Superbollo 2022: entro quando va pagato?

Una delle scadenze fiscali da segnare sul calendario del mese di gennaio 2022 è il pagamento del superbollo auto. Ecco entro quando pagare il superbollo.

Una delle scadenze fiscali da segnare sul calendario del mese di gennaio 2022 è il pagamento del superbollo auto. Si tratta di una sovrattassa, che scatta quando la potenza del veicolo è superiore ad una determinata soglia di potenza. Anche per il corrente anno la tassa sulle supercar non è stata abolita, nonostante il tentativo proposti dal Senato. Purtroppo, l’emendamento presentato è stato bocciato. Scopriamo in questa guida di Trend Online chi sono i contribuenti che devono pagare la tanto odiata sovrattassa conosciuta come Superbollo 2022.

Superbollo 2022: si va verso l’abolizione della tanto odiata tassa?

Lo scorso novembre 2021 è stato presentato l’ennesimo emendamento abrogativo da alcuni senatori di Fratelli d’Italia. L’emendamento è stato bocciato dalle commissioni riunite Finanze e Lavoro del Senato. Già nella Legge di Bilancio 2019 era stato proposto un emendamento al DDL 792, che era stato introdotto dal Senatore Andrea de Bertoldi. Il testo richiedeva l’esplicita abolizione del Superbollo della maggiorazione sulla tassa automobilistica per le supercar.

Superbollo Supercar 2022: una tassa a scalare

Il superbollo sulle supercar è una tassa a scalare. Cosa significa? Il superbollo è addizionale rispetto alla normale tassa automobilistica ed è stato introdotto dal Governo Berlusconi sulle vetture di potenza superiore a 225 kW (306 CV). È stato poi l’Esecutivo Monti ad abbassare la soglia di applicazione del superbollo a tutte le vetture di potenza superiore a 185 kW (252 CV), raddoppiandone l’importo da 10 a 20 euro per ogni kW sopra la soglia. Dal 2012 è stato introdotto un meccanismo a scalare: ciò implica che la tassa si riduce man mano che la vettura “invecchia”. Si applica l’importo di 12 euro/kW dopo cinque anni dalla costruzione della vettura, 6 €/kW dopo dieci anni e 3 €/kW dopo 15 anni. Dopo vent’anni, la tassa si annulla.

Superbollo e Supercar: cosa sono i bolidi?

Il termine di supercar è stato utilizzato per la prima volta per descrivere una Lamborghini. In genere, le supercar non hanno mai caratteristiche univoche: possono essere tradizionali, tecnologiche, innovative e futuristiche. Bugatti, Pagani, Koenigsegg, Ferrari, McLaren P1 e la Porsche 918 Spyder sono tra i modelli di supercar più gettonati e ambiti dagli appassionati. Nella lista delle supercar c’è l’Aston Martin Vanquish Zagato, la cui produzione vanta solo 99 esemplari.

Superbollo 2022: chi deve pagare la supertassa?

Il Superbollo 2022 è una delle tasse più odiate dai contribuenti italiani, ma rappresenta al contempo una delle tasse più remunerative visto che le entrate fiscali ammontano a 5,9 miliardi di euro. Il superbollo scatta quando la potenza del veicolo risulta essere superiore alla soglia dei 185 kw. La sovrattassa è applicata alle autovetture e agli autoveicoli per il trasporto promiscuo di persone e di cose.

Superbollo 2022: come si calcola?

I proprietari di una supercar che ha una cilindrata che va oltre le 185 kilowatt dovrà pagare 20 euro in più per ogni kilowatt successivo. Pertanto, i proprietari di una vettura da 190 kilowatt, pagheranno la tassa base prevista dalla propria Regione. All’aumentare dei kilowatt l’importo della tassa incrementerà. Ad impattare sul calcolo del superbollo c’è anche l’anno in cui è stata immatricolata l’auto. Se si tratta di un’auto nuova, oppure se ha un’età inferiore a 5 anni, si ha diritto a una riduzione, che è pari a 12 euro per ogni kilowatt. Se la vettura ha 15 anni di età la riduzione è di 3 euro per ogni kilowatt, mentre se ha meno di dieci anni d’età la riduzione sarà di 6 euro per ciascun kilowatt. Le supercar immatricolate da oltre 20 anni potranno beneficiare dell’esenzione del pagamento del superbollo.

Superbollo 2022: entro quando va pagato?

Il superbollo sulle supercar deve essere pagato entro il 31 gennaio 2022. La modalità di versamento del superbollo avviene mediante Modello F24 presso Banche, Poste, Agenti della riscossione o mediante i servizi di pagamento on-line per i non titolari di Partita IVA.

 

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