Disastro Superbonus e debito alle stelle: cosa aspettarsi dal Def? L’opinione di Marcotti

All'indomani del via libera in Consiglio dei ministri, a esprimere la sua opinione sul Def è l'esperto Giancarlo Marcotti: qual è lo scenario che si prefigge? Cosa devono aspettarsi gli italiani?

In Consiglio dei ministri è arrivato il via libera al Def e il ministro Giorgetti promette nuovi tagli alle spese: gli italiani ci sperano, ma cosa bisogna aspettarsi? A fare chiarezza ed esprimere la sua opinione ci pensa l’esperto Giancarlo Marcotti.

Via libera al Def: cosa succede ora? Ecco l’opinione di Marcotti

C’è l’ok al Documento di economia e finanza, l’ultimo prima della revisione delle regole di Governance economica. Il ministro Giorgetti, intanto, promette nuove tagli di spesa.

Nel documento approvato dal Consiglio dei Ministri, il Pil del 2024 è stato fissato al +1%. Nella Nadef il Pil programmatico per il 2024 era pari +1,2%. Si stima che il Pil aumenti dell’1,2% nel 2025, registrando negli anni successivi numeri leggermente inferiori (+1,1% nel 2026 e +0,9% nel 2027).

Le stime, inoltre, vedono per il 2024 il debito al 137,8%, per poi salire ulteriormente nel corso degli anni seguenti (attestandosi al 138,9% nel 2025 e al 139,8% nel 2026). Questo dato è l’unico indicato nel Documento approvato dal Cdm: il debito cambia trend rispetto al quadro in discesa indicato nella Nadef. Insomma, l’economia italiana è davvero in crisi?

A commentare i dati all’indomani del via libera al Def era stato proprio il ministro Giorgetti. Nel corso della conferenza stampa tenuta in seguito al Cdm che ha portato all’approvazione del documento, il ministro leghista ha sottolineato:

Le nostre previsioni per la crescita economica sono viste al ribasso rispetto alla Nadef. Le previsioni di tipo macroeconomico sono complicate da fare in un quadro di carattere internazionale e geopolitico complicato. il def approvato tiene conto delle nuove regole europee di cui mancano ancora le disposizioni attuative

Il quadro programmatico viene successivamente inserito nel nuovo Piano fiscale strutturale di medio termine. La scadenza è prevista per il 20 settembre 2024, ma Giorgetti si è detto pronto ad accorciare i tempi.

Per venerdì 19 aprile 2024 è atteso l’inizio del ciclo di audizioni sul Def nelle Commissioni Bilancio di Camera e Senato. Alle 10.15 è il turno dei sindacati – Cgil, Cisl, Uil, Ugl, Cisal e Confsal – e alle 11 tocca a Confcommercio-Imprese per l’Italia, Confesercenti, Confartigianato, CNA, Casartigiani. Poco dopo, alle 11.45, è fissata invece l’audizione di Confindustria.

Nella giornata di lunedì 22 aprile, le audizioni cominciano con il Cnel. Seguono Anci, Upi e Regioni, Banca d’Italia, Corte dei Conti, Istat e Upb. In serata, a chiudere il ciclo di audizioni sul Def, è il ministro dell’Economia e delle Finanze, Giancarlo Giorgetti.

Asia Angaroni
Asia Angaroni
Giornalista pubblicista, appassionata della parola in ogni sua forma. Lifestyle, sport, viaggi e moda sono tra i miei principali interessi, che ho perfezionato negli anni grazie a un'attività quotidiana fatta di articoli e interviste ad artisti noti nel panorama nazionale. Cerco di restare sempre al passo con i tempi, individuando idee e contenuti attuali, curiosi e coinvolgenti.
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