Debito, Pil e disoccupazione: l’economia italiana è in crisi? – L’opinione di Marcotti

Debito pubblico alle stelle, ma il Pil aumenta: l'economia italiana è davvero in crisi? A esprimere la sua opinione è l'esperto Giancarlo Marcotti.

L’Italia si trova a fare i conti con un debito pubblico mastodontico, ma il Pil appare in rialzo (e ben oltre le aspettative). Il tasso di disoccupazione è in netto calo, con il numero di occupati che sale significativamente e registra un +400mila posti di lavoro. Quando si parla di spread, invece, gli italiani continuano ad avere le idee poco chiare e non mancano le preoccupazioni. A fare chiarezza è l’esperto Giancarlo Marcotti, che ha espresso la sua opinione e descritto la situazione dell’economia italiana nel 2023, alla luce dei dati da poco emersi e relativi all’anno passato.

Dati alla mano, l’economia italiana è in crisi? L’opinione di Marcotti

Il Pil è in aumento ed è aumentato persino di più rispetto ai dati registrati in altri Paesi europei. Balza subito all’occhio il confronto con la Germania, per cui il 2023 è stato un anno piuttosto negativo. I dati sono confortanti, ma sarebbe sbagliato tirare un sospiro di sollievo: per sanare l’elevato debito pubblico italiano, infatti, i livelli di Pil dovrebbero salire molto di più. Insomma, di strada da fare ce n’è ancora parecchia.

Non manca, inoltre, il rovescio della medaglia e si chiama inflazione, che da anni in Italia si attesta su livelli particolarmente elevati. Ecco allora che il nostro Paese avrebbe bisogno di ben altre percentuali di crescita, perché il debito pubblico è piuttosto significativo e si può abbassare solo aumentando in maniera abbastanza consistente il nostro prodotto interno lordo.

Insomma, il debito impazza e il Pil non sta al passo: quindi perché il rapporto debito su Pil è calato? Nel 2023 abbiamo avuto un deficit pari al 7,8%, il nostro debito pubblico è aumentato del 3,66% (che, tradotto in euro, corrisponde a 105 miliardi di debito pubblico in più), ma il rapporto debito su Pil è diminuito. Un’anomalia inspiegabile o un motivo c’è? Il dubbio è facilmente chiarito: il rapporto è falsato dal dato dell’inflazione, che va tolto quando si parla di Pil – per ottenere un dato puro – ma non può essere fatto lo stesso quando si tratta di debito pubblico.

Da non dimenticare neppure l’intricato tema dello spread, che ancora fa impazzire molti italiani. Propriamente, con “spread” si indica la differenza dei rendimenti di un titolo pubblico tedesco, chiamato Bund, e l’equivalente italiano, il Btp. Quando lo spread diminuisce, dovremmo andarne fieri. Eppure, ancora una volta, il merito non va a una virtuosità tutta italiana, bensì a un demerito della Germania.

L’occupazione in Italia e il futuro del Governo

Nel corso del 2023 il numero degli occupati in Italia è davvero aumentato, ma i dati vanno analizzati nella loro interezza. In 13 mesi, da inizi 2023 ai primi mesi del 2024, si contano ben 400mila posti di lavoro in più. Questo dato, tuttavia, non è accompagnato – come ci si aspetterebbe – da un aumento di contributi previdenziali. Ciò significa che coloro i quali nel frattempo hanno raggiunto il meritato traguardo della pensione avevano alte retribuzioni. Tuttavia, non può dirsi lo stesso per chi ha trovato posto di lavoro nell’ultimo anno. Molto spesso, infatti, si tratta di lavori part-time o con stipendi non particolarmente alti. È chiaro quindi che è fondamentale anche la qualità del lavoro prodotto: non basta creare posti di lavoro, serve una prospettiva sicura e a lungo termine.

Al Governo italiano, guidato da Giorgia Meloni e dagli alleati del centrodestra, il compito di fare sempre meglio. Davvero l’Italia riuscirà a essere competitiva nello scenario europeo e mondiale? Il futuro è fatto di luci e ombre, ma l’auspicio è che i giovani possano godere di un domani solido e sereno, anche dal punto di vista economico e lavorativo. Dopo le sfide alle Regionali 2024, il Governo è chiamato a non sottovalutare i problemi di più stretta attualità.

Leggi anche: Elezioni 2024, la democrazia è al tracollo e la libertà in crisi? – L’opinione di Marcotti

Asia Angaroni
Asia Angaroni
Giornalista pubblicista, appassionata della parola in ogni sua forma. Lifestyle, sport, viaggi e moda sono tra i miei principali interessi, che ho perfezionato negli anni grazie a un'attività quotidiana fatta di articoli e interviste ad artisti noti nel panorama nazionale. Cerco di restare sempre al passo con i tempi, individuando idee e contenuti attuali, curiosi e coinvolgenti.
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