Secondo le stime, 3,7 milioni di famiglie, in Italia, possiedono un mutuo casa, con prevalenza al Nord Italia rispetto al Sud. Questi dati definiscono un quadro generale abbastanza chiaro: oggi per poter pensare di comprare una casa è necessario attivare un mutuo.
In molti, giovanissimi e non, famiglie o individui singoli si affacciano a questa realtà e fanno i conti con le garanzie necessarie affinché si realizzi questo sogno. Non esiste un mutuo senza requisiti minimi da rispettare.
Per prima cosa, la Banca alla quale si chiede un mutuo deve valutare il reddito posseduto, in base a quello decidere se cederlo ed in che modalità.
In linea generale le banche stabiliscono che la rata del mutuo non deve essere superiore del trenta per cento del reddito dichiarato. Ogni caso però viene esaminato a seconda delle garanzie che il richiedente può offrire.
E’ possibile affiancarsi ad un garante, per la richiesta dell’apertura di un mutuo casa. Il garante è il soggetto d’aiuto che aumenta le probabilità che il mutuo venga accettato.
Hanno maggior garanzia i soggetti offerenti buste paghe, piuttosto che la dichiarazione dei redditi di chi possiede una partita iva. Questo perché la banca ricerca più sicurezze possibili e meno margini di rischio. Così che avrà sicuramente più chance un dipendente pubblico piuttosto che un privato.
Ma procediamo per ordine, In questo articolo esploreremo le regole di calcolo della rata del mutuo.
Importo del mutuo: ecco come si calcola in base al reddito
Per la regola del 30% (come abbiamo accennato prima), la banca deve sempre tener conto del reddito netto ed impostare una rata che non superi il terzo di esso.
Per esempio, se una famiglia dichiara un reddito mensile di 1.500 euro la rata del mutuo concessa non dovrebbe in alcun modo superare la cifra di 500 euro mensili. Ma la regola non sempre vale per tutte le banche. Esistono banche, infatti, che concedono fino al 40%, purché tra reddito totale familiare e la rata mutuale ci sia una differenza tale da poter mantenere una soglia di sussistenza minima.
Quindi, per definire esattamente una rata ipotetica del mutuo bisogna conoscere le linee guida e politiche interne della banca a cui vi si vuole rivolgere.
In alcuni casi, la banca tiene conto anche di un reddito minimo che non deve essere inferiore agli 800 euro per coppia. Le direttive cambiano se parliamo di famiglie con figli a carico, in cui la soglia minima diventa più alta. La banca deve poter esser certa che la cifra del mutuo mensile da pagare non intacchi il minimo necessario per la sussistenza del nucleo familiare.
Importo del mutuo in base al reddito: il calcolo della Rata Mutuo
L’importo massimo richiedibile alla propria banca per un mutuo va calcolato tenendo conto del tempo di cui avremo bisogno per restituire il denaro ed il tasso di interesse applicato.
Esistono sul web dei simulatori per calcolare il mutuo, che possiamo consultare se vogliamo farci un’idea.
Impostando, per esempio, un tasso d’interesse del 2% su 150.000 euro richiesti e considerando una durata per ripagare il mutuo di 30 anni, la rata mensile concessa sarà pari a 554,43 euro.
Se, invece, impostiamo il tasso d’interesse al 2% su un importo richiesto di 120.000 euro per un mutuo di 30 anni, la cifra mensile concessa sarà di 402,00 euro.
Questi simulatori sono semplicissimi da usare e del tutto gratuiti. Le voci da inserire sono quattro: tasso d’interesse, durata del mutuo, cifra richiesta e tipologia di rata (mensile, trimestrale o semestrale).
Ricevendo questi dati, il sistema calcola la tassa mensile e mette al corrente anche della cifra totale degli interessi da pagare. Il simulatore è più preciso qualora si tratta di un mutuo con tasso d’interesse fisso e non variabile.
Mutui in base al reddito, la situazione del tasso fisso oggi
Il mutuo a tasso fisso ovviamente ha il vantaggio di mantenere la stessa rata ogni mese per tutta la durata, fino alla fine del pagamento.
Ad oggi il miglior mutuo a tasso fisso è quello concesso dal Banco di Sardegna, con un Tan (Tasso annuale Nominale) del 2,99% ed un TAEG (Tasso Annuale effettivo globale) del 3,22%. Tramite simulazione si può verificare che scegliendo Banco di Sardegna ed impostando un mutuo di 35 anni di 100.000 euro, la rata mensile ammonta a circa 420,00 euro.
La banca Credem, invece, ad oggi, concede un mutuo con un TAN del 3,19% ed un TAEG del 3,53%. Simulando un mutuo casa pari a 100.000 euro, diviso in 30 anni, la tassa mensile risulta essere poco più di 430,00 euro.
Questi dati vanno verificati in tempo reale e va considerata anche la globalità del mutuo concesso, comprese le garanzie offerte e le politiche interne dell’istituto.
Per questo motivo è sempre consigliabile recarsi all’istituto bancario scelto e stabilire i dettagli del mutuo.
Importo del mutuo in base al reddito: cosa succede se non si paga la rata?
Come per tutti i contratti, sussistono delle more qualora non venga pagata una rata del mutuo. Gli interessi a quel punto aumentano fino al 4% e verranno applicati per tutte le rate non pagate.
In ogni caso, abbiamo dedicato un intero approfondimento a questo argomento, che gli interessati possono consultare al seguente link: