È da sempre una pianta aromatica molto utilizzata per rimedi curativi e per decorare le tavole. L’alloro, sin dall’antica Grecia, conserva in sé un significato simbolico molto preciso: gloria e onore. Nell’antica Roma era invece simbolo di autorità e potere. In epoca moderna è stato impiegato poi come simbolo della conoscenza e della sapienza.
Ancora oggi è utilizzato per decorare il capo degli studenti nel giorno della loro laurea.
Ma gli antichi erano già a conoscenza delle sue virtù per la salute? In diverse epoche, l’alloro era già presente sulle tavole per aromatizzare piatti di carne o per insaporire sughi e formaggi. Nonostante il suo impiego secolare, come mai è presente una credenza popolare secondo cui l’alloro è velenoso?
Velenoso oppure no? I molti impieghi dell’alloro
L’alloro è una delle piante tipiche della macchia mediterranea ed è presente soprattutto nelle zone costiere. Le sue foglie sono di un brillante verde scuro e possono essere utilizzate per aromatizzare decotti, sughi o stufati anche da essiccate.
Oltre ad avere fini proprietà organolettiche, l’alloro possiede anche alcune proprietà curative, note fin dall’antichità, per alcuni sintomi come la nausea, la pressione alta, il gonfiore intestinale e altri disturbi della zona addominale. Credenze e utilizzi supportati da molte ricerche scientifiche. Come mai allora è così diffuso il pensiero che l’alloro possa essere velenoso?
È utilizzato da sempre, ma l’alloro è davvero velenoso?
Il suo larghissimo impiego, sia attuale che nella storia, nelle zone del Mediterraneo pare essere già di per sé una risposta.
La varietà di alloro presente nelle coste mediterranee denominata Laurus Nobilis è chiaramente non velenosa, ma anzi le sue foglie hanno proprietà benefiche sul nostro organismo e da sempre sono state utilizzate come cura efficace e come insaporirtici per pietanze di ogni genere.
Il mito dell’alloro velenoso non è però totalmente da sfatare; esistono infatti alcune varietà della pianta che possono avere effetti gravi, se ingerite per sbaglio e confuse col Laurus Nobilis.
Parliamo ad esempio del Lauroceraso, utilizzato moltissimo per la costruzione delle corone d’alloro indossate dai laureati. È una varietà di alloro impiegata esclusivamente per decorazioni ornamentali e non deve essere confusa con quella destinata all’impiego alimentare, poiché contiene acido cianidrico.
La più letale varietà di pianta di alloro è invece l’alloro rosa, la cui ingestione può avere esiti fatali se confusa. Comunemente conosciuta col nome di oleandro, fortunatamente, è molto difficile che si possa scambiare per Laurus Nobilis, poiché il loro aspetto è parecchio differente e soprattutto presenta fiori rosa che l’alloro comune non produce.
Consumate dunque con tranquillità le foglie di alloro comune per i vostri decotti e le vostre pietanze, ricordando sempre che non è mai bene eccedere con nessun aroma o alimento.
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