Anafettivi si nasce o si diventa? Ecco la risposta a questo grande dubbio

Anaffettivi si nasce o si diventa? E ancora, è una patologia o un campanello d'allarme? Come aiutare una persona anaffettiva? Scopriamolo.

Spesso giudichiamo molto velocemente le persone, dicendo magari che sono troppo fredde o distanti. Tuttavia, dobbiamo sempre tenere a mente che dietro ogni persona c’è un mondo e che spesso, tale mondo, nasconde disturbi a livello psicologico maggiormente rilevanti. 

Oggi, nello specifico, andremo a concentrarci sull’anaffettività, un sintomo più che un disturbo che coinvolge la sfera sociale e relazionale dei soggetti che ne soffrono e che potrebbe essere un campanello d’allarme per altre problematiche legate alla salute mentale. 

Cosa vuol dire essere anaffettivo?

Prima di cominciare, scopriamo cosa vuol dire essere una persona anaffettiva.

Ebbene, facciamo riferimento a tutti quei soggetti che non riescono a provare affetto verso un’altra persona o, nei casi più gravi, non riescono a provare emozioni – qui possiamo dire anche apatico.

Come abbiamo accennato in precedenza, non si tratta di una patologia, ma di un sintomo che potrebbe essere un’avvisaglia per un problema psicologico più grave. Ad esempio, molte persone anaffettive sono affette da filofobia, ossia paura di amare.

Attenzione però: non tutti coloro che adottano atteggiamenti distaccati sono anaffettivi. 

Infatti, si potrebbe anche trattare di uno stato momentaneo, che termina in modo spontaneo. 

Dunque, per rispondere alla domanda di questo articolo, cioè se anaffettivo si nasce o si diventa, possiamo dire che non abbiamo certezze

Insomma, in alcuni casi una persona può essere anaffettiva da sempre, quindi nascere così, continuamente affetto da disagio e sofferenza. 

In altri casi, può essere la spia di una problematica a livello mentale che arriva con il tempo, come nel caso di chi va in depressione. 

Qual è la causa del disturbo anaffettivo?

Quindi, come avrai capito, puoi nascere anaffettivo o puoi diventarlo. Tuttavia, la seconda casistica è molto più comune. 

Questo perché possono esserci delle situazioni che ci spingono a diventare anaffettivi, come dei traumi che abbiamo avuto da bambini oppure durante l’adolescenza

In questi casi, così come in tutti gli altri disturbi mentali, è molto importante rivolgersi ad un professionista esperto ed iniziare una terapia. 

Può capitare che una persona anaffettiva abbia subito un trauma da piccola, che ha cambiato le sue convinzioni, creando una visione distorta della realtà nella quale non merita di essere amata e, allo stesso tempo, non deve dare affetto. 

Inoltre, le persone anaffettive soffrono anche di rigidità corporea, specie davanti a manifestazioni d’amore come baci o abbracci. 

Di conseguenza, per aiutare queste persone, le effusioni dovrebbero essere vietate, almeno finché la terapia non inizia a dare i suoi frutti. 

Chi diventa anaffettivo: ecco un classico esempio

Quindi, ora che hai capito cosa intendiamo con il termine “anaffettivo”, facciamo un esempio di un caso in cui una persona potrebbe diventarlo. 

In poche parole, una persona anaffettiva si allontana da tutti i suoi affetti allo scopo di non dover soffrire. 

Ebbene, qui un classico esempio: la fine di una storia d’amore importante. 

La maggior parte delle persone è passata da questa fase. Infatti, lasciarsi può essere estremamente doloroso e, quando terminano una relazione, specie se contro la nostra volontà, iniziamo a pensare che non potremo amare mai più. 

Ecco, in alcune persone questa è una fase transitoria che sparisce del tutto quando tornano ad amare nuovamente. Per altre, risulta più difficile superare il trauma e, per questo, si consiglia fin da subito di rivolgersi ad uno specialista per elaborare la situazione. 

Inoltre, una delle principali problematiche legate alle persone anaffettive è che non vogliono provare sentimenti, quindi tenderanno ad assumere degli atteggiamenti narcisisti

Come capire se una persona è davvero anaffettiva?

Come abbiamo sottolineato anche in precedenza, la causa più comune dell’anaffettività è il trauma infantile che si ripercuote in età adulta nei comportamenti che teniamo ogni giorno. 

Le persone anaffettive si riconoscono anche da un’altra avvisaglia: visto che la loro sfera personale è praticamente assente, concentrano la maggior parte della loro attenzione sul modo del lavoro, a discapito di amici, hobby e svago

Altri campanelli d’allarme sono:

  • Difficoltà o impossibilità di godersi la vita

  • Freddezza davanti ad ogni situazione

  • Fuga da ciò che potrebbe farci stare bene, compreso l’amore

  • Vuoto interiore 

  • Instabilità emotiva e forti fenomeni d’ansia

  • Atteggiamento difensivo

Se conosci una persona che rispecchia queste caratteristiche, puoi aiutarla ad intraprendere un percorso da un terapeuta. 

Infatti, gli anaffettivi non sanno di esserlo e quindi hanno bisogno di una guida per aiutarli a superare il loro trauma

Francesca Ciani
Francesca Ciani
Copywriter, classe 1998. Appassionata di marketing, digital e pubblicità fin da bambina, dopo un percorso di ragioneria, ho ottenuto una laurea in Comunicazione, Media e Pubblicità presso l’Università IULM di Milano e, successivamente, ho conseguito un master in Marketing Management. Troppo creativa per essere ragioniera, troppo analitica per essere un’artista: sono diventata social media manager e seo copywriter. Parlo tanto, scrivo ancora di più e ho sempre miliardi di idee.
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