Ftse Mib: banche vendute con cattive news dagli USA

Le banche sono state colpite dalle vendite, appesantite dalle notizie negative arrivate dagli Stati Uniti.

La seduta odierna si è conclusa con il segno meno per i titoli del settore bancario, che hanno mostrato una maggiore debolezza relativa rispetto al Ftse Mib.

Ftse Mib: banche in ribasso

A pagare il conto più salato è stata Banca Monte Paschi, scivolata in fondo al paniere delle blue chip con un ribasso del 3,42%.

Male anche Unicredit e Intesa Sanpaolo, che sono scesi rispettivamente del 2,41% e del 2,1%, mentre Mediobanca e Banco BPM hanno riportato una flessione dell’1,75% e dell’1,3%, seguiti da Bper Banca, che si è difeso un po’ meglio con un calo più contenuto dello 0,8%.

Banche giù, malgrado Spread e BTP

I bancari non hanno beneficiato in alcun modo delle indicazioni leggermente positive arrivate dal mercato obbligazionario.

Lo Spread BTP-Bund si è ristretto leggermente, mostrando un calo dello 0,24% a 155,92 punti base, mentre alcuni acquisti sui BTP hanno portato a una flessione dei tassi, con il rendimento del titolo a 10 anni in contrazione dello 0,62% al 3,719%.

Banche: focus su crollo verticale di NYBC

A condizionare l’andamento odierno dei titoli bancari a Piazza Affari sono state anche le cattive notizie arrivate dall’opposta sponda dell’Atlantico.

Il focus è in particolare sul crollo verticale accusate da New York Community Bancorp, che ieri ha archiviato la seduta con un tonfo di quasi il 38%.

Le vendite continuano a dominare la scena oggi, tanto che il titolo resta stretto nella morsa dei ribassisti, presentandosi al momento a 5,69 dollari, lasciando sul parterre il 12,13% del suo valore.

Il titolo da ieri sta trascinando al ribasso l’intero comparto delle banche regionali USA, alimentato dai timori di un potenziale contagio.

Sebbene i risultati di New York Community Bancorp manterranno un livello di incertezza riguardo le prospettive del margine d’interesse delle banche e richiederanno un’attenzione maggiore alla qualità degli attivi, soprattutto per quanto riguarda il settore immobiliare commerciale, secondo gli analisti di Equita SIM, sembra che le ragioni alla base di questa debolezza siano principalmente legate a fattori specifici della stessa banca.

In particolare, la performance di New York Community Bancorp è dovuta in primis a risultati nettamente sotto le attese, principalmente a causa di maggiori accantonamenti legati in gran parte all’immobiliare commerciale, dovuti a tassi di interesse più alti.

In secondo luogo, si segnala un significativo taglio del dividendo da 0,17 a 0,05 dollari, a causa di una bassa posizione di capitale.

Infine, gli analisti citano una debole guidance su, net interest income per il 2024, che ha portato ad un taglio significativo delle stime di EPS.

Banche: le ultime novità dalla Fed

Inoltre, quanto alle ultime novità dagli Stati Uniti, il FOMC ieri ha portato i mercati a ricalibrare nuovamente le aspettative riguardo ai tagli dei tassi della FED, spostando leggermente più avanti la tempistica della prima sforbiciata.

Il mercato prezza un taglio dei tassi di 150 punti base entro fine 2024, portandoli al 3,9%, con una probabilità che è scesa al 37% di un primo taglio a marzo, dal 42% pre-meeting, e una quasi certezza di un taglio a maggio/giugno.

Banche UE e italiane più solide del passato

Per quanto riguarda le banche europee e italiane, gli analisti di Equita SIM ritengono che non vi siano dubbi sulla loro maggiore solidità e capitalizzazione rispetto al passato.

Davide Pantaleo
Davide Pantaleo
Davide Pantaleo da quasi un ventennio si occupa di Borsa e Finanza. Dopo aver svolto per diversi anni l'attività di promotore finanziario in Italia e all'estero, nel 2005 entra nel team di Trend-online con l'incarico di redattore.
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