Decreto Cura Italia: 6 proroghe del 2022 da sfruttare!

Dal decreto Cura Italia alla legge di Bilancio 2022 alla Proroga dello Stato di Emergenza fino al Sostegni Ter e Milleproroghe: ecco tutti i vantaggi.

La misura che è salita alla ribalta delle cronache con il nome di Cura Italia consisteva in un calderone di provvedimenti concepiti per opporre resistenza agli effetti perniciosi dell’emergenza sanitaria da Covid.

Tali disposizioni sono state emanate con il proposito di rafforzare diversi circuiti su cui viaggiano gli aspetti della vita quotidiana dei cittadini, nonchè della pubblica amministrazione, stravolti da un evento pandemico epocale: parliamo di sanità, lavoro, giustizia, finanza.

Al dato attuale nulla è uscito illeso da quest’onda d’urto, che il governo Conte prima ancora di quello Draghi si è ritrovato a tentare di attutire: bene o male è difficile a dirsi, di certo chiunque si sarebbe fatto cogliere impreparato di fronte allo tsunami che ha cambiato radicalmente molti aspetti delle nostre vite.

Saltando da un provvedimento all’altro, possiamo capire come le azioni che si sono susseguite dopo i primi interventi abbiano avuto il carattere della vera e propria urgenza, mai del tutto risolta: non si è trattata di una gara a chi risultava più pronto a levare le castagne dal fuoco.

Il decreto Cura Italia vede la sua pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale del 29 aprile, con data di riferimento 17 marzo 2020:

Si tratta di misure agite in tempo record, impattanti su ogni aspetto del comparto economico.

– leggiamo nel commento riportato sul sito dell’Osservatorio Conti Pubblici Italiani.

Dopo verie peripezie legislative, il Paese si è affacciato al 2022 ancora un po’ malconcio e pieno di defezioni.

Il Decreto Cura Italia è stato il volano che ha dato il via a una serie di provvedimenti successivi.

Già il 30 dicembre 2021 era stato reso noto il contenuto di un altro coacervo di provvedimenti, il Decreto Milleproroghe, che la settimana precedente era stato approvato dal Consiglio dei Ministri.

Come lascia subito intendere, tale misura porta avanti il proposito di prorogare le scandenze più prossime, un tentativo di dare spazio e respiro a cittadini e imprese già abbondantemente vessati, nei settori più disparati. 

L’obiezione abitualmente sollevata nei confronti dell’abitudine politica nostrana, è che il testo si presenta come una cornucopia di argomenti eterogenei e non sempre affini tra loro, con il quale il governo di turno è agevolato a condurre un gioco più squisitamente politico che fattivamente valido.

La medesima critica è stata mossa ora anche contro il governo Draghi: la ricchezza degli ambiti e delle strategie d’azione desta sempre qualche sospetto.

Per chiudere questo tipo di disquisizione, è interessante leggere questo articolo pubblicato da repubblica.it:

Parliamo dunque di urgenza o sprovvedutezza?

Ognuno poi si senta libero di sviluppare la propria opinione, in base alla personale sensibilità e senso critico.

Quello che ci proponiamo di vedere in seguito, dopo aver preso atto di alcune dinamiche, è l’analisi dei comparti soggetti a proroghe sui versamenti e quali vantaggi possiamo trarne.

Proroga dello stato di emergenza

La proroga dello stato di emergenza con scadenza al 31 marzo 2022 è notizia ormai assodata.

Essa è lo snodo da cui si dipanano i provvedimenti collaterali che mirano a contenere i danni causati dalla pandemia.

citando il sito del Ministero del Lavoro e delle politiche Sociali.

Su che tipo di proroghe possiamo fare affidamento fino a marzo?

Ad esempio, è stata ritardata la scadenza per il bonus terme.

Cosa che può sembrare futile, ma tendendo conto dello stato di prostrazione dei lavoratori e delle famiglie di fronte allo stress pandemico e dell’enorme difficoltà delle strutture ricettive (molte delle quali costrette alla chiusura) questo provvedimento è una boccata d’aria fresca!

Il Decreto Sostegni-ter estende la proroga per avvalersi del voucher: chi non ne avesse approfittato, a causa di qualunque impedimento, entro l’ottavo giorno di gennaio, sarà legittimato a farlo fino alla scadenza dello stato di emergenza.

Vediamo di seguito tutte le altre possibilita!

Il Decreto Sostegni Ter 

Il Decreto Sostegni ter è stato reso pubblico il 27 gennaio 2022, portando con sè un ventaglio di nuove possibilità per gli ambiti maggiormente colpiti e svantaggiati, come appunto quello del turismo e dell’ospitalità come già citato prima, ma anche tutto ciò che è inerente a:

  • IVA (con interventi specifici sui codici ATECO) gas e metano ed enti sociali
  • imposte di registro
  • cassa integrazione
  • cessione del credito
  • bonus edilizi
  • mutui in zone sismiche

Le chiusure hanno punito severamente l’economia che sosteneva luoghi di svago e didattici, attrazioni turistiche e d’interesse ambientale come parchi e giardini zoologici, acquari.

Mestieri il cui fulcro era l’arganizzazione di eventi o cerimonie, assieme ai luoghi di aggregazione ludica come discoteche, stazioni sciistiche, piscine e terme, sale cinematografiche, sono stati chiusi con tempistiche che si possino definire tragiche, deterioranti, più ancora che svantaggiose.

Alcune imprese non hanno retto e sono state spazzate via.

Per le attività sopravvissute, il credito di imposta e la deroga sui pagamenti dei canoni d’affitto, opere di sanificazione e bollette diventano una fievole luce fuori dal tunnel.

