Controlli del Fisco, occhio al libretto postale: ecco quando preoccuparsi

Il libretto di risparmio postale è una valida alternativa per avere dei risparmi extra, ma quando avvengono i controlli fiscali su di esso? Scopriamolo.

Ad oggi è sicuramente importante avere degli investimenti e dei risparmi che ci permettono di poter affrontare le problematiche future con maggiore sicurezza.

Un metodo sicuramente molto valido per avere della liquidità ed un rendimento a basso rischio viene rappresentato dei libretti di risparmio postale.

Poste italiane è infatti uno degli istituti di credito che mette a disposizione più strumenti per poter raccogliere i frutti di alcuni investimenti, ed avere dei risparmi per il futuro.

Oltre allo strumento più utilizzato ovvero quello del libretto postali esistono anche i buoni fruttiferi postali e le obbligazioni.

Su questi investimenti possono essere però effettuati dei controlli fiscali nello specifico nel corso dell’articolo seguente parleremo dei controlli fiscali che possono avvenire rispetto ai movimenti effettuati sul proprio libretto postale.

Vedremo quando possono avvenire i suddetti controlli ed anche le caratteristiche che devono possedere i cittadini per poter essere soggetti ai controlli del fisco.

Come funziona il libretto postale

Il libretto di risparmio postale è sicuramente un metodo molto utile per tutti i piccoli risparmiatori che vogliono mettere da parte una somma di denaro per il proprio futuro.

Essi risultano essere uno dei metodi più sicuri in quanto vengono garantiti al 100% dallo Stato italiano.

Per avere una rappresentazione esaustiva di come funziona libretto postale possiamo paragonarlo tranquillamente ad un salvadanaio, all’interno della quale versare una piccola cifra ogni volta che lo si desidera.

costi per prelevare o versare dei contanti all’interno del proprio libretto postale sono quasi nulli se non per la spesa relativa all’imposta di bollo.

L’imposta di bollo infatti una spesa fai a 34,20 € che deve essere versata annualmente esclusivamente se si supera la giacenza di 5000 €.

Sicuramente uno dei punti a favore del libretto postale è che gli interessi crescono di anno in anno al momento in cui si decide di estinguerli proprio libretto.

Quali sono le differenze con il conto corrente

Una domanda più che lecita che ci si può porre in questo caso è qual è l’effettiva differenza tra aprire un conto corrente ed un libretto di risparmio postale.

Differenza sta nel fatto che è un conto corrente non è finalizzato all’esclusiva custodia del denaro ma anche all’utilizzo dei propri risparmi; per quanto riguarda il libretto invece la finalità principale è quella di ottenere una rendita.

Le funzionalità che ci vengono concessi sono superiori rispetto a quelle del libretto postale difatti possiamo ottenere delle carte di credito oppure anche il libretto degli assegni, i quali però prevedono costi aggiuntivi.

Come abbiamo già visto il libretto postale ha invece dei costi praticamente nulli se non per gli oneri fiscali anche esso consente la possibilità di versare e prelevare presso gli uffici postali gli sportelli automatici.

Un ulteriore importante funzione dei libretti di risparmio postale è quella che possiamo decidere di accreditarvi mensilmente la pensione, istituendo anche un’assicurazione gratuita sull’eventuale furto dei contatti.

Quando posso controllare il mio libretto

Fino a poco tempo fa la gestione del proprio libretto di risparmio postale era strettamente correlata al proprio ufficio postale si poteva recare e controllare l’effettivo valore del proprio libretto.

Di recente è stata però introdotta una nuova applicazione gestibile comodamente da tablet o smartphone all’interno della quale si può monitorare il proprio libretto postale.

Questa modalità è totalmente gratuita e vi si può accedere sia direttamente attraverso il sito web di poste italiane che scaricando l’opportuna applicazione.

Inserendo poi i propri dati e quelli del proprio libretto si può gestire e monitorare tutte le varie funzioni direttamente sull’applicazione.

Quando scattano i controlli fiscali

Nel momento in cui apriamo un libretto di risparmio postale, possiamo in automatico iniziare a compiere una serie di operazioni, relative al prelievo ed al versamento di contanti.

Bisogna però prestare attenzione a queste operazioni in quanto nel momento in cui diventano particolarmente frequenti e si possono attirare l’attenzione degli agenti del fisco.

Nel 2020 è stato istituito dall’Agenzia delle Entrate uno strumento molto particolare chiamato risparmiometro, il quale ha il compito di vigilare su tutti i depositi di denaro sia su conti correnti che su libretti di risparmio postale.

I controlli possono avvenire solo ed esclusivamente se ci sono dei movimenti sospetti e questi verranno effettuati per verificarne la regolarità.

In generale possiamo dire che i controlli partono i momenti in cui viene superata una certa quota di prelievo o di versamento solitamente superiore ai 1000 €.

Leggi anche: Quanti soldi si possono prelevare in posta? Ecco il limite per il prelievo di contanti.

Come utilizzarlo in piena sicurezza

Proprio per evitare i controlli fiscali, in quanto essi risultano essere sempre molto severi e duramente sanzionati, è opportuno utilizzare correttamente il proprio libretto.

Esso infatti non deve essere visto come un conto corrente ma bensì come un’opportunità con la quale poter racimolare una piccola soglia di denaro.

Dobbiamo riuscire a vederlo strumento nel libretto postale con un vero e proprio salvadanaio all’interno della quale poter depositare una piccola quantità di denaro poco alla volta, da utilizzare per esempio per delle spese programmate oppure per degli imprevisti.

Per avere maggiori informazioni rispetto alle nuove modalità di controllo fiscale, leggi anche: Ripartono i controlli del Fisco: ecco quanto puoi versare in contanti sul conto.

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