Le 4 frasi tipiche del provocatore e come reagire per non dargliela vinta

Riconoscere queste 4 frasi tipiche del provocatore è il primo passo per reagire al meglio a una provocazione. Alcuni consigli pratici su come fare.

Capita nelle discussioni con il partner, ma anche con amici o colleghi di lavoro: le frasi provocatorie vengono pronunciate dall’altro con eccessiva leggerezza.

Come rispondiamo, in genere, alle provocazioni? Facile: rispondendo con un’altra provocazione, giustificandoci in maniera aggressiva o, ancor più semplicemente, perdendo completamente la testa.

È importante, però, capire che l’intento di chi ci provoca è proprio quello di farci perdere la pazienza, di cedere alla rabbia e di alzare il tono della voce. Reazioni, queste, che la maggior parte delle volte non fanno che peggiorare la situazione, alimentano la discussione e offrono nuovi spunti al provocatore.

Ma qual è, allora, il metodo migliore per reagire?

Riconoscere le frasi tipiche del provocatore

Per prima cosa, se vogliamo capire come avere una reazione che ci permetta, da un lato, di non soffrire per ciò che ci viene detto e, dall’altro, di mitigare la discussione, è essenziale capire che ci troviamo di fronte a una provocazione bella e buona.

Questa consapevolezza, infatti, può aiutarci a vedere la situazione per quella che è. L’altro, in piena frustrazione, ci accusa di cose non vere o poste in maniera esagerata rispetto alla realtà. Inoltre, ci aiuta a rispondere in modo più razionale, permettendoci di trasformare il litigio in una discussione funzionale.

Ma come riconoscere una provocazione? Riconoscendo le frasi tipiche del provocatore e capendo le ragioni che vi sono alla base. Le più comuni includono frasi come:

  • “Stai calmo!”: per quanto possa sembrare che in questo modo l’altro ci stia chiedendo di controllare le nostre emozioni, in realtà spesso questa frase non fa che scatenare ancor più rabbia e frustrazione. Ha senso dire a chi è palesemente agitato di mantenere la calma?;

  • “Fai sempre…/non fai mai…”: questa frase generalizzante ci fa sentire inadeguati o criticati, accusandoci di comportamenti costanti, amplificando la tensione e rendendo difficile il dialogo costruttivo;

  • “In fondo sei sempre quello che in passato ha fatto…”: richiama eventi passati negativi per dimostrare che il comportamento attuale è coerente con il passato, con il risultato di alimentare il risentimento e far emergere vecchie ferite emotive;

  • “Non capisci mai niente!”: questa frase ci accusa di mancanza di comprensione o empatia, ci fa sentire respinti, poco apprezzati e non in grado di accogliere i sentimenti dell’altro.

Come rispondere alle provocazioni

Di fronte a frasi come quelle che abbiamo elencato, non perdere il controllo sembra impossibile.

È, però, fondamentale cercare di fare un passo nei confronti del nostro interlocutore, per mitigare gli effetti delle sue provocazioni e portare il litigio a una forma di dialogo più sincera e comprensiva.

Quando qualcuno ci esorta a darci una calmata, rispondere perdendone ancora di più non fa altro che alimentare la frustrazione da entrambe le parti. Certo, dire a una persona di stare calma quando visibilmente non lo è affatto non è una grande idea e dall’altro, al contrario, ci aspetteremmo di essere compresi e tranquillizzati.

Purtroppo, però, nel bel mezzo di una discussione è difficile pensare che l’altro sia in grado di fare questo passo nei nostri confronti. A questo punto, il consiglio è non cedere alla tentazione di rispondere con ulteriori accuse il cui scopo è giustificare la nostra rabbia.

Una buona idea è rispondere: “sì, è vero, sono scosso/a da questo discorso perché vorrei che tu…”.

Offrire all’altro una spiegazione razionale del perché la conversazione ci fa stare male, ponendola sotto forma di bisogno, può aiutare lui a comprendere le nostre esigenze e noi ad aprire un dialogo più costruttivo.

Leggi anche: Cosa non dire se non vuoi rovinare una relazione

Come rispondere alle frasi provocatorie

Per quanto possa sembrare difficile, quando l’altro ci provoca dovremmo sempre cercare di evitare di lanciare una provocazione di risposta.

Se il nostro interlocutore utilizza la frase “non fai mai/fai sempre…” possiamo fare in modo che si renda conto da sé che si tratta di una generalizzazione. Una buona idea può essere chiedergli quand’è l’ultima volta che abbiamo o non abbiamo fatto ciò di cui lui ci accusa. Molto spesso, infatti, il “sempre” o il “mai” riguarda situazioni che sono accadute molti mesi prima e che non avvengono in modo così regolare come lui pensa in quel momento.

Se, invece, il nostro interlocutore ci provoca ricordandoci errori o inadeguatezze che riguardano il passato, è bene fargli notare che le poche argomentazioni lo hanno portato a rivangare eventi che non appartengono al presente.

Conviene riportarlo sui binari. Sicuramente anche lui/lei avrà sbagliato in passato. Fargli capire che noi non utilizzeremmo mai tali argomenti per ferirlo, neanche durante un forte litigio, è importante per suscitargli empatia nei nostri confronti.

Ultimi consigli

In linea generale, di fronte alle frasi tipiche di un provocatore la cosa migliore da fare è mantenere la calma e non cedere alla tentazione di rispondere a tono.

Puoi mettere in pratica questi consigli:

  • Respira profondamente e cerca di mantenere la calma. Rispondere impulsivamente può peggiorare la situazione per cui prenditi un momento per riflettere;

  • Cerca di capire il punto di vista dell’altro. Fai domande aperte e ascolta attentamente. Mostrare empatia può ridurre la tensione;

  • Comunica in modo chiaro ma rispettoso. Usa dichiarazioni “Io” anziché “Tu”, ad esempio, “Io mi sento…” invece di “Tu mi fai sentire…”;

  • Concentrati sulla risoluzione del problema anziché incolpare l’altro. Chiedi come potete lavorare insieme per superare le difficoltà.

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Federica Antignano
Federica Antignano
Aspirante copywriter, classe 1993. Curiosa di SEO, trascorro la maggior parte del mio tempo a scrivere, in ogni sua declinazione. Mi sono diplomata in lingue presso il liceo statale Pasquale Villari di Napoli. Ho inizialmente lavorato in una start up, cominciando a scrivere per vendere e ora continuo ad affinare le mie capacità attraverso corsi e tanti tanti libri sulla pubblicità e sul digital marketing. Con il tempo ho scoperto anche l'interesse verso lo scrivere per informare e questo è il motivo per cui oggi sono felice di far parte del team di redattori di Trend-online.
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