Su Netflix c’è un film elettrizzante da non perdere per gli amanti della musica e non solo

Un sadico maestro di musica spinge il suo allievo più promettente fino all'estremo. Una riflessione sull'amore per la musica e sulla passione.

Il genere del film musicale è sempre molto apprezzato dal pubblico, come dimostrano diversi prodotti degli ultimi anni, da Pitch Perfect, a Step up. Tuttavia, poche pellicole sono riuscite a lasciare il segno come questo lungometraggio presente su Netflix.

Fra colpi di scena, personaggi indimenticabili e un punto di vista veramente originale, è difficile non rimanere toccati da questa vicenda, che ha lanciato la carriera del suo giovane regista.

Vediamo allora di che film si tratta, qual è la trama e da chi è composto il cast.

Un film per gli amanti della musica e del buon cinema

La storia alla base del film sembra vista e rivista, eppure è proprio su questo materiale iper-utilizzato che il regista riesce a costruire qualcosa di veramente nuovo, che rimescola i generi e riesce a stupire davvero lo spettatore.

Andrew ha vent’anni e studia la batteria (strumento praticamente mai al centro di un film musicale) in una delle scuole di musica più prestigiose degli Stati Uniti (il nome è cambiato, ma è facile scorgervi la Juliard).

Mentre suona è notato dal maestro Terence Fletcher, ammirato quanto temuto per i suoi metodi brutali e al limite del sadismo, ossessionato dalla perfezione e dalla resa musicale impeccabile.

Il film segue quindi le lezioni della band di Fletcher, fatte di insulti, grida, e soprattutto musica, che per una volta è davvero al centro di un film musicale, con una scelta di pezzi tutto fuorché mainstream: il repertorio è infatti jazz, e non ci sono mai composizioni note al grande pubblico.

Entrambi soli, cattivi e ossessionati soltanto dalla musica, maestro e allievo vivranno un rapporto di opposizione che li porterà a tirare fuori il meglio l’uno dall’altro, rinunciando anche ad un altro tipo di affetti (quando Andrew trova una ragazza, la lascia per la batteria) per affermare il proprio ideale artistico.

Una trama che, come è stato notato da molti, si adatta solitamente al genere sportivo (come in Rocky), che però non perde nulla del proprio mordente nel settore musicale.

Ottima la fotografia, che oscilla fra i toni del giallo e del blu, così come le scelte della regia, che hanno fatto vincere al film 3 premi Oscar (miglior sonoro, miglior attore non protagonista e miglior montaggio nel 2015).

Con Whiplash, Damien Chazelle (regista poi di La La Land e Il primo uomo, ma anche del controverso Babylon) ha dunque segnato il suo ingresso fra i registi più promettendi di Hollywood, ed ha potuto dare una direzione precisa al suo stile di regia.

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Un cast perfettamente intonato per un film difficile

Nel ruolo del perfido maestro di jazz troviamo J.K. Simmons, che vinse anche l’Oscar per il suo ruolo in Whiplash. Simmons è noto per essere uno dei più grandi caratteristi di Hollywood, e in effetti nel corso del film riesce più volte a passare da uno stato d’animo all’altro, comunicando perfettamente il terrore in cui vivono i suoi studenti.

Simmons ha partecipato a diverse produzioni di successo, come Spiderman e Batman, oltre che a numerosissime serie tv (The Closer, Law and Order, The Good Doctor, solo per citarne alcune) e film, come Un giorno come tanti, L’uomo di neve e Professore per amore.

Il ruolo del protagonista Andrew è invece affidato al giovane Miles Teller, celebre soprattutto per il suo ruolo nella serie di Divergent, dove interpreta Peter, oltre ad aver impersonato Bradley “Rooster” Bradshaw in Top Gun Maverick.

Tra gli altri, si segnala Melissa Benoist (Supergirl) nel ruolo di Nicole, e Austin Miles Stowell in quello Ryan.

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Margherita Cerri
Margherita Cerri
Redattrice, classe 1998. Appassionata di letteratura e di scrittura, mi sono laureata in Lettere Moderne presso l'Università degli Studi di Milano con una tesi sul rapporto fra Italo Calvino e il gruppo Oulipo. Dopo alcune esperienze come aiuto bibliotecaria e insegnante, ho svolto un periodo di studio a Parigi, e infine mi sono unita a Trend Online tramite uno stage curriculare. Scrivo principalmente di cinema, spettacolo, attualità e viaggi. Motto: Qualunque cosa sogni d'intraprendere
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