Legge di bilancio 2022 

Il proprosito della politica di rilancio resterà tale fino al completo recupero del Prodotto Interno Lordo, dell’occupazione e della decrescita economica in corso, paragonata ai risultati del 2019. 

– è quanto riportato dal sito del Ministero dell’Economia e delle Finanze.

Nel perseguire tale scopo, la misura si prefigge il traguardo di conferire ai nuclei famigliari e agli imprenditori dei provvedimenti atti a consolidare stabilità e certezze, in modo da progettare serenamente tutto ciò che concerne investimenti, consumi, scelte lavorative e previdenza. 

La Legge di Bilancio dunque, delinea provvedimenti volti a consolidare il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza – PNRR, sul quale si appoggiano le fondamenta dell’implementazione economica tanto auspicata.

Il proposito è che la stabilità diventi una condizione permanente e possa mettere in atto una costante crescita esponenziale rispetto ai risultati ottenuti nell’ultimo ventennio. 

Il nucleo attivo del provvedimento sono gli investimenti in ambito pubblico e i finanziamenti a soggetti privati, per rendere il Paese un luogo provvisto di infrastrutture all’avanguardia, prospero dal punto di vista della produzione, dei macchinari e degli impianti, senza differenze di tipo geografico.

Non da ultimo, è importante incentivare le risorse umane e renderle centrali nel sistema del lavoro, mettendole nelle condizioni di essere produttive e dotate di strumenti tecnologici innovativi.

Quando parliamo di risorse umane, ci riferiamo senza alcun dubbio alle famiglie, alle persone: una pressione fiscale meno impattante e squalificante rientra certamente nella logica di sviluppo dell’intero Paese.

Proroghe su IVA, Registro, Cassa Integrazione

Siamo nell’ambito delle imposte indirette.

Nello specifico, le proroghe e le esenzioni relative all’Iva:

Riguardano enti privati che si muovono nello spettro di innumerevoli servizi, siano essi di tipo assistenziale, culturale ambientale.

Le variazioni che interessano l’imposta sul valore aggiunto risalgono già al 2021, quando prevedevano una serie di azioni che in quel momento non venivano ancora contemplate come esenti. Si tratta di operazioni che necessarie allo sviluppo e mantenimento dell’impresa, di stampo prettamente attinente al commercio.

Il regime fiscale di Iva forfettaria interesserà gli enti sociali no profit e di volontariato che nel corso dell’anno solare non abbiano sfondato il tetto massimo dei sessantacinquemila euro dichiarati.

Per gennaio, febbraio e marzo il costo dell’Iva interessa anche le forniture di gas e metano: diminuzione al 5%. 

Proroghe sulle imposte di Registro:

Tali proroghe sono riservate alle sole aziende che si apprestino a pagare le imposte di registro in riferimento ai beni cosiddetti strumentali, di cui sia impossibile modificare la destinazione d’uso senza essere di fatto ricostruiti da zero, come edifici di tipo industriale.

Il documento dell’Agenzia delle Entrate specifica che, per avvalersi della proroga, l’azienda deve:

  • occupare almeno 250 dipendenti dall’anno precedente,
  • siano alle prese con la liquidazione dell’attività stessa,
  • versino in una crisi tale da essere costretti al licenziamento di almeno cinquanta risorse.

Proroghe sulle imposte di Bollo:

Per il bollo auto, dopo il discorso sulla sua abolizione, è stato imposto uno stop alle proroghe.

Per quanto riguarda la cassa integrazione: aziende che diano lavoro ad almeno mille soggetti e che possano vantare nuclei industriali con valore determinato dalla strategia economica del Paese, hanno diritto alla dilatazione del mantenimento dei cassintegrati, fino alla fine del mese di marzo 2022.

Cessione credito, Edilizia, Mutui in zone sismiche

Affrontando la questione della cessione del credito, è importante rammentare come essa nasca come misura specifica per evitare le frodi: la cessione è consentita un’unica volta, salvo che l’azione non sia stata portata a termine entro il sette febbraio.

Essa è riferita al credito d’imposta cui sono soggetti:

  • i commercianti al dettaglio,
  • gli affitti di immobili di tipologia non abitativa,
  • il rinnovamento degli uffici,
  • l’acquisto di mascherine.

Si presentano copiosi i bonus attinenti all’edilizia, prorogati nel 2022 dalla legge di bilancio, tanto che di seguito ci accontenteremo di elencarne solo alcuni.

Per chi volesse approfondire tutti i bonus sulla casa, avendo una panoramica più completa, anche riguardo all’acquisto, l’età del compratore, i mobili, le facciate, consigli di dare un’occhiata qui.

Fino al 2024 avremo l’opportunità di usufruire del bonus per la ristrutturazione, l’IRPEF assorbe almeno la metà dei costi, mentre per tutto il 2023 vigono le agevolazioni fruibili nei condomini.

Per quel che concerne invece le abitazioni private, in seguito all’eliminazione del limite dato dall’ISEE si può godere della proroga che andrà a perdurare per tutto il 2023, anche per le abitazioni deputate a dimore di villeggiatura.

Per i mutui in zone sismiche, il respiro si fa, fortunatamente, molto più ampio: la proroga si dilata fino al 31 dicembre 2022. Il saldo rateale per gli edifici inutilizzabili o disintegrati è prorogato sia per quelli riconducibili a produzioni di materie prime o commercio, sia al comparto civile.

Questa è indubbiamente una gran bella notizia, dato che il terremoto è un fatto assolutamente recente, che la crisi economica non ha fatto altro che drammatizzare, rendendo ancora più aspra e iniqua la condizione di chi l’ha vissuto.

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