Cosa ha detto la BCE riguardo il taglio dei tassi d’interesse? Da Francoforte arrivano rassicurazioni e Christine Lagarde, numero uno della banca centrale europea, ha affermato che si potrebbe pensare concretamente ad un significativo taglio solo ad una condizione particolare.
Cosa ha detto la BCE sul taglio dei tassi d’interesse
Christine Lagarde ha chiarito la posizione della BCE sul taglio dei tassi d’interesse e al momento la situazione resterà invariata. Il tasso sui rifinanziamenti principali resta fermo al 4,50%, quello sui depositi al 4%, e quello sui prestiti marginali al 4,75%.
Per il futuro, però, c’è un ottimismo diffuso in quanto si pensa già ad un calo dell’inflazione. La data non è ancora certa ma secondo le analisi della BCE, il prossimo taglio potrebbe esserci nel mese di giugno 2024.
In quel mese, infatti, è previsto un calo dei livelli d’inflazione ed è proprio questa la condizione che permetterà all’Europa di rallentare con le politiche monetarie restrittive e di conseguenza abbassare i tassi d’interesse che stanno mettendo a dura prova i portafogli di molti cittadini europei che sono indebitati con finanziamenti a tasso variabile.
Attenzione però a dare per certezze assolute queste dichiarazioni. Il condizionale è d’obbligo perché la BCE ha spiegato anche che non si tratta di una promessa, quella di abbassare i tassi d’interesse per giugno 2024, ma solo di una previsione. La decisione finale si prenderà esclusivamente dopo aver monitorato attentamente l’andamento dei livelli d’inflazione dei prossimi mesi.
I tassi d’interesse sui mutui in Italia
Una delle forme d’indebitamento più diffuse in Italia è il mutuo, soprattutto quello per l’acquisto di una casa. Le decisioni della BCE sono fondamentali per tutti coloro che hanno una posizione di debito nei confronti di una banca o di un istituto di credito che ha concesso loro un mutuo. In questo caso l’andamento dei tassi d’interesse sui mutui segue il trend europeo e, almeno a livello regionale, non ha mai superato la soglia del 4%.
Secondo le statistiche della Banca d’Italia contenute in un dossier datato marzo 2024, quasi tutte le regioni nazionali hanno un tasso d’interesse che oscilla tra il 3,46% (Trentino Alto Adige) e il 3% (Campania). Sotto la soglia del 3% vi sono solo quattro regioni: Puglia (2,99%), Emilia Romagna (2,99%), Basilicata (2,83%) e Sardegna (2,73%).
È interessante la posizione della Lombardia, dove i tassi d’interesse sui mutui sono inferiori a Toscana, Veneto, Sicilia e Trentino Alto Adige.
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