, ha avuto un effetto domino sull’indotto della ristorazione, colpendo ristoranti, pizzerie, trattorie o agriturismi, poi successivamente colpiti dall’obbligo di green pass. 

Una situazione veramente drammatica che non trova le giuste risposte e la dovuta attenzione da parte di un Governo che, anzi, continua ad emanare decreti su decreti, rendendo ancora più difficoltoso per i turisti stranieri scegliere l’Italia come meta. Chi mai vorrebbe andare in vacanza, dove di solito ci si vuole rilassare, e stare a controllare tutti i regolamenti vigenti, quelli cambiati, i divieti e via dicendo? È ovvio che i turisti preferiscano cambiare meta. 

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