Piazza Affari: novità dal decreto Aiuti Ter. I titoli favoriti

Il Consiglio dei Ministri ha approvato il decreto Aiuti Ter che prevede una serie di misure: ecco i principali beneficiari sul mercato domestico.

In attesa delle elezioni in agenda domenica 25 settembre, dal fronte politico sono arrivate delle interessanti novità che riguardano da vicino alcune società quotate a Piazza Affari.

Governo approva decreto Aiuti Ter: le misure previste

Il Governo ha approvato venerdì scorso il decreto Aiuti-Ter che prevede altri 14 miliardi di euro per famiglie imprese.Il decreto che ha ricevuto il via libera del Consiglio dei Ministri non include misure dirette per il settore utilities.

Tra gli aiuti adottati, si segnala il taglio delle accise su combustibili che pesa per 0,5 miliardi di euro, il bonus anti inflazione per 3 miliardi di euro ed altre misure minori, finanziate prevalentemente dal maggior gettito fiscale atteso dalla crescita, pari a 6,2 miliardi di euro e dal claw back sulle rinnovabili per 3,4 miliardi di euro.

Decreto Aiuti Ter: maggior credito di imposta per gli energivori

Il decreto Aiuti Ter prevede anche l’estensione e l’aumento dei crediti d’imposta sul costo dell’energia destinati al settore industriale, nell’ambito di una misura da 9,8 miliardi di euro.

In particolare, per le società energivore il credito d’imposta applicato al costo dell’energia, nel caso di aumenti di almeno il 30% rispetto allo stesso periodo del 2021, viene esteso fino alla fine di novembre, mentre l’attuale beneficio scadeva a fine settembre.

Inoltre, il credito d’imposta sul costo dell’energia è aumentato al 40% nei mesi di ottobre e novembre rispetto al 25% applicato nel periodo compreso tra il primo e il terzo trimestre di quest’anno.

Gli analisti di Equita SIM evidenziano che la misura varata dal Governo aumenta il supporto ai settori energivori, riducendo, seppur parzialmente, la pressione lato costo dell’energia.

Buzzi Unicem tra i beneficiari della nuova misura

Tra i principali beneficiari della nuova misura, gli esperti segnalano tre società quotate a Piazza Affari: Buzzi Unicem, Danieli e Zignago Vetro.

Partendo da Buzzi Unicem, l’Italia rappresenta circa il 18% del fatturato 2022 di gruppo, mentre l’energia pesa per l’8% del fatturato.

Nel primo semestre di quest’anno il beneficio dal credito d’imposta sul costo dell’energia in Italia è stato di circa 13 milioni di euro.

Zignago Vetro

Per Zignago Vetro, gli analisti stimano che la produzione di vetro in Italia rappresenti oltre il 50% del totale gruppo, con l’energia che pesa per circa il 13% delle sales, almeno stando ai dati riferiti al 2021.

Danieli

Infine, quanto a Danieli, la produzione di acciai speciali rappresenta circa il 40% del fatturato, di cui oltre 3/4 in Italia, mentre l’energia pesa ad una singola cifra medio-alta sul fatturato di gruppo.

Equita SIM evidenzia che il decreto Aiuti Ter assegna risorse fino a 1 miliardo di euro alla società pubblica DRI d’Italia, controllata da Invitalia, con l’obiettivo di accelerare la decarbonizzazione dell’impianto siderurgico ex-Ilva di Taranto attraverso la realizzazione di un impianto di preridotto ad idrogeno.

Gli analisti ricordano che ad oggi sul tender si sono dichiarati interessati due gruppi di società: il primo è formato da Danieli insieme a Leonardo e Saipem, e il secondo da Paul Wurth insieme a Fincantieri, utilizzando tecnologia Midrex per il DRI.

Davide Pantaleo
Davide Pantaleo
Davide Pantaleo da quasi un ventennio si occupa di Borsa e Finanza. Dopo aver svolto per diversi anni l'attività di promotore finanziario in Italia e all'estero, nel 2005 entra nel team di Trend-online con l'incarico di redattore.
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