Brembo in caduta libera a Piazza Affari. Che sta succedendo?

Brembo ancora giù dopo il crollo della vigilia: quali i motivi del sell-off?

Anche la seduta odierna non ha riservato nulla di buono per Brembo, che è stato colpito nuovamente dalla vendite.

Brembo ancora giù dopo il crollo di ieri

Il titolo, dopo aver archiviato la sessione di ieri con un crollo del 6,04%, ha perso terreno anche oggi, scendendo per la quarta giornata di fila.

Brembo si è presentato al close a 13,19 euro, con un calo del 2,51% e volumi di scambio molto alti, visto che sono transitate sul mercato oltre 1,3 milioni di azioni, contro la media degli ultimi 30 giorni pari a poco meno di 300mila.

Brembo trasferisce la sede legale in Olanda

Brembo resta sotto scacco dopo la decisione del Cda, secondo cui nell’assemblea degli azionisti del 27 luglio prossimo, verrà votato il trasferimento della sede legale in Olanda.

La sede fiscale resterà in Italia e la struttura operativa non cambierà: closing previsto entro fine anno.

L’obiettivo consiste nel rendere la struttura del capitale più flessibile potenziando il voto maggiorato, per agevolare la crescita tramite acquisizioni pagate in carta.

Il diritto di voto maggiorato per gli azionisti di lungo periodo, attualmente già in vigore in Italia con voto doppio per chi detiene le azioni per 2 anni, infatti la famiglia Bombassei detiene il 53,5% del capitale e il 69,7% dei voti) viene ulteriormente rafforzato:

  • 1 voto in più per ogni anno in cui si risulta iscritti nel registro Loyalty fino a 9 voti aggiuntivi per azione;

  • 1 voto addizionale per chi è già iscritto nel registro o che lo sarà entro la data del periodo di recesso, con efficacia dal giorno in cui sarà finalizzato il trasferimento.
    In pratica, alla conclusione dell’iter, la famiglia Bombassei potrebbe avere il 77% dei diritti di voto, assumendo zero recesso e che nessuno ottenga il voto aggiuntivo.

Brembo: focus sul recesso

Il prezzo di recesso è fissato a 13,096 euro per azione, a sconto del 10% sul prezzo di mercato; il periodo per l’esercizio dura fino ad agosto.

Come prassi le azioni oggetto di recesso verranno offerte in prelazione agli azionisti e successivamente a terzi.

La condizione da rispettare è che il recesso non superi 200 milioni di euro, equivalente al 4,6% del capitale.

Qualora Brembo acquistasse l’ammontare massimo, la struttura finanzia resterebbe solida.

Ulteriore flessibilità è garantita dalla controllante Nuova FourB della famiglia Bombassei che si impegna a rilevare fino a 50 milioni, l’1,1% del capitale.

Equita SIM evidenzia che Brembo non è l’unica società a seguire questo percorso, anche se il meccanismo di progressione annuale è inusuale.

Brembo: il commento di Equita SIM

Gli analisti concordano nel ritenere che ciò aumenti la flessibilità strategica; non essendoci target dichiarati, gli esperti ritengono che Brembo possa acquisire altre società complementari per accelerare la transizione verso il system provider.

Inevitabile pensare alla fusione con Pirelli: gli analisti di Equita SIM stimano che col voto x3 la famiglia Bombassei possa avere oltre il 40% dei diritti di voto dell’entità che nascerebbe dalla fusione, a prescindere dal concambio.

Non cambia intanto la view di Equita SIM che su Brembo ribadisce la raccomandazione “buy”, con un prezzo obiettivo a 17,2 euro.

Davide Pantaleo
Davide Pantaleo
Davide Pantaleo da quasi un ventennio si occupa di Borsa e Finanza. Dopo aver svolto per diversi anni l'attività di promotore finanziario in Italia e all'estero, nel 2005 entra nel team di Trend-online con l'incarico di redattore.
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