ENI poco mosso. Indiscrezioni su Enilive: che succede?

ENI oscilla al momento intorno alla parità, dopo aver recuperato dal bottom intraday.

Tra le blue chip che non riescono a sintonizzarsi con la positiva impostazione del Ftse Mib troviamo anche ENI.

ENI oscilla intorno alla parità

Il titolo, dopo aver ceduto mezzo punto percentuale ieri, resta indietro oggi, presentandosi negli ultimi minuti a 14,226 euro, con un calo dello 0,03% e oltre 3,8 milioni di azioni passate di mano, contro la media degli ultimi 30 giorni pari a circa 10 milioni.

ENI frenato dal calo del petrolio

ENI non è in grado di sfruttare il rialzo messo a segno dal Ftse Mib, penalizzato dall’andamento negativo del petrolio.

Dopo la chiusura in salita di ieri, l’oro nero ha imboccato la via delle vendite oggi, presentandosi negli ultimi minuti a 77 dollari, con una flessione del 2,03%.

ENI: rumor su cessione quota di Enilive

ENI non riesce a evitare il segno meno neanche facendo leva sui rumor riportati dalla stampa.

Secondo il Corriere della Sera, ENI potrebbe essere pronta per avviare il processo di valorizzazione di Enilive.

Le operazioni in considerazione sarebbero la quotazione e la cessione di una quota di minoranza a un fondo specializzato che fornisca risorse e fissi una valutazione minima accessoria all’IPO.

Secondo l’articolo, la valorizzazione di Enilive sarebbe a circa 10 miliardi di euro. Nel 2023, Enilive ha realizzato un EBITDA da 1 miliardo di euro. Nella presentazione di settembre alla bioraffineria di Venezia, ENI aveva indicato un target da 1,5 miliardi di euro nel 2026, con un tasso medio annuo composto di crescita del 14%, principalmente in funzione dell’incremento della capacità produttiva nella bioraffinazione da 1.65 MTPA del 2023 a oltre 3 MTPA nel 2025 e più di 5 MTPA nel 2030.

ENI: focus sul caso di Plenitude

Equita SIM ricorda che nel caso di Plenitude si era avviato il processo di IPO, successivamente sospeso nel giugno 2022 per le condizioni di mercato.

A fine dicembre 2023, ENI ha venduto il 9% di Plenitude a EIP tramite aumento di capitale per 700 milioni di euro, con una valorizzazione implicita di enterprise value pari a 10 miliardi di euro.

Nella call di presentazione dei risultati del quarto trimestre del 2023, era stato confermato il percorso di IPO di Plenitude nel 2024-2025.

Equita SIM evidenzia che, come nel caso di Plenitude, la vendita della quota di minoranza di Enilive faciliterebbe la valutazione nella fase del processo di quotazione.

Il modello satellitare di ENI prevede la creazione di entità indipendenti (come Plenitude e Enilive e Var Energi) e che possono essere valorizzate tramite cessioni di quote di minoranza, liberando risorse per accelerare la transizione energetica.

I “satelliti”, spiega Equita SIM, possono mostrare valorizzazioni superiori a quelle implicite all’interno di ENI e permetterebbero l’ingresso di investitori a cui è preclusa la partecipazione nel settore oil & gas.

A detta della SIM milanese, la notizia è coerente con la strategia satellitare di ENI.

ENI: il commento di Equita SIM

Gli analisti continuano a ritenere che il processo di valorizzazione possa essere un catalizzatore positivo sul titolo, in quanto Enilive potrebbe ottenere un multiplo enterprise value-Ebitda a una singola cifra medio-alta, contro le circa 3 volte di ENI.

In attesa di novità, gli esperti di Equita SIM non modificano la loro strategia bullish sul titolo, con una raccomandazione “buy” e un prezzo obiettivo a 19,5 euro.

Davide Pantaleo
Davide Pantaleo
Davide Pantaleo da quasi un ventennio si occupa di Borsa e Finanza. Dopo aver svolto per diversi anni l'attività di promotore finanziario in Italia e all'estero, nel 2005 entra nel team di Trend-online con l'incarico di redattore.
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