Il taglio dei tassi di interesse si avvicina secondo Panetta, ecco la data

Secondo Fabio Panetta, il governatore di Banca d'Italia, il tasso d'interesse BCE potrebbe subire i primi tagli già nei prossimi mesi, ecco la data.

Mentre la BCE mantiene posizioni caute sui tassi d’interesse e Christine Lagarde sostiene che, per il momento, è ancora prematuro parlare di tagli ai tassi di interesse. Il governatore della Banca d’Italia, Fabio Panetta è convinto che un taglio ai tassi sia possibile a stretto giro e anticipa una possibile data per i tagli.

Inflazione in calo, ecco gli ultimi dati

Nonostante le preoccupazioni legate alla crisi nel Mar Rosso e la sua incidenza negativa sull’inflazione, sia in Italia che nel resto dell’Unione Europea si continua a registrare un significativo calo dell’inflazione, segno che la strategia della BCE per contrastarla funziona, ha funzionato e continua a funzionare e, vista la velocità con cui l’inflazione sta calando, dice Fabio Panetta, un taglio dei tassi è possibile.

L’Indice dei Prezzi al Consumo, aggiornato al 18 marzo, mostra un inflazione leggermente in calo rispetto alle misurazioni precedenti, con un livello del 2,6%, in linea con le previsioni e in calo rispetto al 2,8% misurato il primo marzo 2024.

Il dato risulta ancora più positivo se ci si sofferma sull’Italia, dove, secondo l’Indice dei Prezzi al Consumo, a gennaio 2024 si è registrato un aumento dei prezzi dello 0,8% rispetto a gennaio 2023, facendo registrare all’Italia il più basso livello d’inflazione tra i paesi del G7, seguita dal Giappone dove l’inflazione è al 2,7%.

BCE discute di possibili tagli

Secondo quanto dichiarato da Fabio Panetta, nelle ultime settimane, alla BCE si sta discutendo, in maniera significativa, su possibili tagli al tasso d’interesse e sulla data di eventuali tagli.

Mentre l’inflazione è sempre più bassa e alcuni elementi shock come un improvviso aumento degli stipendi o nuovi boom del prezzo del petrolio e del gas non sembrano possibili, dice Panetta, è sempre più diffusa l’idea di tagli al tasso d’interesse.

Il tasso corrente, fermo al 4,5% da settembre 2023, è il più alto dalla crisi del 2008 e se da un lato Lagarde in passato ha sostenuto l’idea che la BCE fosse pronta a mantenere i tassi d’interesse sufficientemente elevati per tutto il tempo necessario, i dati sull’inflazione portano molti membri del direttivo della BCE a ritenere che questi livelli potrebbero non essere più necessari.

Tagli al tasso d’interesse già alla prossima riunione BCE

Il governatore della Banca d’Italia non lascia spazio ad interpretazioni e nel sottolineare i vantaggi di possibili tagli ai tassi d’interesse sull’euro, che in questa fase potrebbero significare un rilancio dell’economia, un rilancio del mercato immobiliare, nuovi mutui a prezzi accessibili ecc. Panetta poi indica una possibile data per i primi tagli al tasso d’interesse e quella data coincide con la prossima riunione della BCE.

Panetta osserva che, i temi sono maturi per possibili tagli, che le riunioni della BCE non sono più troppo frequenti, che la prossima riunione del direttivo è prevista per il 6 giugno, tra oltre due mesi, e che in quella data, potrebbe essere deciso il taglio dei tassi di interesse.

Senza troppi giri di parole Panetta non solo ipotizza, come molti analisti ed esperti, che i primi tagli ai tassi d’interesse potrebbero arrivare a giugno 2024, ma ci da una data esatta per questo momento, la riunione BCE in calendario per il 6 giugno 2024.

Effetti positivi del taglio ai tassi

Tagliare i tassi d’interesse, come anticipato, potrebbe innescare una serie di effetti positivi, soprattutto per chi ha intenzione di accendere un mutuo o per chi ne ha già uno, gli effetti positivi inoltre riguardano e riguarderebbero soprattutto coloro che hanno scelto o potrebbero scegliere un mutuo a tasso variabile.

I mutui a tasso variabile infatti sono fortemente influenzati dall’indice Euribor che a sua volta è fortemente influenzato dal tasso di riferimento BCE, questo tasso infatti è uno dei parametri principalmente osservati dalle banche per stabilire i propri tassi di interesse sui prestiti.

In altri termini, un calo del tasso di riferimento si tradurrebbe immediatamente in un calo dei tassi per i nuovi e futuri mutui a tasso variabile.

Per coloro che invece hanno già sottoscritto un mutui e che, negli ultimi anni, hanno visto un progressivo aumento dei tassi d’interesse e delle rate, il taglio del tasso di riferimento della BCE potrebbe arrivare già nei prossimi mesi, prima ancora dell’effettivo taglio dei tassi BCE. In effetti, i primi tagli ai tassi d’interesse sui mutui, sono stati attivati già negli ultimi mesi, in previsione di un possibile futuro taglio del tasso d’interesse.

Antonio Coppola
Antonio Coppola
Copywriter, classe 1989. Sono nato a Napoli. Laureato in Storia Contemporanea e specializzato in geopolitica e relazioni internazionali presso l'Università di Pisa, nella vita mi occupo di divulgazione, marketing e comunicazione. Scrivo sul web da oltre 10 anni. Appassionato di scrittura e tecnologia, ho collaborato con diversi portali e riviste di settore nel mio campo e nel 2012 ho avviato un mio progetto di divulgazione storico culturale ed un podcast, grazie ai quali ho avuto modo di stringere collaborazioni con aziende, enti e riviste di settore ed ho avuto modo di esplorare e approfondire il mondo della SEO e del Web Marketing.
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