Green pass 2022: cosa cambia dal 1°febbraio? Nuove scadenze!

Ancora nuove modifiche al green pass 2022. Dal 1° febbraio cambia la durata, l'utilizzo per accedere ad alcuni luoghi ora ad ingresso libero. Ecco le novità!

Solo pochi giorni fa, abbiamo approfondito il tema della validità del green pass, dopo la seconda e la terza dose.

Le novità che ci attendono entreranno in vigore a partire dal 1°febbraio. Ora però cambiano nuovamente le regole.

D’altronde, le difficoltà che si prospettavano all’orizzonte, avendo un green pass della durata di soli sei mesi dopo la terza dose, erano consistenti. Non sono pochi coloro che hanno ricevuto la terza dose in autunno, come avrebbero dovuto comportarsi in primavera, con un green pass scaduto?

Terza dose dunque “obbligatoria” per tutti. E poi? Cosa succederà, ci sarà un richiamo ogni quattro mesi? Quanto dura il green pass, a seguito della dose booster?

Ebbene, nell’attesa di avere un presidente della Repubblica che convalidi le nuove disposizioni, ecco quali saranno le caratteristiche del nuovo green pass, a partire dal 1° febbraio.

Green pass 2022, tutte le novità sulla scadenza

La certificazione verde avrà una durata illimitata o quantomeno fino a quando, in Italia, non si avranno nuove disposizioni per quanto concerne la quarta dose di vaccino.

Si attende il via libera ufficiale da parte del presidente della Repubblica che però, al momento in cui si scrive, ancora non è stato eletto. Per inciso, non senza sollevare già le prime polemiche, dal momento che tra schede bianche, fumate nere e scherzi da liceali, presidenti delle Camere che si intrattengono al cellulare, il PIL sta scendendo e, come sottolinea Confesercenti

Le elezioni del Presidente della Repubblica arrivano in un momento estremamente delicato per la nostra economia: la quarta ondata ha minato il recupero, generando incertezza per imprese e famiglie, e l’instabilità politica potrebbe costarci 0,2 punti di Pil.

Sarebbe ora dunque che i nostri rappresentanti politici iniziassero a prendere sul serio la questione delle votazioni finalizzate all’elezione di un presidente della repubblica.

Per il momento, la più accreditata delle ipotesi è che appunto il green pass ottenuto con dose booster non presenti più una data di scadenza. Tutti coloro che dunque hanno già fatto la terza dose, possono contare su una certificazione verde che dovrebbe rimanere a tempo indeterminato (o perlomeno fino al prossimo autunno, quando si farà di nuovo il punto sulla situazione dei contagi, dal momento che il periodo estivo, fino  a ora, ci ha riservato un po’ di tregua!).

Green pass 2022 cosa cambia

Abbiamo assistito a una serie di modifiche, anche piuttosto ravvicinate tra loro, concernenti la validità del green pass, il suo utilizzo in diversi contesti, la durata e via di seguito.

La prima novità a cui abbiamo assistito ha riguardato la conferma, a partire dal 10 gennaio, della necessità di avere il super green pass per frequentare anche quei luoghi dove, fino al giorno prima, era possibile accedere solo in seguito a tampone negativo.

Basti pensare ad esempio alle palestre, sia a livello amatoriale che agonistico. Prima del 10 gennaio, l’atleta che voleva allenarsi poteva accedere previa presentazione di un tampone antigenico rapido, con esito negativo. Ora invece ciò non è più permesso e occorre necessariamente un super green pass (ovvero ottenuto a seguito di vaccinazione).

Il 2022 è iniziato dunque con una sorta di “lockdown” per non vaccinati, i quali, alla luce delle ulteriori restrizioni entrate in vigore dal 20 gennaio, a oggi possono solo andare a fare la spesa al supermercato, entrare in farmacia o in chiesa. 

Infatti, la data del 20 gennaio ha rappresentato un ulteriore giro di vite, da questo punto di vista. Fino ad allora infatti, era possibile ancora usufruire liberamente dei servizi alla persona, come barbiere e parrucchiere. Oggi invece è necessario il green pass ma, in tali circostanze, è valido anche quello ottenuto a seguito di tampone rapido.

Ecco nel dettaglio tutte le disposizioni a cui cittadini ed esercenti devono attenersi allo stato attuale della situazione. Analizzeremo inoltre tutte le novità che invece si prospettano all’orizzonte, a partire dal 1° febbraio.

Green pass 2022: come funziona dal 20 gennaio

Per quanto riguarda invece le altre novità legate al green pass, riguardano nello specifico le nuove regole entrate in vigore dal 20 gennaio scorso.

Come deve comportarsi oggi una persona che vuole recarsi al lavoro, uscire di casa per lo shopping, approfittare di un momento di svago? Semplice. Deve avere il green pass. Come un qualsiasi altro documento d’identità. 

La novità riguarda l’introduzione del green pass anche per l’accesso a luoghi e servizi per cui prima invece non era previsto. Resta valida la possibilità di accedere con tampone, quindi anche senza essersi sottoposti al vaccino.

Questa puntualizzazione è importante perché non sono stati pochi i momenti di caos, a cui abbiamo assistito presso il parrucchiere o l’estetista, che erroneamente hanno affisso cartelli alla porta

Da oggi per entrare è necessario aver eseguito un tampone con esito negativo.

O giù di lì.

In tanti dunque, pur avendo il green pass da vaccino, sono rimasti nel dubbio che comunque occorresse fare un tampone, per avere un taglio di capelli!

Gli altri servizi in cui ormai è necessario esibire il green pass, prima di entrare sono tatuatori e piercer, così come presso il barbiere. 

Green pass 2022: e dal 1° febbraio?

Assisteremo all’entrata di ulteriori novità e restrizioni, legate all’utilizzo del green pass, a partire dal prossimo martedì 1° febbraio.

Dunque occorre il tampone, in assenza di vaccino o di dose booster, anche per recarsi in banca, alla posta (a meno che non si debba ritirare la pensione), in edicola (a meno che non sia un chiosco), perfino dal tabaccaio (la giustificazione è che ci sono persone che sostano per ore, impegnati nel gioco con le macchinette).

Chi non ha il green pass ed è fumatore, dovrà accontentarsi delle macchinette.

SERVIZI – Dal primo febbraio sarà necessario il Green pass base anche in uffici pubblici, servizi postali, banche e attività commerciali.

Per attività commerciali si intendono anche i negozi, come quelli di abbigliamento ad esempio. 

E per quanto riguarda il centro commerciale? È possibile accedere senza che nessuno controlli il green pass. Una volta all’interno però si può andare solo al supermercato e in farmacia. Per tutte le altre attività, l’ingresso è vietato. Ma si può sempre fare una passeggiata per guardare le vetrine.

Anche l’accesso allo studio medico (quindi per stare in sala d’attesa) non è subordinato all’esibizione di un green pass. Per farsi visitare invece medici e pediatri richiedono obbligatoriamente di sottoporsi a un tampone, per verificare la propria negatività o quella del proprio figlio.

L’ingresso resta libero per quanto concerne i negozi di articoli per animali, il veterinario, l’ottico, i rifornimenti di carburante e per acquistare combustibili per il riscaldamento come il pellet.

Si può continuare a entrare senza green pass anche in tribunale (ma solo per testimoniare) oppure in caserma, nel caso si abbia necessità di sporgere denuncia.

Sempre a partire dal 1° febbraio, entra in vigore a tutti gli effetti l’obbligo vaccinale per gli over 50. Questo perché, a partire dal 15 febbraio, tutti coloro che rientrano in tale fascia di età devono obbligatoriamente essere in possesso di un super green pass per recarsi al lavoro.

Dal momento che occorrono due settimane per ottenere il green pass in seguito alla prima dose, il 1° febbraio è il termine ultimo per sottoporsi alla vaccinazione.

Infine, come abbiamo già avuto modo di rimarcare, il green pass si modifica anche per quanto riguarda la sua durata, a partire dal 1°febbraio. 

Fermo restando che la dose booster resta obbligatoria, per ottenere la certificazione verde, si potrà godere di una validità a tempo indeterminato (si spera) o comunque fino al prossimo autunno.

Come ottenere il green pass

Come abbiamo già avuto modo di sottolineare, il green pass oggi è equiparato a un qualsiasi documento di identità, come la patente o il passaporto. Se così deve essere allora, che perlomeno il controllo dei due documenti risulti incrociato!

Non se ne può più di leggere quotidianamente di quanti siano ormai gli escamotage messi in atto per ottenere il green pass.

C’è l’adolescente che utilizza quello del fratello maggiore e lo fa girare in tutta la comitiva di amici. C’è la parente no-vax che, essendo più o meno tua coetanea, ti chiede di passargli il tuo green pass. giusto perché a “quel matrimonio” ci deve andare per forza. C’è chi, a seguito di tampone positivo, poi si reca in un’altra farmacia per rifarlo, ma presentando il codice fiscale di un amico no-vax (che, apparendo positivo, poi otterrà di diritto il suo green pass da guarigione)!

Insomma, sono talmente tante ormai le truffe legate alla falsificazione dei green pass e all’ottenimento di false certificazioni, che non si comprende ancora il motivo per cui un esercente non possa verificare, in contemporanea, anche il documento d’identità.

Certo, è pur vero che il titolare di un’attività deve pensare a gestire il suo lavoro, non certo a fare il controllore al posto dello Stato! Ma è altrettanto certo che un green pass falso aumenta il rischio di contagio all’interno del locale e chi ci rimette, tra chiusure, quarantene e sanificazioni, alla fine è sempre il commerciante o il ristoratore!

Perlomeno, il controllo incrociato dovrebbe essere obbligatorio in farmacia ovvero il posto in cui si rilasciano le certificazioni di positività!

Al di là di questi metodi illegali, a oggi si può ottenere il green pass, in tre modi differenti.

A seguito di guarigione dunque o di ciclo vaccinale completo ma anche tramite tampone. In quest’ultimo caso però la durata dello stesso è molto limitata. Infatti si tratta di sole 48 ore, a seguito di tampone rapido antigenico, o di 72 ore, per quello molecolare. 

Serve ancora per recarsi dal parrucchiere o dall’estetista, in banca o alla posta, come abbiamo già riportato. È richiesto per entrare in ospedale a trovare un proprio caro, per sciogliere le quarantene cautelative degli studenti…e sempre ovviamente, e soltanto, a spese del singolo cittadino.

Natalia Piemontese
Natalia Piemontese
Consulente lavoro online e professioni digitali, classe 1977. Sono Natalia, Piemontese di cognome, pugliese di nascita e calabrese d'adozione. Laureata in Scienze Politiche presso l'Università degli Studi di Bari, ho conseguito un Master in Selezione e Gestione delle risorse umane. Mamma bis, scrivo sul web dal 2008. Sono specializzata in tematiche del lavoro, business nel digitale e finanza personale. Responsabile del blog #mammachebrand, ho scritto un e-book "Mamme Online, come gestire casa, lavoro e figli".
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